23/09/2022
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Cara mia Ustica, terra natia
Ad inizio settembre, dopo diversi anni, sono tornato ad Ustica e l’ho trovata cambiata in peggio rispetto all’ultima volta.
Tante sono le critiche che vorrei fare ma, in particolare voglio riportare un fatto che mi ha particolarmente turbato.
Un giorno, insieme al genero di mia moglie siamo andati a fare il bagno sotto il faro di Punta Cavazzi e approfittando del “lido al FARO” ci siamo seduti a prendere due birre (servite nei bicchieri da 0.4l) e pagate 11 euro.
Il giorno successivo ho ordinato 1 birra, che a differenza del giorno prima, mi viene servita in un bicchiere di plastica da 0.28l ed 1 bottiglia di acqua 0.5l.
Quando ho chiesto di pagare, la cameriera voleva incassare 7 euro, 5.50 euro per la birra e 1.50 euro per l’acqua. Quando le ho fatto notare che la birra mi era stata servita in un bicchiere da 0.28l anziché’ da 0.4l e che quindi avrei dovuto pagare anche di meno, la cameriera è ritornata con uno scontrino da 5 euro anziché’ 7 euro.
Questa è imbroglio !!!
Prima di andare via ho notato anche che il cuoco, dopo aver pulito la friggitrice, con un recipiente pieno di olio si è diretto verso gli scogli dove ha versato l’olio, e ciò per due volte.
Cari compaesani, dopo questa esperienza e per come ho trovato Ustica, dico con grande amarezza e tanta delusione di non riconoscere più la mia bella Terra natia.
Troverete qualche errore frutto di quasi 50 anni che non scrivo lettere in italiano e spesso mi mancano anche le parole giuste.
Giovanni Picone dalla Germania