Anche quest’anno Ustica ha vinto il primo premio alla 45ma edizione dell’International Festival of Underwater Photography – Paf Tachov nella categoria AV presentations con la multivisione “When the sea meets man“ (“Quando il mare incontra un uomo”) di Maurilio Caricato.
Al prestigioso evento hanno partecipato 146 autori di diverse nazionalità. 62 sono state le opere in concorso per AV presentetions.
La redazione di UsticaSape, sempre fiera di poter esaltare le straordinarie bellezze naturali dell’Isola di Ustica, è andata a chiedere direttamente di raccontare l’esperienza della multivisione presentata al Festival al vincitore Maurilio Caricato, Scuba Diver Instructor, Underwater photograpy Instructor e contitolare di uno dei Diving più storici dell’Isola, Altamarea diving center.
Maurilio ha risposto alle nostre domande riportandoci di quanto per lui sia importante condividere con gli altri la passione di fare incontrare la fotografia e il mare attraverso le multivisioni. Ha continuato riferendoci che il mare ha la capacità di narrare sentimenti e passioni interiori che soltanto chi si immerge può capire. La fotografia è quel mezzo che può regalare agli occhi di tutti quelle emozioni uniche che gli appassionati della subacquea vivono in fondo al mare. L’opera vincitrice, aggiunge, ha preso forma dal sincero sentimento di affetto nutrito per il nostro caro concittadino da poco scomparso, “Il Mancino”, che compare alla fine della multivisione con una delle frasi più profonde dedicate al mare.
“La multivisione non è e non può essere solo fotografia”, dice Maurilio, “ma è riuscire a trasmettere un sentimento, fondendo immagini, musica e cuore”, dando la possibilità di portare in superficie oltre che le immagini le sensazioni che provi quando sei sott’acqua.
Maurilio ha continuato: “When the sea meets man” racconta di quando il mare trova davanti a sé un uomo, ma non un uomo qualsiasi, un uomo che incarna il mare stesso, proprio come il Mancino. Ed è esattamente il mare che si mostra a lui in tutte le sue forme, i suoi colori e le sue sfaccettature”.
“When the sea meets man” è una danza di fotografie che toccano la nostra anima, una forma d’arte che si pone come sintesi comunicativa tra il silenzio e la poesia. E’ un viaggio armonico tra gli spaccati di vita sommersa, è un incontro sentimentale tra il mare e l’uomo, è la ricerca della propria identità.
L’opera si conclude con una frase proferita dal mare proprio al Mancino:
I met a man. I concentrated on observing his face and it was like seeing my reflection.
His pronounced wrinkles appeared like my waves, his eyes the same color as mine.
He whispered to me:
“Only at sea I can hear the music of the wind, the smell of salt and the taste of life…
and I never want to stop.”
(Incontrai un uomo, mi concentrai ad osservarlo in viso
e mi sembrò di vedere me stesso.
Le sue rughe scavate apparivano come le mie onde, i suoi occhi azzurri avevano il mio stesso colore.
Mi sussurrò:
“Solo in mare riesco a sentire la musica del vento, l’odore del sale e il sapore di vivere
… e non “vogghiu” smettere mai”)
I nostri più sentiti e calorosi complimenti vanno a Maurilio per il meritatissimo riconoscimento che premia un’opera nata da impegno, passione, dedizione e straordinaria sensibilità, e che in sei minuti di capolavoro ha evidenziato il forte Amore che lo lega ad Ustica, straordinariamente ricca di una rigogliosa flora e fauna mariana, ed alla sua gente.