Ustica: Soldati e prigionieri Arabi riuniti in piazza
[ id=20614 w=320 h=240 float=left] Su richiesta Di Salvio Foglia e Mino De Girolamo un breve commento alla foto di Massimo Caserta
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La foto ritrae un gruppo di deportati libici al loro arrivo a Ustica sotto la scorta dei bersaglieri incaricati della loro sorveglianza e prima di essere condotti nei cosiddetti “cameroni” dove venivano reclusi.
Per contestualizzare brevemente e per grandi linee i fatti relativi alla foto, va ricordato che tra il 1911 il 1934 l’isola diventò sede di confino per migliaia di prigionieri libici, a seguito della conquista militare del loro territorio avviata dai governi giolittiani prima e proseguita dal regime fascista dopo. I deportati erano oppositori, resistenti, capi tribù o inermi cittadini e contadini libici. Si trattò in due casi, nel 1911 e nel 1916, di arrivi consistenti; negli anni seguenti di piccoli gruppi, in genere notabili. Si valuta che attorno al 1916 fossero presenti a Ustica più di 1600 deportati. Diverse centinaia tra quelli deportati nel 1911 e 1916 morirono di stenti o a causa di epidemie di colera e di polmonite e sono seppelliti nel cosiddetto “Cimitero degli arabi” dell’isola, ora restaurato.
Dagli anni ’80 sono periodicamente arrivati a Ustica folti gruppi di libici discendenti dei deportati per commemorare le loro vittime, unitamente alle autorità locali e alla cittadinanza.
Alla ricostruzione di questa tragica pagina di storia condivisa tra Ustica e i Libici, che è anche una pagina di storia nazionale, la comunità usticese ha voluto contribuire dedicando, attraverso l’attività del locale Centro Studi, ricerche, studi, convegni e seminari di studio promossi da Università e centri di studio nazionali e internazionali., mostre foto-documentarie e pubblicazioni. Un impegno nato dalla necessità e dal dovere morale di far piena luce sul nostro passato di paese coloniale.
Massimo Caserta
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COMMENTO
Da Cosenza Salvio Foglia
A volte, la memoria può diventare un sassolino fastidioso, da levare senza indugi.
Nella pagina di illustrazione storica che è stata pubblicata, si muta, invece, in oasi, che rifulge nel deserto della coscienza.
Grazie al Sig. Massimo Caserta
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Da Milano Mino Da Girolamo
Il Sig. Foglia ha perfettamente ragione , ma gia’ da tempo alcune generazioni di italiani ( naturalmente non proprio tutti ) hanno dimenticato la storia di un passato che non vorremmo che tornasse piu’.Mino De Girolamo
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Da Cosenza Salvio Foglia
Una foto che avrebbe meritato un commento meditato. Forse è il caso di riproporla e spendere qualche riflessioni in più su un passato che, di tanto in tanto, ritorna…