Alcuni anni addietro, in uno dei tanti rientri dalle mie vacanze usticesi, lessi con vorace interesse un racconto sulla vita e morte di una anziana donna del ‘700, una certa Giovanna Bonanno di Palermo.
Nelle tre ore circa di navigazione, che trascorsi sul traghetto da Ustica a Palermo, divorai con gli occhi quel sunto con stupore e disgusto.
Tanto che con foga, registrai nella mia mente quell’evento svoltosi in altri tempi e che dopo a modo mio, mi venne naturale scrivere di getto, quella terribile situazione svoltasi proprio lì, in un posto a noi familiare.
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La vecchia dell’aceto.
(L’esecuzione di G. Bonanno).
Al 30 della Bastiglia in Palermo, lungo la Maqueda via per lo incrocio alla Toledo strada, sostavan in fila le carrozze, col tanfo di sterco e senza pozze.
Era così che dagli otto angoli avutosi dai quattro canti, si dava vita a quello slargo che, vietato fu quel dì ai mercanti.
Poiché era gremita dal gran vociare volgo, che nel macabro spettacolo di piazza, non vi era possibilità di distinzion di razza.
Il popolo, accalcato e fremente era assai curioso di assistere ad una crudeltà, che da lì a poco si sarebbe consumata in una macabra realtà.
Sopra un triste e grigio palco al centro del crocevia, veniva giustiziata per impiccagione morte, una vecchia megera rea nella sorte.
A fianco dell’anziana v’era un Boia ben forbito, pronto ad aggrapparsi con forza alle sue gambe per condurla giù lesta all’obito.
Ella fu colpevole autrice di dare gioia e appagamento a quelle donne, che le chiedevano vendetta da un marito seduttore di altre gonne.
Era per pochi danari che accontentava le cornute dall’offese, facendosi pagare l’aceto all’arsenico, senza molte pretese.
Alle cinque della sera cessò la Sua di vita, fu per questo che pagò lo scotto del giusto sentenzio, quindi nelle bocche della gente prese posto l’omertoso silenzio.
La Giovanna fino all’ultimo non ne fu mai pentita, poiché fermamente convinta di non essere ammattita.
Invece si sentì tradita da quelle del suo stesso sesso, a cui aveva elargito con piacere quel condimento utile al decesso.
PIETRO FIORITO
Apprendo che l’ufficio tecnico di Ustica organizza e dispone gli orari di accesso a tutti gli altri uffici e persino il ricevimento del protocollo. A parte l’anomalia di un provvedimento organizzativo valido per tutti gli uffici predisposto da un soggetto che non ha potere di indirizzo e certamente nessun potere sugli altri uffici, atteso che la delega “trasversale” è espressamente vietata dal d.lgs. 267/2000, suscita perplessità e preoccupazione che venga inibito, negli orari lavorativi, l’accesso al protocollo, in violazione dell’art. 53 comma 5 del dpr 445/2000.
Il sindaco ed il segretario comunale sono al corrente e condividono la nota su carta intestata dell’ufficio tecnico?
N.B. la superiore domanda non costituisce “invettiva”, “disturbo al manovratore” od altro genere di tentativo di aggravare una situazione di dissesto intellettuale che solo chi non vuole vederla non vede. E magari si sente pure ingiustamente censurato.
Francesco Menallo
P.S. ore 08,06 – Dall’Agenzia Militello riceviamo comunicazione che oggi il Mt Sibilla effettuerà il primo approdo in cala Santa maria, successivamente si trasferirà in località cimitero fino alle 15.00, tornerà in cala Santa Maria per la partenza alle ore 16.00 per Palermo.
Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.
(Socrate)
a Gaetano Picone
a Giovanni Basile i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Elpidio
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.