Questo primo pomeriggio è arrivato l’elisoccorso. A a nonna G.S. in C i migliori auguri di pronta guarigione.
Mercoledì 20/7 – h. 22,00. Per la seconda edizione del “Villaggio Letterario” di Ustica, nell’Anfiteatro dell’Hotel Village Punta Spalmatore, presentazione del libro “L’Isola di Ustica – Il racconto della Bellezza attraverso le parole, le immagini e le note musicali”, scritto da Vito Ailara, Sandro de Vita, Franco Foresta Martin e Teresa Nicoletti. Modera Lucia Vincenti. La pubblicazione è un’iniziativa direttamente promossa dalla Regione Sicilia – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. L’opera editoriale è al tempo stesso libraria e discografica in quanto in una tasca della terza di copertina è presente il cd audio dell’Inno Ufficiale dell’Isola di Ustica, “Mia Ustica”, composto da Teresa Nicoletti (foto). Il libro è stato scritto in italiano ed inglese ed è corredato da bellissime foto in quanto la sua naturale vocazione è quella di essere destinata al mondo ed ai ricercatori della Bellezza. L’opera, la cui presentazione è stata affidata al Sindaco di Ustica, dott. Attilio Licciardi, si compone di tre sezioni: “La Bellezza nella Storia”, di Vito Ailara, “La Bellezza nella Natura”, di Sandro de Vita e Franco Foresta Martin, “La Bellezza nella Musica”, di Teresa Nicoletti. Il libro è la narrazione di una Bellezza oggettiva, riconosciuta e riconoscibile, che dagli autori viene descritta attraverso la storia civile e geologica dell’isola, ma anche attraverso le note musicali del suo inno istituzionale. Per la prima volta viene pubblicato lo spartito musicale dell’inno ufficiale, “Mia Ustica”, ed al libro, come già descritto, viene abbinato il cd audio dell’inno registrato dalla stessa autrice, la musicista Teresa Nicoletti. L’Inno di Ustica, Ambasciatore dell’isola nel mondo, è già stato cantato dalla Nicoletti in tutti i continenti della Terra, in occasione dei suoi concerti internazionali, ed in diverse lingue: cinese, arabo, russo, inglese, con il preciso scopo di diffonderlo e farlo conoscere anche ai popoli più lontani. “L’Isola di Ustica”, libro e cd, è senza tema di smentita un’opera di caratura istituzionale, un biglietto da visita ufficiale e rappresentativo, destinato ad affermarsi come dono di rappresentanza del Comune di Ustica e della Regione Sicilia ad autorità civili e politiche e ad ospiti illustri che visiteranno la nostra terra.
“L’Isola di Ustica” è un’opera che non era mai stata scritta prima e di cui si sentiva il bisogno, un’opera che rappresenta inequivocabilmente una pietra miliare, un volano per la promozione dell’isola che raggiungerà quanti nel mondo non dovessero ancora avere avuto la fortuna di conoscerla. Ed è con queste intenzioni che gli autori l’hanno concepita.
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COMMENTO
Dalla California Marlene Robershaw
Mille grazie !!!!! how wonderful !!!! I will treasure this book !!! Dio ti benedica
Mille grazie !!!!! che meraviglia !!!! Farò tesoro di questo libro !!! Dio ti benedica
Da Ustica Devy Franzino
Gentile signora Marlene Robershaw, il libro e’ scritto in due lingue, italiano e inglese. Il testo dell’inno ufficiale di Ustica, composto dal Maestro Teresa Nicoletti, riportato nel libro è scritto in italiano ed in inglese. Alcune copie saranno inviate negli USA per gli usticesi all’estero. Cordiali saluti.
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Dalla California Marlene Robershaw
WE italian Americans wish that this book would be also published in English !!!! WE would order it now !!!! Sounds wonderful, bravo to Vito, Sandro, Forest, and Teresa !!!!!!!!!!!! Marlene Robershaw, Manfre
Noi Italo Americani vogliamo che questo libro venga publicato anche in inglese!!! Potremmo ordinarlo ora!!!! Sembra meraviglioso. bravo a Vito, Sandro, Foresta, e Teresa !!!!!!!!!!!! bravo a Vito, Sandro, Foresta, e Teresa !!!!!!!!!!!!
