Spett.le USTICA SAPE
c.a. Pietro Bertucci
Ho letto con interesse il punto di vista degli usticesi sulla questione dei costi di trasporto marittimo, sollevata dalla testata, con particolare riferimento alla gratuità nei confronti dei lavoratori, pubblici e privati, impegnati sull’isola.
Diversi hanno chiesto l’estensione della misura di favore oltre che ai nativi non residenti anche ai proprietari di case.
In tutti gli interventi si leggeva il dispiacere perchè non si era tenuto in conto la problematica della insularità e delle conseguenti difficoltà nel beneficiare dei servizi essenziali (salute ed educazione scolastica principalmente).
Da frequentatore dell’isola – ormai sporadico per motivi di lavoro – e da proprietario di casa, non mi sento di aggiungere nulla a quanto espresso da tutti gli intervenuti sul tema, giacchè la mia personale valutazione sarebbe rappresentativa soltanto di me stesso.
Diverso è per l’aspetto giuridico, sul quale posso fornire una breve sintesi di riferimento, sia pur schematica e da approfondire.
Generalmente, col testo unico degli impiegati civili dello stato ( DPR 3/1957, art. 12)è previsto l’obbligo di residenza per tutti gli impiegati civili dello Stato.
La norma si è andata via via scolorendo, anche se è ancora in vigore, demandandosi ai CCNL le possibili deroghe, generalmente non automatiche e sempre da richiedere ed autorizzare.
Per i militari, le forze dell’ordine ed i magistrati la norma è più cogente ma derogabile su richiesta motivata, mentre resta – soprattutto per le forze dell’ordine – l’obbligo di domicilio, per intuibili necessità di reperibilità immediata.
Non ritengo ci sia alcun obbligo – a parte ovviamente quanto previsto dai CCNL di categoria- per i dipendenti al servizio di imprese private operanti sull’isola, i cui costi, peraltro, sono coperti in sede di aggiudicazione degli appalti, comprendenti anche il trasporto e/o le spese di permanenza sull’isola.
A tutti gli usticesi trarre le conseguenze per chiedere ciò che ritengono giusto, in considerazione anche di quanto previsto dall’art. 9 della costituzione e della circostanza che l’isola è senz’altro un habitat fragile, oltre che per la natura, anche per i residenti.
Palermo, 01-12-2024
Francesco Menallo