19/08/2015
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Il comune di Ustica, per quanto attiene il 2014, ha sforato il patto di stabilità di euro 26.000,00 e al 31 luglio 2015 lo sforamento ammonta a euro 399.000,00.
Le conseguenze dello sforamento del patto di stabilità sono molto dure per la cittadinanza.
In primis, l’importo dello sforamento viene aggiunto ai tagli già previsti dalla manovra finanziaria. Il Comune che ha sforato il patto l’anno successivo:
- non può più fare indebitamento, cioè non può più accendere il mutuo per gli investimenti che verrebbero quindi definitivamente bloccati;
- non può essere più fatto un euro di spesa per assunzione di nuovo personale, si contrae la spesa mensile con una riduzione della possibilità di erogare servizi pubblici
- la decurtazione del 30% delle indennità per gli amministratori e la probabilissima interruzione del rapporto di lavoro del personale di “staff” del sindaco
L’esiguità della cifra al 2014 e la consistente cifra attuale che hanno provocato lo sforamento lasciano forti dubbi sulla capacità amministrativa del sindaco e della struttura che avrebbe dovuto affiancare il sindaco nella gestione del denaro pubblico, che hanno avallato e proposto un bilancio di previsione che non risultava rispondente alle norme in vigore, con evidenti alchimie finanziarie che hanno mantenuto in pareggio le uscite e le entrate. (es. “notifica a moltissimi residenti dell’avviso di accertamento in data 09/12/2014, per omesso versamento dell’Imposta Comunale sugli immobili per l’anno 2009).
Sindaco a questo punto la commedia è finita e devi severamente prenderti le responsabilità di una condotta amministrativa fortemente deficitaria. Non è consigliabile né opportuno illudere i cittadini che “tutto va bene!”
Ora, come consiglia il responsabile finanziario hai due possibilità: ridurre le spese o aumentare le entrate (leggi TASSE)
Pietro Bertucci