Lettera aperta al Sindaco di Ustica
e, p.c ai Sigg.ri Sindaci delle Isole Minori della Regione Sicilia
OGGETTO: Collegamenti marittimi Isole Minori – abbattimento costo biglietto a nativi delle Isole Minori ma non residenti.
Caro Sindaco,
facendo riferimento al recente incontro tra i Sindaci siciliani, tenutosi a Favignana, tra i tanti problemi trattati, peculiari per un’isola, è stato affrontato quello, altrettanto importante, del mancato rinnovo delle tariffe agevolate per “forze dell’ordine, operatori sanitari e scolastici, incaricati di pubblici servizi e, in generale, per i pendolari”.
Riteniamo molto giusto e doveroso che i Sindaci delle Isole minori affrontino e provino a ottenere dette agevolazioni per compensare i tanti svantaggi che la condizione insulare comporta, e per non trovare sulle Isole professionisti/impiegati… demotivati per gli eccessivi costi di viaggio, e non solo.
Mi è dispiaciuto che tra le richieste relative all’abbattimento del prezzo di trasporto, non sia stata inclusa “l’assimilazione dei nativi non residenti, compreso il loro nucleo familiare, ai residenti”.
È deprimente dover lottare per far comprendere ai nostri rappresentanti politici che la richiesta, oltre al contenuto economico, ha un contenuto particolarmente “morale” fondato sull’orgoglio di appartenenza allo “stesso scoglio”, alle proprie radici e alla propria cultura.
Ogni isolano vive con particolare fierezza il senso di appartenenza alla propria terra, alle proprie radici legate a vicende personali, a ricordi ed emozioni che solamente un’Isola riesce a dare.
Per non menzionare la necessità di ognuno di recarsi periodicamente sull’Isola, per motivi di famiglia e per curare la manutenzione di immobili ereditati (continuità territoriale anche per loro?…).
Sindaco, nei prossimi incontri che avrai con i tuoi colleghi, che leggono in copia conoscenza, Ti chiedo di proporre e di affrontare con unità d’intenti la problematica dell’abbattimento del costo dei trasporti anche per i “nativi nelle isole ma non residenti ed il loro nucleo familiare”. Anche loro sono rappresentanti di comunità isolane che sappiamo sentono lo stesso nostro problema.
Sarebbe auspicabile porre in essere tutte quelle iniziative atte ad incoraggiare questi nostri concittadini che vivono “oltre il mare” -non sempre per loro libera scelta, ambasciatori in Italia e nel mondo- a ritornare più frequentemente, siano essi emigrati o discendenti e, comunque, propulsori disinteressati dello sviluppo e della diffusione dei nostri prodotti e della nostra cultura.
Chi scrive, come a tua conoscenza, per tanti anni ha sofferto come “umiliazione” il fatto di ritornare ad Ustica e pagare oltre al caro biglietto anche il ticket di ingresso. Che vergogna!… Mi sentivo un forestiero-ospite-estraneo-turista a casa mia.
Ustica, 18-01-2023
Pietro Bertucci
pietro.bertucci42@gmail.com