Dopo l’intervento del gestore della pagina, signor Pietro Bertucci, che si e’ assunto l’onere di offrire una spazio di confronto all’isola, nel silenzio assordante delle “forze politiche” e persino di quelle “sociali” e di “opinione”, ormai ridotte a cicaleccio di cortile sui social, in cui si scambiano contumelie senza alcun costrutto e senza alcuna analisi dei fatti aldila’ del “noi siamo i buoni e voi i cattivi”, sento la necessita’ di esporre sinteticamente ( visto che qualcuno non gradisce ne’ approfondimenti, ne’ disegnini ne’ “elucubrazioni”) il mio pensiero su quello che sta accadendo in quest’isola che si avvicina, sempre di piu’ ad un luogo che alcuni sono stati capaci di rendere un inferno in terra, un luogo di ricatti, prevaricazioni, insipienza, supponenza, alterigia ed incapacita’ congenita ( e per famiglie…) di ascoltare le ragioni dell’altro.
E stato deliberato il dissesto del comune. Era un atto dovuto, deciso soltanto perche’ si temeva che venisse dichiarato dal commissario già nominato con ulteriori sgradevoli conseguenze per il consiglio in carica.
Sulle conseguenze ho scritto diffusamente e chi aveva l’onere di informare la cittadinanza non ha capito, ponendosi, su queste pagine, il quesito: cosa c’e’ da capire se non che il piano di riequilibrio bocciato, che ha portato al dissesto, e’ quello approvato dalla amministrazione precedente all’attuale?
Con questo banale quesito, si intendeva scaricare in capo alla amministrazione precedente responsabilita’ che, nella situazione attuale, oggettivamente non ha.
E’ fuor di dubbio che ne’ 10 anni fa, ne’ 5 anni fa ed ancora adesso vi siano ad Ustica competenze in grado di affrontare le problematiche che assillano l’isola da tempo.
Cio’ sia per la complessita’ oggettiva dei (altro…)