Siamo entrati a casa ed abbiamo trovato il tuo uncinetto; accanto c’era un lavoro che hai lasciato a metà. E’ l’ultimo dei tanti lavoretti che hai fatto per noi.
Ti bastava avere quei ferri in mano per essere felice.
E quante liti con il nonno che rivendicava una partita a carte mentre tu avevi fretta di finire quella sciarpa per tuo nipote? Eppure, ad un certo punto, posavi i ferri e cominciavate quelle giocate infinite. Il nonno vinceva quasi sempre, ma non ti importava, sapevi perfettamente che spesso vinceva barando.
E quante partite a burraco avete fatto su quel terrazzo blu che amavi più di ogni altro luogo al mondo?
“Quando arrivo qui, ogni malessere va via!” dicevi sempre. Ed era vero. Ogni volta che arrivavi su quest’isola magicamente rifiorivi. La stessa isola in cui, un’estate di più di 60 anni fa, hai conosciuto un cavaliere su un asino che sarebbe diventato il tuo compagno di vita. E’ venuto a prenderti al tuo arrivo al porto e da allora non ti ha più lasciato.
E chissà se il segreto del vostro amore non fosse nascosto proprio in quelle partite a carte, in quella complicità ed attenzioni reciproche, nonostante i battibecchi quotidiani.
Grazie per l’amore incondizionato che ci hai donato, per ogni singola lenticchia che hai pulito per noi sotto il sole cocente di agosto, per ogni piatto di pasta con la salsa fatta con i pomodori della tua Pirrera, per tutto l’impegno e la dedizione che hai messo nel crescere i tuoi figli e poi i tuoi nipoti. Grazie perchè per noi sei stata e resterai per sempre una certezza, un faro nell’oscurità della notte, un rifugio sicuro ed accogliente nelle tempeste più devastanti.
Oggi ritorni ancora una volta su quest’isola per dimenticare ogni malessere, per godere per sempre di quella che è diventata la tua isola.
Tutti noi cercheremo di andare avanti con la tenacia e la forza che ci hai trasmesso, la forza di un gigante, la forza di chi è stato messo a dura prova dalla vita più e più volte ed ha sempre trovato la forza di reagire.
Ti ricorderemo sempre su quel terrazzo blu ad aspettarci al rientro dal mare con le tue parole crociate in mano ed il sorriso di chi sa di amare e di essere amata.
La tua famiglia
LA RANA E LO SCORPIONE
«Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: “Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda.” La rana gli rispose “Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!” “E per quale motivo dovrei farlo?” incalzò lo scorpione “Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!” La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua.
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto. “Perché sono uno scorpione…” rispose lui “E’ la mia natura”»”It’s my character”
A Antonio Bertucci (Ustica SAPE)
a Bartolo Caminita
a Gaetano Famularo i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S.Marianna.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.