Parlavo poche ore fa al telefono con una Gentilissima Signora che non conosco personalmente. Lei, la Gentilissima Signora Liana T.B. è una N.D. napoletana che vive a Palermo. E’ stata una famosa avvocatessa che si è sempre raccontata con i pennelli ed i colori, raggiungendo meritatissime soddisfazioni. Mi chiede cosa è la Multivisione, balbetto qualche cosa ma percepisco che sono stato incomprensibile. Così decido di scrivere queste poche righe per Lei e per altri.
Me lo chiedono in molti cosa è la Multivisione e cosa rappresenti per me questa inconsueta forma espressiva di comunicazione, me lo chiedono spesso ed io rispondo con le parole di Leonardo da Vinci: “Ogni nostra cognizione principia dai sentimenti”.
Tutto per me ha inizio da una piccola o grande vibrazione che alimento dandogli energia, poi il pensiero rotola nella sabbia diventando sempre più grande, fino a scivolare in Mare e … sciogliersi nell’acqua.
Nasce sempre così una mia Multivisione.
Arriva poi il vento che la trasporta ad altri occhi e ad altri cuori, ad altre lingue e ad altri vocabolari, ad altre sensibilità che mi donano un “alloro”, ma soltanto per me, conserva e conserverà i sentimenti che l’hanno animata.
Quelli sono i miei ricordi indelebili! Quelli non posso donarli a nessuno!
Nelle immagini c’è solo l’effetto di quei sentimenti, c’è quello che rimane in superficie, il resto è soltanto mio.
Sono e resto imperfetto per sempre, proprio perché spesso mi lascio confondere dalle inquietudini, che cerco perché mi agitano; inseguo con ansia una confessione che mi possa arricchire e possa trascinarmi in un sogno o condurmi alle stelle. I perfetti, quelli che non si confondono mai, non riesco ad imitarli, preferisco che i turbamenti mi soffochino.
Succede che mi pongo domande, tante domande, così comincio ad imbastire nella mente e nel cuore un racconto … poi mi pento e subito dopo mi chiedo perché avrei dovuto reprimere queste pulsazioni e così continuo senza freni, fino a giungere in riva al Mare.
Mentre mi bagno d’oro e d’argento, dipingo gli interrogativi, li vesto di luce, li avvolgo di suoni … e piango di gioia … la mia anima trema!
Domenico, Mimmo Drago