22/03/2024 Nessun commento
Cosa c’è di più bello per il nostro cuore se non Cristo Risorto la Domenica di Pasqua.
Già da prima si avverte nel paese il profumo di festa, e questo accade sin dalla settimana precedente e cioè la Domenica delle Palme.
Nel tempo questi due eventi sono preceduti dal Santo Natale, l’Epifania e la festa di San Giuseppe.
Proprio su quest’ultima vorrei spendere due parole per porgere un particolare ringraziamento a USTICA SAPE, per tutto quello che ha fatto, fa e farà per noi che viviamo lontani da Ustica, distanti sì con gli occhi ma non col cuore.
Se non fosse per le foto, i video e le interviste redatte con maestria, questa bellissima festa preparata da tutti Voi e dedicata a San Giuseppe scivolerebbe nei meandri della nostra mente, per poi essere dimenticata definitivamente.
Invece, con l’operato dei tuoi servizi fai riluccicare le nostre pupille e soprattutto il nostro spirito, facendo rivivere in noi quell’antico significato del padre putativo di Gesù, San Giuseppe.
Sono certo che su quelle bellissime e copiose tavole abilmente imbandite non v’era una sola portata di cattivo gusto, dove l’occhio ha assaporato ogni vivanda ancor prima del palato, e con l’aiuto della propria immaginazione se ne poteva avvertire anche il profumo, quindi meritevole di un personale plauso e nonché del premio Nobel alle scene.
Il momento più importante di questo giorno è il festante Incontro tra Gesù e la Madonna, la quale attonita rivede suo FIGLIO RISORTO proprio il giorno della Pasqua.
E così dalle contrade alle stradine, dai vicoli ai cortili e dalla piazza alla chiesa illuminata è un crescente di gioia, un tripudio d’emozioni per il nostro piccolo cuore che ci vuole più rilassati e meno ostili con gli altri.
È come se la popolazione ad un certo punto chiedesse in sordina a Dio la tacita necessità di tali ricorrenze, ove si evince quel senso di aggregazione, nello stare uniti l’uno agli altri e pregare sentitamente per i nostri cari e per il prossimo.
Mai come in questo specifico momento, così drammatico nel mondo, cresce il bisogno di pregare Dio e dovremmo farlo ancora più forte di prima, anche se proviene da una piccola isola come Ustica.
“La pace senza le persone virtuose è inutile, è come una colomba bianca senza le ali”.
Dedico questo mio aforisma a tutti i cristiani e non solo a loro.
Una serena e dolce Pasqua a tutti.
Pietro Fiorito