Quando la verità viene sepolta, cresce, soffoca, accumula una tale forza esplosiva che, il giorno che scoppia, fa saltare ogni cosa con sé.
Émile Zola
(inviato da Salvio Foglia)
A Antonino B. Maglio
a Antonina Ventrice i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Rosa da Lima
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.
Ancora una iniziativa organizzata dal Centro Studi, incentrata questa volta sulla nomina del primo Parroco di origine proprio usticese avvenuta nell’Isola esattamente nell’Agosto del 1815. Precedentemente infatti all’inizio della colonizzazione dell’Isola il governo borbonico decise di avvalersi dell’opera spirituale prima di Sacerdoti diocesani palermitani e poi di Padri Cappuccini. L’affidamento della Parrocchia a sacerdoti usticesi fu una presa d’atto della emancipazione della giovane comunità, riconosciuta capace di autogestirsi anche nella cura delle anime. La responsabilità di Parroco fu data a don Salvatore Calderaro, che era il più anziano e di riconosciuta capacità per la sua fruttuosa collaborazione con i Cappuccini. Il suo mandato sacerdotale ebbe fine con la sua improvvisa dipartita avvenuta due anni dopo la nomina il 23 Settembre 1817. Il Centro Studi, nel 200° anniversario del suo insediamento, ricorderà P. Calderaro con uno speciale annullo postale, l’undicesimo, sotto il titolo << l’isola in viaggio – Storia di Ustica raccontata dalle cartoline >>. Il servizio filatelico temporaneo sarà curato da Poste Italiane in Piazza della Vittoria il giorno 23/08/2015 dalle 17,oo alle 22,oo. Per l’occasione il Centro Studi presenterà la cartolina celebrativa dell’evento (una riproduzione di una antica cartolina). I compiti di coordinamento ed accoglienza sono affidati a Valentina Bertolami, Ino Argento, Giulio Calderaro e Costantino Tranchina.
a cura di Mario Oddo
L’Agenzia Fratelli Prestifilippo comunica che la Nave Antonello da Messina Partirà da Palermo per Ustica alle ore 12,30.
P.S. ore 13,18 L’agenzia Militello informa che la nave Antonello da Messina partirà alle ore 13,30.
Siremar CdI in relazione al falso allarmismo provocato da una cronaca poco attenta alla veridicità di quanto divulga in ragione di un poco proficuo sensazionalismo o semplicemente di una pura azione denigratoria-precisa quanto segue : la nave Antonello da Messina risulta regolarmente attraccata nel porto di PALERMO dal quale riprenderà la propria ordinaria navigazione. L’ inconveniente accorso nel pomeriggio di oggi, venerdì 21 Agosto, lungo la direttrice Ustica – Palermo, ha solo rallentato la corsa della nave, ma è stato prontamente risolto dal personale di bordo in costante comunicazione con la Capitaneria di Porto e l’ ufficio armamento. La compagnia si riserva ogni azione legale a tutela della propria immagine qualora, ancora, dovessero essere messe in circolazione notizie false e tendenziose sul proprio operato.
Ufficio Stampa Siremar CdI S.p.A
Ci rissi ‘u sceccu ‘o liuni: tu si’ Re senza vastuni, sì feroci e prepotenti ma di sutta ‘un naii nenti.
(Disse l’asino al Leone: tu sei tutto fumo e niente arrosto).
