10/09/2016 Nessun commento
4° giorno. A metà mattinata passeggiata lungo i viali alberati della villa comunale popolata da mamme con passeggini, badanti con disabili, nonni con nipotini, colombi vanamente inseguiti da bambini, pensionati molto avanti negli anni che non trovano di meglio che sprecare la non certo abbondante dotazione di ossigeno loro concessa dall’anagrafe agitandosi in accesi dibattiti ora politici, ora calcistici e ragazzini che (ahimè come vedremo) giocano a pallone. Sarà stato per effetto dell’aria “ossigenosa” ma avverto un leggero languorino; al bar interno alla villa prendo un paio di fette biscottate spalmate di marmellata di albicocche; fette in una mano e bicchiere con succo di frutta nell’altra mi porto ad una vicina panchina, mi siedo, vi appoggio il bicchiere e faccio per avviare voracemente la prima alla bocca quando in quel preciso istante una forte pallonata colpisce il mio viso; un Super Santos lo trasforma in una maschera di schizzi di marmellata di albicocche ovunque, sulla fronte, sulle guance, sul naso e sui vetri degli occhiali usciti miracolosamente indenni dall’impatto per non parlare di naso e labbra doloranti per la brutta e improvvisa botta subita … vabbè, lasciamo perdere questo, ma quello che non ho potuto sopportare sono state le parole di rimprovero della mammina al figlio-cannoniere: “Ninuzzu, ‘nca ti dassi ‘na tumpulata, hai visto? tutto il pallone sporco di marmellata!”. E’ stato più forte di me! ma come ? tuo figlio mi interrompe bruscamente un beato momento di relax; riduce improvvisamente la mia faccia ad un deposito di confetture … fortuna che non si rompono i vetri degli occhiali altrimenti per colpa sua io rischio la cecità a vita e tu, donna, ti preoccupi del pallone sporco di marmellata ? Tutto ha un limite, non ci ha visto più: per un attimo ho messo da parte che sono una persona di educazione sana: < Signora – le ho detto – ma lo sa che lei mi sta “arrisultando” una grandissima butt … >
Mario Oddo (“scrittore per caso)
– continua…a domani –