A volte capita nella nostra vita di comprendere solo nel momento della dipartita il: “Valore dell’Amicizia”.
Come quando “perdi” un vero amico di gioventù, compagno di avventure sia di amicizia che “amorose”.
Dove il galeotto posto “Du Zu Vitu” ci rendeva felici con le nostre fidanzate, nonché futuri mogli, e lo si faceva semplicemente con tanto Amore.
E tu caro Pietro Forito, sei riuscito in maniera egregia a creare nel mio cuore una dolce nostalgia.
Quindi è con grande piacere che pubblico questa tua composizione dedicata a Bruno Campolo.
Pietro Bertucci
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Ciao Bruno, i ricordi che ho di te sono e saranno sempre il tuo sorriso, la tua bontà e la tua disponibilità, sei stato un bravissimo marito, un ottimo padre e per chi ha avuto la fortuna di conoscerti un grande amico.
Hai avuto sempre quella grande capacità di osservare la tua Isola, con gli occhi del cuore, e di fissarne il tempo in ognuna delle tue meravigliose foto immortali.
Alcune di esse ti danno quella strana impressione di volarci dentro, poiché senza fatica ti trasportano piano piano ad osservare rapito quel paesaggio immobile e a vederlo come se tu fossi un grande uccello migratore. Sono sicuro che un pezzo di paradiso è rimasto lì in ognuna delle tue istantanee, e da “ESSE” non si può chiedere di più, dato che sono state perfette a stimolare l’immaginazione. Pochi uomini sono riusciti a fotografare il vento, la paura, la forza del dubbio o la potenza della Natura, e tu caro Bruno ci sei riuscito in maniera superba.
Sono i limitati di vedute che non riescono più a distinguere l’amore che si trova al di là del proprio naso, però stranamente questi si accorgono benissimo della catena che li lega alla materia.
Ed è anche grazie a te che sono riuscito, pure se di poco, a vedere meglio la mia di vita.
Tu in ultima analisi non hai fatto altro che osservare col cuore, quello che la tua anima è stata capace di vedere con occhiali speciali.
Queste strane stupende lenti sono utili solo alla propria anima, in quanto sono necessarie per accorgersi di non inciampare e cadere nel triste baratro dell’apatia.
La tua non è stata una passione qualunque, ma semplicemente una continua ricerca di emozioni, hai sempre tentato in ogni tuo “SCATTO”, fra l’altro tutti diversi, di raccontare alla tua maniera quella parte perfetta del “Celestiale Panorama”.
Non è necessario a volte usare le parole per descrivere un sentimento o uno stato d’animo, tu sei stato magistralmente superiore a qualsiasi metrica.
Grazie per quello che ci hai donato caro Bruno.
Pietro Fiorito