Il mosaico è completo, la pazienza è finita, andate in pace…
L’altro Ieri pomeriggio per l’ennesima volta abbiamo potuto constatare il fallimento della politica dei trasporti tanto cara al Sindaco Licciardi ed alla sua maggioranza.
Non è più sopportabile essere considerati cittadini di serie B che devono subire l’incapacità e l’incompetenza di chi con arroganza pretende di sapere tutto.
La pazienza è finita e la prova vera è quello che è accaduto ieri pomeriggio presso la biglietteria della compagnia di trasporto Liberty Lines quando è stato annunciato che per un guasto tecnico l’aliscafo Fiammetta non avrebbe fatto la corsa di rientro ad Ustica delle 16.30.
I tanti passeggeri (circa 50) si sono ribellati di fronte all’ennesima cancellazione della corsa che li avrebbe visti costretti a non rientrare a casa.
La rabbia è montata ancora di più quando si prospettava l’ ipotesi di essere abbandonati al loro destino dando per scontata la natura di un destino sfortunato.
Già, perché, chi vive o abita ad Ustica deve portare con se l’idea di essere vessato, umiliato nei suoi diritti e offeso da chi ritiene di dovere decidere quello che merita e se lo merita.
Bene, ieri sera non è andata così e chi ha avuto la meglio è stata l’affermazione della dignità di persone prima ancora che di abitanti di un’isola che hanno il diritto ad una continuità territoriale.
Non è stato facile ma la fermezza mostrata per tante ore, anche da persone anziane lasciate al freddo, ha avuto una forza dirompente che ha spiazzato tutti compreso il Sig. Sindaco di Ustica Attilio Licciardi che immaginava che il tutto si sarebbe risolto con le solite proteste che nel giro di poche ore sarebbero cadute nel dimenticatoio.
Sfortunatamente per lui e per tanti altri non è andata così e dopo lunghe interminabili ore, trascorse tra proposte irricevibili e tentativi di fiaccare la volontà dei passeggeri, la Compagnia ha dovuto riconoscere quello che spettava loro di diritto, facendosi carico della assistenza alberghiera per tutti i passeggeri.
Potrebbe sembrare poco ma non è così poiché, per la prima volta, è stato affermato il dovere da parte della Compagnia di trasporto di farsi carico del disagio arrecato provvedendo al ristoro dei passeggeri.
Non è poco perché è l’inizio di una rivendicazione più ampia che deve vedere aumentati i collegamenti, migliorati i mezzi e modificati gli orari rigettando l’idea sbagliata che il Sindaco, in assoluta solitudine, ha voluto imporre alla cittadinanza quasi a volere infliggere una punizione.
Andiamo oltre il Sindaco e la Sua improbabile maggioranza, riprendiamo in mano il nostro destino e rivendichiamo i nostri diritti mettiamo alla porta Sindaco e maggioranza che credono di potere gestire tutto e tutti a proprio piacimento ma, facciamolo presto perché l’isola è già al collasso.
Felice Caminita