Funerale di Giovanni D’Angelo, il discorso del figlio Angelo
P A D R E
Padre nostro che sei nei cieli, padre mio che sei in terra,
P – come Potenza e Protezione
A – come Amore e Ammirazione
D – come Discepolo e Dettato di vita
R – come Rispetto e Responsabilità
E – come Esclusivo, Eccelso per noi figli.
Papà, come va? Una frase retorica all’apparenza, ma che allo stesso tempo racchiude la
speranza di sentire ancora una volta la tua voce piena di vita dire… TUTTO A POSTO, ma non è così.
Si torna subito con i piedi per terra e capiamo che il tuo percorso su questo pianeta è quasi terminato. Hai conservato fino all’ultimo quell’umorismo che ti ha sempre distinto nei momenti più bui, sdrammatizzando e dando forza a chi ti sta vicino strappandogli, non un sorriso ma bensì una risata.
Le tue fatiche, i tuoi insegnamenti e anche i tuoi errori non sono stati vani. Ne abbiamo fatto tesoro.
Questo non dovrebbe essere un giorno di lutto, ma di gioia poiché le tue sofferenze fisiche sono finite e anche se il tuo corpo non è più riparabile, ma la tua anima è viva e rimarrà tale per l’eternità. Su questa terra vivrai nei ricordi di chi ti ha conosciuto e principalmente in NOl.
Hai vissuto da uomo semplice, spaccandoti la schiena tutti i santi giorni per non farci mancare nulla. Il mare è stata la nostra fonte di sostentamento e la tua grande passione, dal quale hai saputo attingere per darci dignità e serenità.
Adesso non è finita, stai solo continuando il tuo percorso in un’altra dimensione in compagnia dei tuoi genitori, dei tuoi fratelli e di tutti quelli a cui hai voluto bene.
Caro Papà, un giorno ci rivedremo, ne sono sicuro e avremo di che discutere.
Anche noi siamo genitori e anche noi speriamo di riuscire nell’impresa in cui sei riuscito tu.
Papà, solfeggia “O SOLE MIO”, poiché un giorno dovrai esibirti al nostro cospetto in un palco ove la musica non verrà diffusa da strumenti ma dal coro degli angeli.
Adesso ci dobbiamo salutare, non perché non ho più nulla da dirti è che non basterebbero tutti fogli di carta del mondo per scrivere dei tuoi ricordi.
Ciao Papà, fai buon viaggio, ti vogliamo bene e ricordati di non lasciarci soli. Nei momenti in cui abbiamo bisogno di aiuto, fatti sentire, consigliaci e soprattutto proteggici perché SARAI SEMPRE NOSTRO PADRE. BUON VIAGGIO
Tua Moglie Enza e i tuoi tre figli Franco, Angelo e Loredana