04/07/2018
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Se è vero come è vero che <chi ben comincia è alla metà dell’opera> il neo Sindaco di Ustica Salvatore Militello questo primo risultato lo ha già raggiunto; può ben dirlo, visto tempo ed energie già spese e che sicuramente continuerà a spendere per affrontare d’ufficio, ovviamente in costante collaborazione col suo “team”, le problematiche del territorio che non sono poche. Per lui ad oggi parla la sua operatività apertamente visibile agli occhi di tutti, usticesi e non. Sbaglierebbe comunque chi per frettoloso giudizio o immancabile pregiudizio dovesse etichettare tanta visibilità come il classico “scrusciu ‘i scupa nova”. Salvatore Militello non sta facendo altro che mettere in pratica i vari punti del programma pre-elettorale della lista civica “L’Isola” nell’interesse, ora che è stato eletto, non della sua parte ma dell’intera comunità, di chi gli ha espresso il consenso ma anche di chi glielo ha negato; in pratica non ha interrotto, come purtroppo accade “dopo”, né ha intenzione di interrompere quel rapporto diretto con i suoi compaesani cercato durante la campagna elettorale. Ne ha dato prova anche con la confortevole recente visita ad una signora ammalata; tante ne darà sicuramente ancora facendo sentire con ammirevole sensibilità la sua istituzionale e sopratutto umana presenza agli anziani con l’ovvio impegno di mai tralasciare attenzione alle spinose problematiche dei giovani, delle nuove generazioni nelle cui mani sarà il futuro di Ustica.
Vedo benissimo Salvatore fra la gente e la gente fra lui, fra coloro che lo gratificheranno come fra coloro che lo criticheranno magari fortemente ma costruttivamente, perchè questa è l’idea di Sindaco che ho personalmente; tutto Casa (comunale) e Isola. Mi piace constatare che il lavoro dell’Amministrazione Militello è avviata in questa giusta direzione. Rinnovo il mio augurio di buon lavoro a tutti, maggioranza e minoranza; in particolare concludo inviando un chiaro messaggio all’amico Sindaco: “Caro Salvatore, oggi ti ho spontaneamente e sentitamente riservato il “dolce” ma da attento e obiettivo osservatore esterno, sarò pronto in qualsiasi momento a servirti un “amaro”. Spero, anzi sono certo, che in futuro, vicino o lontano. non me ne darai occasione.
Mario Oddo – odmar@libero.it