Dopo l’incontro di ieri con l’assessore Lagalla, il comitato mamme avvia una petizione per chiedere l’intervento dello Stato. «Siamo privi di un cinema, di una struttura polisportiva, di un parco giochi adeguato. L’unico punto di riferimento è la scuola»
ANDREA TURCO 1 NOVEMBRE 2019
A Ustica, se piove nel weekend, non si va a scuola lunedì. È il paradosso di un’isola, distante 36 miglia da Palermo, che è costretta ad affrontare in questo modo il maltempo. Le note difficoltà di collegamento col capoluogo siciliano – pochi i mezzi a disposizione, e in condizioni meteorologiche avverse neanche partono – fanno sì che a Ustica da tempo sia negato anche il diritto allo studio. Dopo la vicenda dello scorso settembre, che ha visto l’unico istituto presente sull’isola rinviare l’apertura dell’anno scolastico per alcuni giorni a causa della mancanza del personale Ata, il neonato comitato delle mamme è tornato a rivolgersi allo Stato italiano. Per chiedere una legge nazionale sulle isole minori. E uscire in questo modo dall’isolamento.
«Siamo soggetti alle condizioni meteo marine e alla effettiva distanza dalla terraferma – si legge nella petizione avviata su change.org – per cui, a volte, anche organizzare un’attività extrascolastica o addirittura scolastica, diventa un serio problema. Siamo privi di un cinema, di una struttura polisportiva, di un parco giochi adeguato, per non parlare di scuole di danza , scuola di musica, palestra; tutto ciò insomma che serve a sviluppare un’adeguata crescita fisica e psichica, stimolando e potenziando le attitudini personali di ciascuno. L’unico punto di riferimento che abbiamo è la scuola che dovrebbe garantire il diritto allo studio. Oggi questo diritto ci viene negato».
Proprio su questi temi ieri a Ustica è arrivato anche l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, che si è confrontato con il comitato delle mamme e l’amministrazione comunale retta dal sindaco Salvatore Militello. «Ho trovato una situazione complessa – racconta Lagalla – sia per quanto riguarda la fruibilità dell’offerta didattica che per quanto concerne lo stato dell’edilizia scolastica. Con l’amministrazione comunale, con la dirigenza scolastica e con il comitato delle famiglie abbiamo avviato un serio confronto, individuando sin da subito alcune iniziative di supporto e di potenziamento alla didattica che potranno essere avviate già nei prossimi mesi. L’intervento maggiore riguarda poi i plessi scolastici ancora in stato di cantiere e le opere incompiute che da anni attendono il completamento, unitamente alla necessità di altri interventi di manutenzione fondamentali per garantire sicurezza e idoneità agli ambienti scolastici. È mio impegno avviare sin da subito un tavolo regionale dedicato alle scuole delle isole minori». (altro…)