18/01/2024
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Mi chiedo come sia possibile oggi 17 gennaio 2024 che esistano ancora uomini così legati al passato che dal 1989 non esiste più e che è stato ampiamente condannato dalla storia! Con gli ardori giovanili, è noto, si vive in quell’aura romantica secondo la quale il mondo è tutto rosa così come lo si vorrebbe: in cui il bene prevale sempre e comunque sul male e che niente e nessuno potrà mai cambiare questa visione ideale. Sfido chiunque se da giovane non ha cullato questa idea di bene comune, di un supremo ideale catartico nel quale i singoli diventano un organismo che risponde al nome di società libera da condizionamenti e predisposta al bene comune. Un mondo ideale che per molto tempo ha nutrito noi giovani e quelli di molta parte del mondo.
Oggi l’intestazione di una scuola non può essere legata ad un passato condannato dalla storia, del simbolo principale di tutte le società – la scuola – e strumento essenziale di conoscenza e sapere della nostra civiltà. Frances Bacon – grande filosofo inglese del ‘600 ne ha fatto il fulcro della sua filosofia quando ha affermato che: “l’uomo tanto può quanto sa” intendendo con ciò che il dominio dell’uomo consiste solo nella conoscenza ed i fatti del 1989 non sono fatti e conoscenza? Non si è disvelato un mondo terribile in cui milioni di uomini sono morti in nome di un ideale non connaturato con l’uomo? E allora perché si insiste su un grande monumento storico e morale e di conoscenza del passato quando invece situazioni e tempi più recenti legati al territorio suggeriscono di intraprendere altre vie? C’è stato un personaggio nel recente passato, che ha dato tanto all’Isola subito dopo la guerra amato e rispettato da tutti gli Usticesi giovani e meno giovani che con i mezzi di allora, dopo una guerra devastante, era assai difficile governare, eppure la sua sagacia ed intelligenza le hanno consentito di portare a termine la sua azione con dignità e per ben 8 anni: si chiamava ANNA NOTARBARTOLO. Non conosco a chi spetta istituzionalmente l’intestazione di una scuola, sarebbe assai bizzarro che ciò non fosse di competenza del Comune di Ustica in persona del Sindaco. Se dunque l’Amministrazione comunale tutta e gli Usticesi hanno fatto la loro scelta assennata perché non assecondarla? Ciò per me rimane un mistero e mi auguro che una delle parti faccia un passo indietro.
Giuseppe Giuffria