A Michele Arnò,
a Maurizio Arnò e
a Giovanni Verdichizzi
a Pamela Nicotra i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Fabrizio.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome
Avevamo previsto giorni or sono che lo spettacolo-tributo a Louis Prima sarebbe stato il gran finale della programmazione d’Agosto del Centro Studi e così è stato. Protagonisti e spettatori mercoledì scorso hanno vissuto quella che nel bilancio dell’estate 2015 a Ustica sarà ricordata in assoluto tra le serate più attrattive che in termini di pubblico presente ha piacevolmente registrato all’Auditorium comunale un numero decisamente al disopra di ogni rosea previsione con notevole soddisfazione degli organizztori. Complementari al “clou” della manifestazione rappresentata dalla esibizione del “Thrinax quintet” sono stati gli interventi, prima durante e alla fine rispettivamente di Vito Ailara, del prof. Razete e di Attilio Licciardi. Il Presidente del Centro Studi, intervenendo per primo, ha ricordato il contesto socio-economico in cui è maturato uno dei tantissimi viaggi in cerca di fortuna oltreoceano fin dagli inizi dell’800. “Partono i bastimenti per terre assai lontane” recitava l’inizio di una struggente canzone d’epoca ed in uno di questi che li avrebbe portati da Salaparuta “all’America”, due anni appena, viaggiava insieme ai familiari Angelina, usticese verace, colei che sarebbe poi diventata la madre di Louis. Quindi microfono al prof. Razete che ha autorevolmente sottolineato l’originalità dell’innovativo quanto positivo esperimento musicale proposto dai componenti del quintetto, bravissimi nel personalizzare gli arrangiamenti “mixando” scuole musicali diverse; intelligenti sopratutto nello sfuggire alla trappola del “copia/incolla” del peraltro inimitabile repertorio di Louis Prima. Giudizio non da poco specie se emesso dall’autorevole critico musicale e docente di Storia del Jazz e della Popular Music del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo che va ad aggiungersi a quello del pubblico che ha tributato ai cinque musicisti in tutto il corso della performance, supportata anche dalla proiezione di immagini testimonianze visive del fenomeno immigrazione verso gli USA, ripetuti applausi che si sono conclusi con una vera e propria, aggiungo meritata, “standing ovation”. Per doverosa cronaca, quella dei “Thrinax” è stata la prima esibizione in Europa interamente dedicata al nostro Louis Prima a pochi giorni dall’anniversario della sua scomparsa avvenuta il 24 Agosto (festa del Patrono dell’Isola S.Bartolomeo !) del 1978. Sul palcoscenico si è esibito il Thrinax Quintet con Giuseppe Corpina al clarinetto, Antonino Cicero al fagotto, Luciano Troja al pianoforte, Alessandro Blanco alla chitarra e Flavio Gullotta al contrabbasso. Si tratta di un ensemble composto, almeno per i 3/5, da musicisti di estrazione classica e nel quale non tutti gli strumenti ricalcano la band del leggendario musicista. Infatti, il fagotto e il clarinetto sostituiscono la voce e la tromba di Prima, ma anche la voce di Keely Smith e il sax di Sam Butera. La presenza della chitarra classica contribuisce a creare suoni più morbidi e l’assenza della batteria conferisce al progetto una connotazione più cameristica in cui la pulsazione ritmica viene sostenuta dal contrabbasso e dal pianoforte. Insomma, un contributo inusuale e ad altissimo livello nei confronti di un artista che mescolava in modo mirabile la musica jazz, l’intrattenimento e le origini siciliane conferendo uguale importanza a tutti questi elementi. I musicisti messinesi hanno proposto quindici brani in cui hanno ripercorso le composizioni musicali più famose di Louis Prima e i maggiori successi da lui suonati, cantati ed incisi, appartenenti al repertorio jazz di tradizione. Il progetto ha ricevuto l’apprezzamento del numeroso pubblico accorso (in 200 hanno affollato il bell’Auditorium comunale) che ha seguito l’evento con entusiasmo e intensa partecipazione emotiva. Al termine della serata i musicisti, che hanno mostrato di divertirsi suonando, hanno raccontato le varie fasi del progetto riguardo la scelta dei brani e la realizzazione di arrangiamenti, trascrizioni e adattamenti. Il progetto sarà presto riproposto non soltanto in Sicilia per rendere sempre più viva la musica e l’arte di Louis Prima. Chiusura effettuata dal Sindaco di Ustica che ha espresso il suo compiacimento per l’iniziativa rievocativa di un “figlio” dell’Isola e la soddisfazione per l’indubbio ritorno d’immagine di cui Ustica stessa beneficerà. Nella “passerella” immaginaria finale dove alla fine sono sfilati, i promotori, i dirigenti del Centro Studi, i preziosi collaboratori Carmela Leone e Giulio Calderaro, tutti protagonisti meritevoli di ricevere la loro meritata massiccia dose di applausi, fisicamente assenti ma idealmente presenti ci sono tutte le generazioni di usticesi nativi o oriundi residenti in ogni angolo di America. Il Centro Studi in questa coinvolgente serata ha inteso ricordare tutti, alla memoria o viventi, dal più famoso Louis al più umile dei nostri compaesani per il contributo che hanno dato e continuano a dare nel mantenere viva la memoria del loro “scoglio” e nel custodirne,, ricordarne e tramandarne di generazione in generazione, nonostante lungo tempo trascorso e lontananza, usi e tradizioni, popolari, familiari, religiose, folkloristiche, dialettali, gastronomiche, ricordi della loro terra e del loro mare. Sottolinea commosso il presidente Vito Ailara : “a loro abbiamo dedicato ogni momento di questa indimenticabile serata”. Ciao, say you soon ! (altro…)
Non dovrebbe esserci bisogno di scomodare Ugo Foscolo per condividere la frase che legge chi si accinge ad entrare alle porte del Cimitero di Ustica: “La civiltà dei popoli si riconosce dal culto dei morti”.
