Ieri pomeriggio in una chiesa gremita in ogni ordine di posti, tanta gente commossa e ancora incredula – un intero paese unito in una tragedia incomprensibile – ha voluto dare l’estremo saluto a Gaetano.
A officiare i Funerali, in sostituzione del parroco Padre Lorenzo, don Andrea Olszewski (polacco), che ha suscitato tanta commozione con le proprie parole – “Ha esordito ricordando che è difficile trovare, anche per un prete, le parole giuste da dire a chi ha perso un caro di 29 anni… Gaetano ha sbagliato per eccesso… Gaetano amava la vita e la famiglia e sono certo che da Gesù, con la Sua Misericordia Lo accoglierà riservando a Lui un abbraccio… Quello che vorremmo chiedere a Dio è… perché? La risposta e l’aiuto li possiamo ricevere dalla forza della Fede… Gaetano è vivo e ci sorride come sapeva fare Lui… AffidiamoLo alla bontà e alla Misericordia del Signore…”
Davanti la bara una foto ritraeva Gaetano come sarà ricordato da tutti noi: Solare e Sorridente.
Lacrime e scroscianti applausi, protrattesi per circa tre minuti, quando Giovanni il papà, al termine della Messa, in lacrime e con un filo di voce, è intervento e dopo aver ringraziato quanti erano stati loro vicini in questa triste circostanza, rivolgendosi agli amici e ai ragazzi di Ustica ha detto: –
“Non Lo dimenticate…”
All’uscita della chiesa il feretro è stato salutato da scroscianti applausi e molti dei presenti alle esequie Lo hanno accompagnato, portato a spalle da amici di Gaetano, per l’ultimo saluto, sino al Cimitero, in una sorta di abbraccio collettivo.
Gaetano era un giovane pieno di vita, avrebbe compiuto 30 anni il prossimo 27 Luglio, sempre sereno e sorridente, con una serie di prospettive aperte. Era consocio nella gestione di un diving locale e molto impegnato ad Ustica, con la famiglia, nella gestione dell’Hotel Diana, praticava diverse attività sportive ed era campione di immersione in apnea. Nulla, insomma, che poteva far pensare ad un così insano gesto.
In questo momento siamo particolarmente vicini ai genitori e alla sorella con il cuore affranto ed il sostegno della Fede.
Pietro Bertucci