μέτοικος/Meteci scena europea e del Mediterraneo
Un progetto di Mimmo Cuticchio su migrazioni e solidarietà: tre “cunti” e la ripresa dell’”Aladino di tutti i colori”. Primo cunto: mercoledì 30 dicembre alle 18,30
Lo Straniero, questo sconosciuto. Parte integrante di una città che sempre più, oggi, guarda al Sud, al Mediterraneo. E’ il nostro passato e il nostro futuro, si ritrova nei migranti di oggi e negli emigrati di ieri, seppur con condizioni e motivazioni differenti. Ma lo straniero, non è necessariamente di un altro Paese o di un altro Stato, lo straniero è presente tra i nativi stessi delle nostra città, specialmente a Palermo dove sopravvivono “enclave” di profonda emarginazione, soprattutto culturale, oltre che sociale. Ed è anche una figura retorica archetipica protagonista della tradizione classica teatrale.
Mimmo Cuticchio è stato da sempre convinto che all’interno dell’Opera dei Pupi ci fosse un messaggio che parla di integrazione e rispetto delle diverse idee e tradizioni, ma anche di esilio, partenze, ritorni, commistioni e solidarietà. Per questo motivo ha tratto fuori dal suo inesauribile bagaglio narrativo, tre “cunti” e il riallestimento di quel lavoro meraviglioso che è l’”Aladino di tutti i colori”. Ispirato a una delle fiabe de “Le mille e una notte”, unisce i bambini del mondo, di tutte le etnie e di tutti i colori. Aladino siamo tutti noi, adulti e bambini, ricchi e poveri, italiani e stranieri. I tre cunti sono racchiusi sotto un unico titolo, “L’esilio di Carlo Magno”, per ognuno Mimmo Cuticchio lascerà vagare la sua arte antica che pesca dalle narrazioni ma si arricchisce di minuto in minuto, nell’attimo stesso in cui va in scena. Si comincia domani (mercoledì 30 dicembre, alle 18,30 al Teatrino dei pupi di via Bara all’Olivella) con il cunto “Re pipino e Berta del Gran Piè”; quindi, giovedì 7 gennaio, “Fuga di Carlotto in Spagna” e si chiude venerdì 8 gennaio con “Carlo Magno, Re di Francia”. I cunti saranno a cavallo dell’ “Aladino di tutti i colori” che ritornerà in (altro…)