Eppure, facendo “un giro” tra le tombe dei defunti ciò che più salta all’occhio sono erbacce e piante incolte, cumuli di macerie ammassate in vari angoli e persino la dimora di un pericoloso e aggressivo nido di vespe nella cappella dove è sepolto Padre Carmelo.
Insomma, sembrerebbe tutt’altro che un “Campo Santo”, luogo di culto e di ricordo dei propri cari defunti.
Chissà, mi viene da pensare, cosa direbbero i nostri cari se solo potessero ancora parlare visto il trattamento riservato loro…
Per quest’Isola sembra proprio non esserci pace: prima violentata nel centro storico con delle mostruose colate di cemento che hanno preso il posto di gradevole villette con fiori e palme.
Ora il degrado sembra essere arrivato persino dentro il cimitero.
Ma come si sa, al peggio non c’è mai fine!
Rosanna Iacona
A Bartolomeo Taranto (grecia)
a Caterina Bertucci
a Calcedonia Padovani
a Alessia Bagnasco i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S. Pio X
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.
Lo scorso lunedì 17 Agosto al Villaggio “Punta Spalmatore” di Ustica si è tenuta la rappresentazione scenica del romanzo storico “Vento di Sicilia” di Lucia Vincenti.
I tre soprani Federica Maggi, Francesca Ferri e Marta Favarò, il tenore Fabrizio Corona, accompagnati al pianoforte da Samuele Librizzi, insieme all’attrice Stefania Blandeburgo, all’autrice e agli attori Enzo Rinella e Salvatore Topo, hanno dato vita ad una bella pagina di una Palermo d’altri tempi, ripercorrendo eventi che hanno fatto la storia, come la lotta del proletariato all’indomani della Grande Guerra, la nascita progressiva del fascismo, la tragedia della Shoah.
Lucia Vincenti ed Enzo Rinella , rispettivamente nel ruolo dei due maggiori protagonisti del romanzo, Dora e Fernando, hanno ripercorso la storia d’amore della coppia, attraversata dalle turbolenze della società siciliana di quell’epoca, riflesso ed al contempo artefice degli eventi storici e dei mutamenti politici in cui è coinvolta.
Ciò che permane per tutta l’opera, e che la pervade accoratamente fin dal nascere, è l’amore di Lucia Vincenti, esperta di storia contemporanea siciliana, per la sua città, della quale descrive sapientemente colori, luoghi, voci, sapori, profumi e costumi d’un tempo, sia degli ambienti popolari, sia di quelli aristocratici. Tratto distintivo della narrazione, come anche sulla scena, è il linguaggio dei suoi personaggi, poiché Lucia vincenti spesso ricorre ad espressioni dialettali e a modi di dire e proverbi siciliani, che suscitano forti emozioni in quei lettori e in quegli spettatori innamorati, come lei, della Sicilia.
Anche nello spazio scenico, così come tra il realismo delle pagine del romanzo, si coglie la metafora del vento di scirocco, il cui passaggio sembra soffocare e inibire ogni volontà, lasciando apprezzare la frescura che lo segue. Egualmente le tragedie che attraversano un’epoca e ne delineano i tratti distintivi, lasciano dietro di sé la percezione di aver intensificato il coraggio e l’orgoglio per proseguire con la speranza di una vita e di un futuro migliori. In tale contesto emozionale le “stanze dello scirocco” appaiono come un rifugio per l’anima tormentata, nel quale essa trova dapprima conforto e poi armonia e rimedio.
All’autrice e agli interpreti vanno i nostri più sentiti complimenti. Antonella Carrubba