Caro Goffredo,
i miei doveri legati al ministero e altre circostanze non mi hanno permesso di essere presente alla concelebrazione e al saluto finale.
Io desidero ringraziarti perché da quando ti ho conosciuto ti sei presentato a me con la tua esteriorità: il tuo modo di fare, il tuo umor, la tua giovialità, le tue battute libere, disinteressate che mi facevano entrare in amicizia; e la tua interiorità espressa tante volte nei colloqui personali, nel dono della riconciliazione e indimenticabile quell’invito a cena al rosso di sera, lo scorso 9 agosto 2023 dove ci siamo confidati tante cose e da quel momento il legame umano e nello spirito si è consolidato ed è rimasto.
Concludo raccontando una testimonianza che terrò sempre nella mia messaggistica del cellulare.
Cari usticesi, lo scorso fine settimana Goffredo era nervoso, agitato e arrabbiato perché non gli hanno permesso di uscire dall’ospedale per motivi validi, ed era dispiaciuto che non poteva viversi San Bartolicchio.
Domenica mattina si mette in preghiera insieme a una signora che si trovava nella stessa stanza del reparto; ascoltano il Vangelo, fanno Eucarestia e ringraziano.
Nel pomeriggio Goffredo mi scrive:
“Pensavo… Ma perché mi arrabbio se devo offrire tutto per me e per i miei paesani?”
Che senso ha agitarsi….
Non dovrei neanche permetterglielo, no!?
Da lì ho compreso che Gesù e Goffredo hanno vinto sul diavolo e Goffredo ha amato fino alla fine la vostra amata isola e voi suoi compaesani.
Goffredo grazie per l’esperienza di Misericordia che mi hai permesso di fare.
Dal cielo proteggi papà Aldo, mamma Carmelina, la tua sorellina Cristina, Carlo, il tuo amico Martino e la sua famiglia, le tue due amiche Alessia, la sua sorellina e tutti i tuoi compaesani, nessuno escluso.
Arrivederci
Il tuo don…..Bruno…