Un Paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di sapere nulla, non può avere un domani.
Indro Montanelli
A Marie Buckel i migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Costanzo
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.
Si svolgerà Mercoledì 3 Febbraio alle 11.00 presso l’Istituto Comprensivo Rallo di Favignana la premiazione del vincitore del concorso per scegliere un nuovo nome per l’Ustica Lines.
Il concorso, indetto dalla Società ad ottobre scorso, era rivolto agli studenti delle scuole elementari e medie delle Isole minori siciliane e prevedeva l’assegnazione al vincitore di una borsa di studio di 2.000 euro.
Gli “Scacchi Usticisi©”
Gli Scacchi e la Scacchiera Usticisi sono interamente realizzate a mano da Vittorio Arnò (in arte “X”), un usticese che rappresenta l’isola di Ustica nel mondo attraverso il lavoro, la letteratura, il teatro e l’artigianato.
La Scacchiera: è un cofanetto in legno pieghevole atto a contenere gli scacchi. Aprendolo, nella sua facciata sommitale, si compone la scacchiera dov’è incisa la sagoma dell’Isola di Ustica con le
sue coordinate geografiche e la rosa dei venti. Nei bordi verticali destro e sinistro vi è disegnato rispettivamente il profilo dell’isola sud e quello nord, mentre nel margine di apertura vi è una miniatura dell’isola, con annesso lo stemma dei Cavalieri della Famiglia Arnò, che dà la giusta direzione per l’apertura del cofanetto.
Gli Scacchi: rappresentano rilevanti caratteristiche dell’isola di Ustica.
I Pedoni: sono costituiti dalla Rosa dei Venti – strumento indispensabile per chi vive in un’isola- sormontata dalla famosa Coppa a Piede Alto con manici che a livello Archeologico rappresenta Ustica nel mondo.
Le Torri: Sono le due Torri borboniche di Ustica, rispettivamente la torre Santa Maria con al suo interno la scala per raggiungere l’entrata e la Torre dello Spalmatore con al di sopra la porticina per accedere al terrazzo.
I Cavalli: Sono riprodotti con due Cavallucci Marini, simbolo della limpidezza del mare di Ustica che dà l’onore all’isola di essere la prima Area Marina Protetta d’Italia.
Gli Alfieri: Raffigurano il Faro Punta Gavazzi collocato a sud-ovest dell’isola, elemento guida fondamentale per i solcatori dei mari.
La Regina: E’ la mitica Maga Circe. Ustica nella Mitologia è indicata come la probabile isola della maga Circe per la sua posizione geografica.
Il Re: E’ Poseidone che nella mitologia greca è il re del mare che si sposta con i suoi Cavallucci Marini, un pezzo che più di ogni altro merita il ruolo di re in questa scacchiera. Ma la sua storia è assai più importante, appartenente alla narrazione di un Dio più antico che veniva chiamato Enki. Per chi volesse sapere di più, può approfondire cominciando a dare uno sguardo allo stemma del Caduceo che il re porta nel retro del suo trono, dove viene sintetizzato al meglio il suo vero significato
Per informazioni in merito all’acquisto del prodotto rivolgersi direttamente a Vittorio Arnò Tel. 3397436043
Crediamo che il Sindaco debba spiegare i motivi per i quali quelle bandiere sono tenute in quello stato nonostante il Dpr 121 del 2000 prescrive espressamente che “le bandiere italiane e quella Europea devono essere disposte in buono stato e correttamente dispiegate”.
Vediamo la bandiera Italiana sfilacciata e “tendente a sinistra…”, quella europea strappata e quella regionale a mezz’asta, ma chi è morto?
La bandiera dovrebbe essere il simbolo dell’orgoglio nazionale e invece sempre più spesso rappresenta, nel nostro caso, l’immagine di un paese in “disfacimento” e politicamente condizionato…
Un amministratore che non si accorge del pessimo esempio che quei simboli in quello stato danno, soprattutto ai giovani, non è degno di sedere su quegli scranni!.
PB
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COMMENTO
Da Torino Michele Manzitti
Salve mi compiaccio per questa osservazione: L’avevo già sollevata, la scorsa estate al sig Sindaco ed al comando della Locale Polizia Municipale. In aggiunta avevo dato al sig. Sindaco documentazione sulla storia della bandiera Italiana e materiale didattico ulteriore da far circolare nelle strutture scolastiche. Il tutto vanamente. F.to Il V. PRESIDENTE PROVINCIALE Sez. ANMIG (ASS. NAZ.MUTIILATI ed INVALIDI DI GUERRA) TORINO Michele Manzitti
Quannu u sceccu un voli viviri, e nutule friscarici.
