Ustica sape

Ho aspettato sino ad ora, per accorgermi che nessuno, Usticesi e no, ha sentito il dovere di dire la sua su ciò che l’affascinante mamma Gabriella Bertacci denuncia nel suo intervento appassionato. La narrazione che fa Gabriella è sconcertante su come la scuola Superiore di Ustica è ridotta: 3 Insegnanti 3 per 8 classi? Ma siamo matti? Per quale motivo si è giunti a ciò? Eppure ritengo che fatti prodromici di un tale disastroso epilogo ci saranno stati: non voglio crederci, più semplicemente sono stati ignorati! E adesso che si fa? Dal racconto della Signora si evince una situazione istituzionale incontrollata, ma ancora recuperabile con un po’ di buona volontà e determinazione. La cultura è essenziale e vitale per la convivenza ed è fonte di civiltà; senza di essa saremmo ancora nelle caverne! Purtroppo ricordo un’affermazione di un Ministro della Repubblica che non molto tempo fa ebbe ad affermare: “con la cultura non si mangia” ! Sic. Chi segue appena le vicende italiane si ricorderà a chi mi riferisco. Giova anche ricordare in questa sede che i regimi autoritari oscurantisti e medievali sono quelli più spietati sia con la cultura sia con chi – i cittadini – che la vorrebbero coltivare e gli si oppongono. Per fortuna ad Ustica? non siamo a questo livello. Ma la situazione è seria anche se la scenetta narrata da Gabriella, del signore che pur non presentandosi non le vorrebbe consentire di accedere alla scuola, e lei giustamente l’ha ignorato. Bene hanno fatto i ragazzi che non hanno accettato questa situazione ed a loro va il mio plauso, non accettando anche la proposta dell’Insegnante di procedere ad interrogazioni fini a sé stesse. Il motivo per il quale me la prendo tanto a cuore è che ai miei tempi ce lo sognavamo il liceo scientifico! Il sottoscritto e pochi altri: Pietro Bertucci, Sebastiano Spampinato, il compianto Piero Mancuso, Agostino (Nuccio) Caserta, Franco Lauricella, Pina Nava ed altri, abbiamo impegnato le nostre famiglie perché si rivolgessero al Comune a ricercare una qualsiasi soluzione o quantomeno a frequentare tutte le medie. Purtroppo ci siamo fermati alla seconda e la famiglia di chi poteva economicamente farlo, mandò i figli   a Palermo; purtroppo io non ero tra questi, ma ho recuperato dopo pochi anni! E’ fuor di dubbio che la prima Istituzione ad essere interessata è il Sindaco il quale ritengo, convocherà la Signora Gabriella per un resoconto preciso dei fatti, sentirà doverosamente anche la voce degli Insegnanti superstiti e dopo contatterà con la massima urgenza L’Ufficio Scolastico Regionale USR, che ha sostituito da qualche tempo il Provveditorato agli Studi, e con forza chiederà la normalizzazione del Plesso Scolastico Saveria Profeta con l’avvertenza che una situazione siffatta non deve più ripetersi. Io non voglio dare consigli non richiesti al Sindaco che senz’altro, agirà nel modo più opportuno. Ricordo però che il clima svelato dalla Signora e cioè che gli Insegnanti il venerdì mattina si presentano a scuola con la valigia e con l’angoscia di non riuscire ad imbarcarsi è una situazione reale ed oggettiva.
Mi aspettavo infine che nella circostanza Diego Altezza dicesse la sua su un argomento così importante come la cultura! perché questo silenzio? Spero di non aver annoiato e voglio che sappiate che per me la cultura è tutto: senza di essa la nostra esistenza sarebbe davvero triste. Mi auguro altresì di ricevere notizie positive da questo blog che tutti gli usticesi “fuoriusciti” – Camillone ci chiamava così – visitano tutti i santi giorni con amore. 

Giuseppe Giuffria