Da piccolo mia madre mi ripeteva spesso questa massima popolare che avverte ed ammonisce noi cristiani che ciò che è santo deve essere rispettato e non può essere usato per scopi terreni.
Non si deve mai confondere le cose sante con gli interessi personali o con gli affari privati.
Ebbene, i consiglieri di minoranza Renato Mancuso, Tania Licciardi e Vittoria Salerno di Ustica Democratica contravvenendo alla massima suddetta, pur di ostacolare le iniziative che l’amministrazione in carica fa nell’interesse della nostra comunità, scrive al Ministero dell’ Ambiente chiedendo di fare revocare il finanziamento di euro 1500,00 che l’AMP ha disposto per il restauro della statua di San Bartolomeo patrono di Ustica.
Ogni commento sarebbe superfluo se non fosse che questa volta si è superato il limite della decenza perdendo di vista il senso della misura che i novelli “Savonarola” vorrebbero far credere di possedere.
Scrivono a destra e a manca (soprintendenza, assessorato agli enti locali, prefettura, ministeri di volta in volta competenti) note di denuncia di eventuali irregolarità amministrative ed il massimo dell’effetto sortito è quello di un fastidio assimilabile al ronzio di una zanzara.
Non soddisfatti denunciano a più non posso inesistenti debiti fuori bilancio che esistono solo nella loro fantasia o meglio nella loro memoria poiché in tema sono dei professionisti confondendo però la loro amministrazione con l’attuale.
Ad ogni buon fine e per buona pace di tutti l’amministrazione in carica non ha, non ha fatto e non farà debiti con nessuno semmai da due anni a questa parte paga debiti contratti dalla precedente amministrazione e ricostituisce fondi da loro utilizzati inopportunamente.
Naturalmente la risposta alla richiesta di revoca del contributo per il restauro della Statua del Santo Patrono è stata rispedita al mittente evidenziando tra l’altro che nel recente passato ben altri interventi sono stati fatti dalla AMP anche se meno sacri e molto più profani e per amor di carità non scendo in particolari.
Intanto, il Santo è stato riportato ai suoi antichi splendori con la piena soddisfazione della nostra comunità che ha accolto il ritorno in parrocchia della Statua con l’affetto e la devozione cristiana che San Bartolo merita.
Viva San Bartolo, Viva Ustica
Felice Caminita