Da studente quando imparavo la storia non comprendevo il comportamento di alcuni popoli, specialmente i mediorientali, che dopo una vittoria radevano al suolo le città conquistate.
E una volta posi così questa apparente semplice domanda al mio Prof., il quale mi spiegò che non era tanto importante distruggere la città, bensì bisognava cancellarne la MEMORIA
Oggi non comprendo le azioni autolesioniste di alcuni uomini nostrani.
In questi ultimi giorni, grazie a Ustica Sape, la mia mente ha usato prima la lente d’ingrandimento e dopo il microscopio, per decifrare, capire il gesto ed infine la delibera del Comune di Ustica, relativa alla cancellazione della CITTADINANZA ONORARIA, oggi morti, a personaggi illustri di enorme spessore culturale, scientifico, sportivo etc..
Sembra quasi una piccola ripicca di scolaretti, messa in atto da parte dei forti della classe, la maggioranza, nei confronti dei più deboli, la minoranza.
In ogni DEMOCRAZIA il rispetto delle minoranze è SACRO e pertanto esse vanno CONSIDERATE e quindi hanno l’indiscutibile diritto di BENEFICIARE della loro cultura e quindi la NOSTRA.
Mai come in questo istante ho pensato ai PREMIATI DEFUNTI, e sono sicuro che sono indignati quanto il sottoscritto, per come sono stati trattati, e cioè fatti sprofondare nel più oscuro dell’OBLIO.
In ultima analisi chiedo a nome LORO la totale riabilitazione alla MEMORIA nonché il ricordo perenne di ogni singolo UOMO ILLUSTRE e dell’operato di ciascuno di loro.
Anche perché tutti in coro mi hanno sussurrato questa frase: “Eravamo come siete ma sarete come siamo”.
Un caloroso saluto a tutti gli amanti del mare, della cultura, dei fumetti, dello sport e delle scienze tutte, pure se oggi sono tremendamente offesi nella propria intelligenza.
Pietro Fiorito