30/07/2015
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Ieri sera, All’’Hotel Punta Spalmatore di Ustica interessante e apprezzata dagli intervenuti conferenza di Archeostronomia con il relatore prof. Giulio Magli del Politecnico di Milano
L’archeoastronomia, come descrive l’autore Giulio Magli nel libro Archeoastrinomia: da Giza all’Isola di Pasqua, è la “scienza delle stelle e delle pietre”. Se usata con le dovute cautele, può fornire nuove, importanti informazioni su tanti enigmatici monumenti del passato, quali ad esempio Stonehenge, Machu Picchu o le piramidi di Giza. In questi luoghi infatti, e in tantissimi altri, esistono chiare tracce dell’interesse dei costruttori per i movimenti dei corpi celesti; si tratta, in molti casi, dell’unica informazione scritta che i costruttori stessi ci abbiano lasciato. Nella prima parte del libro il lettore viene dunque accompagnato in un ideale viaggio attorno al mondo sulle tracce delle tante affascinanti scoperte compiute da questa disciplina nello studio delle più importanti civiltà del passato. La seconda e terza parte costituiscono un approfondimento monografico sui metodi dell’archeoastronomia e sulla loro applicazione allo studio del breve periodo in cui furono costruiti alcuni tra i più grandi capolavori della storia dell’architettura, le grandi piramidi d’Egitto.
Interessante sentire sul ruolo del Sole nel progetto originale del Pantheon.