06/10/2014 1 commento
Qualche anziano ancora ricorderà “il Generale”, mio padre. E’ una gioia velata di malinconia quella che mi induce a far uscire dal ricordo il suo volto ed accostarlo ad Ustica perché tanti momenti di serenità e di spensieratezza di mio padre sono legati a quest’isola dove riscoprì nel corso degli anni il sapore antico della vita semplice ed operosa. Fortemente legato alla gente del luogo, non permise mai che vane differenze di “status” si frapponessero tra lui ed un prossimo di cui ricercava l’amicizia con entusiastico slancio e assaporò, metabolizzandone gli effetti benefici, le straordinarie specificità di Ustica negli aspetti meno visibili ma più interiori e segreti, quelli più veri. Era così mio padre e la simpatia da cui mi sento immeritatamente circondato sulla mia isola è un’eredità che mi onora. In questa vecchia immagine datata 1964 e scattata nella familiare casa della Petriera ha il volto abbronzato e sorridente di un uomo felice della sua condizione di vicinanza alle cose semplici godute con quel senso di libertà che ben conosco per averne goduto insieme con i tanti amici della mia generazione e che conto di continuare a godere ad Ustica pur se in una realtà diversa, profondamente modificata nella sua essenza, meno aperta, forse meno spontanea e genuina di prima. In quel volto abbronzato che sorride alla vita rivivono la mia gioventù ormai lontana e l’orgoglio di essere stato suo figlio.
Sergio Fisco
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COMMENTO
Da Milano Costantino Tranchina
Ciao Sergio, grazie per aver ricordato a tutti noi la personalità di tuo padre, autentico gentiluomo e grande amico degli usticesi. Certo oggi non sono più i tempi di una volta, ma certe persone non si possono mai dimenticare. Con fraterno affetto.