Ex Candidato Sindaco
Ustica, 21 giugno 2017
Ho letto stamane sia il post su facebook da parte del sindaco, Attilio Licciardi, sia le dichiarazioni sull’articolo del Giornale di Sicilia da parte del presidente del Consiglio e del Sindaco.
Mentre, per il post mi sono fatto una sana risata ritenendo che l’autore si stesse guardando allo specchio mentre lo scriveva, di diverso avviso sono per quanto riguarda le dichiarazioni riportate nell’articolo da parte del Presidente del Consiglio e del Sindaco stesso.
Il Presidente dichiara che il “documento ( piano di riequilibrio finanziario) era agli atti ed era consultabile… e volutamente i consiglieri di minoranza non l’hanno voluto visionare “; invito il Presidente a sporgere querela per calunnia nei miei confronti perché se fosse vero che tale documento era agli atti e quindi consultabile … io avrei scritto delle cose non vere. In assenza, il Presidente dichiara al giornale cose non vere per le quali se ne assume la responsabilità. Forse dimentica che in Consiglio fu detto, oltre che dal ragioniere comunale, anche da diversi consiglieri che tale documento “ è stato consegnato al Sindaco questa sera ” ed ancora … “anche i consiglieri di maggioranza non ne sono a conoscenza “.
Il Sindaco, invece, dichiara “non accetto lezioni di legalità da Militello. Se c’è qualcuno che si dovrebbe vergognare quello è proprio lui “ : intanto io non ho detto né scritto che qualcuno si sarebbe dovuto vergognare (anche se, leggendo le risposte, avrebbe dovuto farlo!) e poi, mi dica, di cosa mi dovrei vergognare ?
Me lo spieghi il Sindaco, di cosa dovrei vergognarmi. O è per caso per aver scritto la verità ed a lui la verità non piace?
In realtà ripensandoci bene, sì … di una cosa dovrei vergognarmi: di aver perso nella competizione elettorale tra Sindaci.
Salvatore Militello