Vorrei! Ma non posso…
Recentemente abbiamo avuto la prova di cosa vuol dire assumersi la propria responsabilità di fronte ai problemi che mortificano la nostra isola di Ustica. L’esempio è venuto proprio da Salvatore Militello candidato a Sindaco, non eletto, come sarcasticamente è stato definito da chi invece le elezioni le ha vinte.
Oggi sinceramente non possiamo immaginare che qualcuno possa avere il coraggio o la forza di deridere Il “Candidato Sindaco non eletto” ma, soprattutto, deridere quanto da lui denunciato all’interno di un volantino distribuito in piazza, ai cittadini usticesi, mettendoci la faccia e guardandoli tutti negli occhi.
Non ricordiamo a memoria d’uomo di un candidato alla carica di Sindaco, non eletto, che dopo quasi due anni dalle elezioni conserva immutato l’impegno assunto con i suoi concittadini soffrendo, con loro, per la paralisi amministrativa in cui versa Ustica.
Libero da condizionamenti, da riserve mentali, da doveri verso terzi o da sentimentalismi di un passato che non c’è più e che mai più ritornerà.
Un impegno quello di Salvatore Militello che serve da guida al gruppo “L’Isola” e da incoraggiamento ai timidi e agli indecisi.
Già perché tanti sono i cittadini, più o meno organizzati in varie forme di associazionismo, che vorrebbero e dovrebbero fare sentire alta la loro voce ma che invece si caratterizzano per il loro assordante “vorrei! ma non posso”.
Non è più tempo di tatticismi, i problemi sono tanti e di difficile soluzione non c’è spazio per terze vie o si è dalla parte dell’ amministrazione e si ha il coraggio di difenderne le scelte o si è dall’altra parte, “tertium non datur” dicevano anticamente i latini anche se oggi si preferisce usare un esempio figurato che immagina come non si può giocare a tennis rimanendo seduti sulla rete.
Saldi nella guida del nostro Candidato Sindaco non eletto Salvatore Militello, come consiglieri del Gruppo di minoranza “L’Isola” rinnoviamo il nostro personale impegno e la nostra dedizione al ruolo cui i cittadini di Ustica ci hanno chiamati, continuando a svolgere il compito di controllo sull’azione amministrativa e di proposta alla soluzione dei problemi senza lasciarci scoraggiare dai numeri in Consiglio certi che, presto o tardi, verrà ristabilita la sintonia tra consenso popolare e maggioranza consiliare.
Francesco D’Arca