26/01/2022
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Caro Pietro,
Ho letto la lettera scritta dall’Arch. Provino e, aldilà delle polemiche che mi risulta l’abbiano preceduta, non nascondo di averla apprezzata; intanto per il garbo e il tono delle parole quanto, soprattutto, per la sua positività. Sono parole di buon senso che mi è parso si prefiggessero di pungolare nella comunità isolana un desiderio di risveglio forse assopito nell’indifferente fluire del tempo o forse soverchiato dalla disillusione. Come male comune di quasi tutti i consessi sociali similari, conosciamo lo stato di grave disagio in cui versano le finanze del Comune e quanto ciò costituisca una perniciosa remora per le possibilità di crescita e di sviluppo della nostra isola. Dato per scontato che gli Amministratori siano a conoscenza di quanto indicato dal Tecnico in ordine alle opportunità che si offrono ad Ustica con l’attuazione del P.N.R.R. e con la certezza che abbiano anche chiare le idee sul come poterlo calare nella realtà usticese, é un bene che se ne cominci a parlare subito in termini di concretezza e propositività.
E’ un bene necessario per consentire ipotesi di lavoro che hanno bisogno di maturare e di svilupparsi razionalmente e che necessitano, in una comunità tanto contenuta in termini anagrafici e di territorio, della comprensione, in primo luogo, e della partecipazione attiva e solidale di tutte le potenzialità e capacità operative presenti, dopo. In una parola, occorre programmare con attenzione ed intelligenza e per tempo ogni azione da compiere captando e traducendo in tempestiva progettualità le priorità di intervento.
Della disponibilità e dello spirito manifestati dall’Arch. Provino mi (altro…)