Dott. Nicosia, la pedagogia per definizione si occupa di educazione; chi sono abitualmente i soggetti che necessitano e quindi beneficiano delle sue riconosciute conoscenze e competenze ?
” il mio ruolo in qualità di pedagogista, mi vede impegnato in interventi educativi di tipo globale, nella concezione unitaria della persona e in considerazione del soddisfacimento del benessere dell’individuo. Questo è quanto messo a beneficio dei docenti e degli alunni della scuola con interventi di vario tipo, sopratutto ciò che riguarda le nuove tecnologie nella didattica moderna, e l’uso delle stesse al fine di migliorare l’apprendimento. Ma perchè le mie competenze possano essere rivolte ai soggetti la cui problematica è legata alla devianza, occorre parlare dei miei interventi frutto del vissuto e della ricerca attraverso indagini e visite in carcere, colloqui con i detenuti, al fine di rispondere ai bisogni degli stessi con attività pratico-formative, a risposta del solo principio di cui all’art.27 della nostra costituzione, il carcere come laboratorio educativo per il reinserimento sociale del reo e non un contenitore di scarto sociale. I detenuti hanno necessità di essere orientati e guidati verso una formazione utile e poter imparare un mestiere un futuro di legalità.”
ll suo lavoro e quello naturalmente dei suoi altrettanto validi colleghi è un “ex equo” di pedagogia, psicologia e sociologia; è possibile che si registrino casi in cui una disciplina prevalga sull’altra ?
“Pedagogisti, sociologi e psicologi formano insieme una equipe socio-psicopedagogica e insieme progettano interventi mirati ad indagare il comportamento umano, i rapporti interpersonali, la salute mentale e la capacità organizzativa del soggetto relativamente alla propria vita. Purtroppo le devo affermare che nelle scuole, negli ospedali e nelle carceri del nostro paese non sono previste tali figure strutturate in modo continuativo se non con interventi mirati e messe a disposizione dalle ASP e dagli enti locali.”
Docente Esperto di nuove tecnologie di trattamento pedagogico penitenziario, sono note le sue lodevoli e ostinate “battaglie” sui diritti dei detenuti; le chiedo: quella dello Stato non dovrebbe essere una tutela costituzionale ma anche umana?: in che misura sono rieducativi i laboratori creati all’interno delle strutture carcerarie ? e infine quanto è importante la figura del Direttore/ttrice nel ruolo di mediatore tra operatori penitenziari e detenuti ?
“Lo Stato dovrebbe attenersi all’art.27 della Costituzione che recita quanto segue: “La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato [cfr. art. 13 c. 4]. Non è ammessa la pena di morte.” Io aggiungo che non è ammessa la tortura, anche se ancora nel nostro paese non è riconosciuta come reato. Le condizioni delle carceri, il sovraffollamento, le scarse attività formative, fanno di questo luogo, un luogo di sofferenza, di punizione, di degrado, di contaminazione. Posso affermarle con particolare determinazione che oggi il carcere non serve a rieducare, ma ad incattivire chi lo vive, colpevole o innocente che sia. Da una mia indagine statistica frutto di interventi attraverso interviste e visite all’interno degli istituti Penitenziari, posso affermarle, che le attività formative sono pochissime e riguardano solo circa il 10% degli ospiti, tutti gli altri oziano e si contaminano a vicenda, chi partecipa sicuramente ne trova benefici, la domanda è troppo generica, perchè l’efficienza e l’efficacia del laboratorio, dipende da numerose variabili, quali: tipologia del laboratorio, competenze dei docenti e degli esperti, capacità relazionali degli stessi. Il mio lavoro di ricerca mira principalmente a soddisfare la risposta ai bisogni, ed è sopratutto dedita ad insegnare a un mestiere da spendere dentro e fuori il carcere.”
Continua…
Sospesi tra la spontaneità di chi dice sempre ciò che pensa e l’opportunismo di chi pensa solo a ciò che è meglio dire
A Calogero Basile
a Maria Ailara
a Francesco Tranchina
a Giovanna Vocino i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Giusta
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.