Quando l’asino non vuol bere è inutile fischiargli.
A Salvatore Martello
a Daniela Anello i migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Tommaso D’Aquino.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.
Al Sindaco di Ustica
e, p.c. Usticasape
OGGETTO: Località Mezzaluna completamente al buio
Il sottoscritto Giovanni Zanca nato ad Ustica il 10-07-1922 (94 anni) la sera, dopo il tramonto, non può uscire più di casa in quanto la località MEZZALUNA è completamente priva di illuminazione.
Poco prima di Natale ho rappresentato il problema al Sindaco Licciardi il quale mi ha detto: “ in giornata manderò gli operai…”. Da allora ancora aspetto e non solo io.
Alla mia età è brutto essere preso in giro…
Alla mezzaluna c’è gente anziana come me e che sta anche poco bene e spesso siamo costretti a chiamare la guardia medica che ha difficoltà ad intervenire.
Nella speranza di un sollecito riscontro
Distintamente saluta
f.to Giovanni Zanca
“Le persone stupide sono le più pericolose,
perché sono ineducabili ed uniscono
alla stupidità la cattiveria. ”
MARIA MOLLICA NARDO
A Siria
e a Dorothea Santoro i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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E’ ancora tutto top secret. Ma qualcosa trapela. Il futuro del Faro di Punta Imperatore, uno degli undici di proprietà dello stato per i quali l’Agenzia del Demanio ha previsto la concessione in affitto per un massimo di 50 anni, fa gola, eccome. E tra le pieghe delle sei offerte giunte entro il limite temporale previsto spunta di tutto. Compreso – secondo i bene informati – l’interessamento di un gruppo imprenditoriale cinese. Sarebbe peraltro la prima volta che sull’isola posino gli occhi gli orientali, che altrove – in Italia – hanno da qualche anno mosso l’economia, malgrado la recessione del Bel Paese (o forse proprio per questo): l’imprenditoria cinese in Italia cresce del 6,1% a fronte di un segno negativo (-1,6%) di quella nazionale. Lombardia, Toscana e Veneto le regioni capofila, ma chissà che l’occasione della gestione del Faro (da trasformare in resort?) non si riveli l’occasione giusta per l’apertura a una realtà nuova, per l’isola.
Ma bisognerà naturalmente attendere che le due commissioni di gara, una per l’Agenzia del Demanio e l’altra per il Ministero della Difesa, procedano in seduta pubblica all’apertura dei plichi e verifichino la correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti. Le proposte idonee saranno poi valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo pari al 40%. La valutazione della proposta progettuale terrà conto di elementi qualitativi quali: soluzioni di recupero del faro, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise.
E chi contenderà ai cinesi la gestione della perla della costa foriana? C’è, intanto, un’offerta tutta isolana, che fa capo ad alcuni imprenditori coordinati da Celestino Vuoso, presidente della Fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte, che da qualche giorno gestisce peraltro la Biblioteca Antoniana di Ischia. Solida realtà nel campo dell’edilizia, Vuoso avrebbe convinto alcuni imprenditori amici a progettare una realtà ricettiva di alto profilo, non senza ricadute occupazionali e mediatiche per l’isola. I bandi prevedono del resto che i fari non vengano dismessi, conservando il loro uso di lanterne e di sentinelle del mare: il loro restyling dovrà mirare ad una riqualificazione e ad accrescere le ricadute economiche e sociali sul territorio.
E dal “Sole 24 ore” emerge un altro concorrenze, di primissimo ordine. Si tratterebbe del “re” degli chef italiani, Gualtiero Marchesi, che – come si legge sul quotidiano economico – ha partecipato alla gara del Demanio: sono 7 i fari che vorrebbe gestire per creare una rete che faccia forza su ricettività e alta cucina.
«Filo conduttore del progetto – anticipa Marchesi – è la cucina italiana e la riscoperta del territorio. In ogni luogo il microclima detterà i sapori e gli ingredienti da rivalutare. Il pesce, ma non solo. I collegamenti con l’entroterra sono fondamentali. Immaginiamo un percorso da un faro all’altro alla scoperta della cucina italiana specifica di ogni territorio». Il suo interesse si è indirizzato, oltre che sul nostro Faro di Punta Imperatore, a quelli di Punta del Fenaio e Punta Capel Rosso sull’Isola del Giglio. E ancora: Faro di Punta Cavazzi a Ustica, Faro di Capo Grosso a Levanzo, Faro di Muro Porco a Siracusa, Faro di (altro…)