27/03/2015
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Ogni anno nella stagione silvana che va da ottobre a marzo si vedono squadre di operai potare, spesso molto pesantemente, alberi nei giardini e nei viali. Ma quando sono necessarie le potature? E come vanno fatte?
Va detto prima di tutto che le potature non fanno bene agli alberi. Inoltre, le potature eccessive con il taglio di tutti i rami secondari interferiscono con lo sviluppo vegetativo impedendo nella primavera e per buona parte dell’estate successiva alla potatura di produrre una massa fogliare sufficiente alla funzione clorofilliana. Ciò comporta una debilitazione delle piante che non possono utilizzare direttamente l’energia solare, ma devono servirsi delle riserve alimentari immagazzinate.
È opinione comune, ma errata che le potature giovino agli alberi per “ringiovanirli” ovvero per spingerli a produrre dei nuovi rami. Un’altra credenza diffusa è invece che le potature servano ad evitare che le piante producano rami troppo grandi che possono cadere producendo danni.
La potatura eccessiva comporta due serie di conseguenze negative:
- peggioramento dello stato fitosanitario, a causa di possibili infezioni e attacchi parassitari, anche perché gli alberi debilitati sono più facilmente preda di patogeni e di marciumi radicali;
- in caso di ripetute potature drastiche su alberi adulti, crescita stentata, microfillia (foglie piccole), colorazione autunnale anticipata delle foglie, anomala e abbondante produzione di semi, disseccamenti apicali e di intere branche, ritardi nella maturazione del legno.
Le potature vanno quindi ridotte al (altro…)