In un periodo in cui in ogni settore si registrano pari e valide presenze femminili, a farmi compagnia in questo secondo giro su <l’Oddo volante>, non potevo non invitare per la prima volta una rappresentante del gentil sesso. Graditissima ospite di questa periodica e pluritematica rubrica è oggi Lucia Vincenti, figura arcinota di insegnante, studiosa, scrittrice nonchè, così è stata anche descritta, abile <detective> della storia, alias ricercatrice.. Tra un su e giù ha avuto inizio la nostra cordiale “chiacchierata” ovviamente su temi rigorosamente usticesi. Lascio volentieri alla vostra lettura mie domande e sue risposte.
– Lucia, recentemente qualcuno, tra altro, ha scritto di te: “molto brava a trasformarsi camaleonticamente” In effetti a Ustica parlano indiscutibilmente per te la condirezione del Villaggio Letterario all’interno dell’Hotel Punta Spalmatore nonché fino al 2017 la consulenza nella qualità di esperta in eventi artistico-culturali offerta al Sindaco del tempo. Ecco, cosa e/o chi ricordi in particolare di quel duplice impegno o triplice ove ve ne fosse altro che non ho citato sempre da te portato avanti nell’isola?
= Ho molti legami con Ustica, isola meravigliosa sempre nel mio cuore, però è arduo stabilire quale sia gerarchicamente, al primo posto, perchè tutto ciò che ho svolto, lo è stato mettendo analoga passione. Onorata di essere stata la consulente alle attività artistiche e culturali dell’isola, incarico che ho svolto a titolo gratuito. Ricordo con piacere le giornate lavorative trascorse con Vittoria Salerno, all’epoca Assessore alla cultura, per la conduzione degli eventi , specie quando portai gli artisti, che accettarono a titolo gratuito per via della nostra personale amicizia. Di questa esperienza rimangono nel mio cuore sopratutto gli spettacoli realizzati in piazza e mi spiace non aver potuto continuare nonostante avessi dato la mia disponibilità all’attuale amministrazione. Sono stata anche tra i coideatori del Villaggio letterario. Io e Anna Russolillo iniziammo quella impresa restando totalmente affascinate dal lavoro che conducemmo e da li nacque l’amicizia con Anna che tuttora ci lega. Non potrò mai dimenticare le giornate trascorse insieme in quegli anni, l’attenzione ai particolari, la passione che muoveva i nostri passi, le serate piacevoli trascorse assistendo agli eventi che preperavamo con cura, illuminate dai tramonti meravigliosi ammirati a Punta Spalmatore, sempre nel mio cuore. Non solo questo mi lega a Ustica, in quanto vi ho dedicato e ambientato dei libri, tra cui ls fiaba ispirata a Enzo Maiorca. Sempre a Ustica insieme a Giuseppe Giacino decrittammo simboli che rammentano le enigmatiche e affascinanti origini ermetiche dell’isola che potrebbero renderla ancora più attrattiva per i turisti, un pò come avviene con le altre grandi città e in primis Palermo. Il mistero affascina sempre.
– Lucia, nell’isola di Ustica grazie ai paesaggi stupendi, al bel mare, alle romantiche albe e ai suggestivi tramonti c’è tanta poesia; ma non manca certo la“prosa” ben rappresentata dall’antico, tradizionale e vario “ben di Dio” culinario e dolciario puntualmente presente sulla tavola degli usticesi. Nel corso dei tue ripetute presenze sull’isola, quali le specialità alle quali, al diavolo la linea, in particolare non hai saputo resistere?
= Debbo confessare che raramente sono a dieta. Mi limito a pranzo, per il quale preferisco cibi leggeri ma recupero la sera. Amo molto la cucina semplice, laddove posso gustare i veri sapori. Ecco, tra i cibi isolani più amati e apprezzati ci sono pomodori e melenzane, possibilmente cucinati insieme magari con la pasta; gli insuperabili gamberetti (cucinati in ogni modo ma anche crudi), gli eccezionali fichi e la minestra con le lenticchie.
– Lucia, permettimi ora di trasferirti in altro territorio. Penso che ti sarà capitato in passato e ti capiti tuttora di seguire sia pure distrattamente le vicende riguardanti l’amministrazione comunale. Nell’isola di recente vengono lanciati appelli a trasformare in coesione tutto quanto finora portato avanti in divisione; tradotto: a presentare in una ricercata e trovata unità alle elezioni del prossimo anno una <lista unica>. Ti chiedo: in veste di più o meno attenta osservatrice esterna, come saluteresti questo progetto per Ustica “rivoluzionario”, con favore o con scetticismo?
= L’unione fa sempre la forza. Ustica è un’isola meravigliosa che però, permettimi di osservare, manca spesso di coesione e questo la danneggia. Dovrebbe essere come una squadra. Fermo restando la libertà di vedute, occorre giocare insieme, valorizzando le eccellenze e le professionalità da qualunque parte esse provengono. Io, ad esempio, occupandomi di cultura, raramente osservo la posizione politica della persona con la quale interloquisco. La cultura deve andare oltre. Così anche per la politica. Ustica è una piccola realtà e gli usticesi disgregandosi si danneggiano.
– Ed ora la sotto-rubrica conclusiva “Via col…vanto”. Per caso ti trovi a dover, appunto, vantare ad altri l’isola di Ustica; brevemente quale privilegiata descrizione ne faresti?
= Ustica è l’isola dove anche ciò che pare impossibile può realizzarsi perchè pervasa da energie positive. Quindi se si ha un sogno nel cassetto … è il luogo adatto dove realizzarlo.
Siamo così giunti al fine-corsa. Per me, e sicuramente anche per chi legge, la compagnia si è rivelata più che piacevole; sinceramente dispiace salutarsi specie quando ti sei intrattenuto, spiccata professionalità a parte, con quel “contenitore di simpatia”, che risponde al nome di Lucia Vincenti che ringrazio molto per la sua cortese e puntuale disponibilità. Altro o altra occupererà accanto a me il suo posto nel prossimo giro su <l’Oddo volante>. Chi sarà? Consueto invito: continuate a seguire <Usticasape> e lo scoprirete.
Mario Oddo odamr@libero.it