Sul fronte disabili la decisione arriva dopo la denuncia dell’ex sindaco dell’isola Nicolò Longo che per camminare ha bisogno delle stampelle. “Arrivare dall’aliscafo all’auto – aveva denunciato a PalermoToday – è un’avventura. In altri porti si pensa ad eliminare le barriere architettoniche per favorire i disabili, invece di costringerli a fare chilometri a piedi. Mi chiedo se un’altra volta potrò venire a Palermo con l’aliscafo o con l’elicottero”. Ora grazie a questo supporto sarà più semplice raggiungere la stazione dei taxi e la fermata dei bus navetta gratuiti e da lì proseguire verso la destinazione finale. Osp srl ha raccolto la segnalazione ed è intervenuta per risolvere il problema mettendo fine ai disagi. “In attesa di una soluzione definitiva – spiega ancora Todaro – abbiamo sempre chiesto alle compagnie di segnalarci eventuali esigenze. Ma visto che non tutti hanno la stessa sensibilità, risolveremo alla radice facendoci trovare comunque pronti con personale e carrozzine”.
“Spiace per la disfunzione che si è creata – spiega Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale – ma il servizio è sempre stato attivo, bastava richiederlo. Anche questo, però, da oggi è superato, visto che sarà sempre disponibile una sedia a rotelle per eventuali passeggeri portatori di handicap in imbarco/sbarco dagli aliscafi. Nel nostro lavoro quotidiano ci piace non trascurare nulla: abbiamo curato – come viene fatto notare – la bellezza del nostro porto, la sua funzionalità. E non è certo una colpa. Ma al primo posto abbiamo sempre messo il passeggero e le sue esigenze”.
Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Intravaia, segretario provinciale del sindacato Orsa marittimi, che nei giorni scorsi ha raccolto la denuncia di Longo e reso noti anche altri problemi che i lavoratori del porto devono affrontare. Tra questi la mancata conscessione di stalli per i propri mezzi che li costringe a pagare il parcheggio, che tra le altre cose non è vicino. “Per raggiungerlo quindi – denunciava Intravaia -siamo costretti a fare centinaia di metri, spesso con il maltempo, per caricare materiale o bagagli a bordo delle imbarcazioni”.
“Per quanto riguarda le operazioni di carico/scarico – chiarisce Monti – ci sono precise disposizioni societarie di Liberty Lines, secondo le quali non possono essere più trasportati a bordo degli aliscafi pacchi di grosse dimensioni, a maggior ragione se non accompagnati dal passeggero. È ammesso solo il trasporto di piccoli pacchi con il passeggero. Se dovessero, però, presentarsi necessità tecniche della società, sarà la stessa a farne richiesta attraverso una semplice mail agli uffici dell’Authority preposti. In quel caso verranno aperti i cancelli per permettere l’accesso del mezzo che potrà consegnare la merce sottobordo. Per i colli ingombranti c’è la nave, tenendo ben presente che la movimentazione delle merci in porto è di competenza delle imprese portuali autorizzate che provvederanno alle operazioni di carico/scarico”.
Risolto un disagio, scoppia una nuova polemica sulla stessa tratta. Stavolta a far discutere è anche la scelta, questa volta della Liberty Lines, di sostituire l’imbarcazione “Carmen M”, utilizzata fino allo scorso 20 aprile, con la “Alijumbo Zibibbo”, costruita nel 1991, per collegare Ustica e Palermo. “Al suo interno – denuncia un passeggero a PalermoToday – non ci sono spazi in cui depositare i bagagli. I passeggeri sono stati costretti ad appoggiare i propri bagagli tra i sedili vuoti. Tra poche settimane, con gran numero di turisti in arrivo, come si farà?”.