L’importante associazione di promozione culturale e sociale, si è spostata in Sicilia e precisamente a Ustica per una nuova avventura dove ha portato il suo contributo a Libro fest X edizione di “Villaggio Letterario” rassegna ideata e coordinata da Anna Russolillo, alla sua decima edizione che si sta svolgendo ad Ustica dal 5 al 23 agosto.
Il Gruppo Archeologico Kyme che da anni svolge la sua attività archeologica in Campania e, particolarmente a Napoli e nei Campi Flegrei, ha accolto con entusiasmo l’invito della presidente giornalista Anna Russolillo a partecipare alla manifestazione.
Giovedì 8 agosto e venerdì 9 agosto presso il Villaggio preistorico dei Faraglioni di Ustica, diretto da Domenico Targia, GAKyme ha realizzato due giorni di laboratori che hanno impegnato i bambini di Ustica e turisti in uno scavo archeologico simulato.
I materiali che normalmente vengono utilizzati nei laboratori didattici dell’associazione sono stati portati a Ustica e sotterrati in una fioriera posta all’interno del Parco Archeologico dei Faraglioni (ceramica, frammenti, ossa sterilizzati di animali ed altro) a simulare uno scavo archeologico per fare vivere ai bambini l’esperienza della scoperta.
Importante per la riuscita e comprensione e’ stata la posizione della fioriera posta in adiacenza alle sale museali dove nel frattempo è stata inaugurata la Mostra della seconda rassegna di Archeologia Terracquea , “I misteri dei villaggi preistorici della Sicilia e della Campania; una esposizione tutt’ora visitabile.
Chi è l’archeologo? Cosa studia? Dove lavora?
Queste le domande alle quali abbiamo dato una risposta con l’archeologa Anna Abbate, presidente dell’associazione, che ha guidato i bambini nell’esperienza.
I bambini che hanno partecipato sono stati davvero entusiasti tanto che hanno scelto di disertare un bagno nel magnifico mare dell’isola e partecipare alla due giorni da archeologi.
Dopo aver recuperato il materiale l’archeologa ha trattato le varie fasi successive alla scoperta:
* studio dei reperti;
* pulizia dei reperti;
* ricostruzione dei reperti. In particolare i bambini hanno posto posto molta attenzione non
solo alla fase di scavo ma anche di selezione e catalogazione del materiale rinvenuto. “Abbiamo mostrato loro i materiali ricostruiti esposti nelle sale del Parco dei Faraglioni e abbiamo cercato con loro di capire come vivevano le popolazioni della media età del bronzo” ha detto Anna Abbate. Pur avendo età diverse i bambini hanno partecipato con interesse ascoltando le spiegazioni e ponendo domande per meglio comprendere l’argomento che stavamo trattando.
Un’esperienza che merita di essere ripetuta!