Il tentativo maldestro di accusare questa Amministrazione di essere misogina e poco rispettosa del sesso femminile si è infranto sul muro della logica e del buon senso.
E’ di poche ore fa la notizia che il tentativo di vedere condannata, attraverso il pronunciamento di un tribunale, la scelta di nobilitare l’isola ecologica con l’immagine fotografica emblema di una antropizzazione ecosostenibile e di una scelta di isola ecocompatibile, è stato rigettato dal giudice Dott.ssa Eleonora Bruno la quale, accogliendo in toto le ragioni della Amministrazione e respingendo come immotivate quelle addotte dalla associazione Arcidonna onlus, ha sentenziato che “…. nel caso specifico non può parlarsi di utilizzo distorto dell’immagine del corpo femminile, connotato da gratuita volgarità”.
Ogni commento appare superfluo ma non possiamo sottacere le accuse e le volgarità che ci sono state rivolte nonché, l’affissione di immagini di corpo maschile nei cestini dell’immondizia o ancora l’esposizione del tricolore a coprire l’immagine della foto suddetta come atto ritorsivo.
Comportamenti e modi di agire che condanniamo senza se e senza ma, respingendo i tentativi di imporre il proprio pensiero in modo aggressivo a discapito della logica e della razionalità.
Naturalmente tutto ciò ha un costo che in questo caso è di 5.600,00 euro pari all’onorario dell’avvocato che il Comune ha dovuto incaricare per difendersi in tribunale ed, inutile a dirsi, a carico della comunità sottraendoli a servizi che potevano essere resi ai cittadini.
Francesco D’Arca