Agostino Caserta: Ricordi della mia infanzia…
[ id=18197 w=320 h=240 float=left]Ustica, come tante altre isole italiane, fu posto di confino per circa 200 anni. Bisogna essere almeno 60enne per potere ricordare i confinati comuni che furono una parte molto importante della storia moderna della nostra isola fino al 1961. Le due Torri, Santa Maria e Spalmatore di cui si fa bella mostra ai turisti come monumenti storici furono costruite a fine ’700 con la manodopera di 40 “sterrati ” che furono mandati dai Borboni ad Ustica ai lavori forzati per la loro costruzione. Quelli furono i primi confinati approdati nell’isola che in seguito furono chiamati coatti, quindi confinati, e alla fine soggiornanti ( obbligati ) In buona parte erano delinquenti comuni in attesa di giudizio per omicidio, reati contro il patrimonio, truffa, usura, estorsione, ricettazione, borseggio, favoreggiamento alla prostituzione, pedofilia ecc…. Ma Ustica diede dimora anche a confinati politici avversari delle Autorità Siciliane prima, e dopo dei Governi Italiani ; anche ad anarchici, i nemici dei Re, contestatori degli aumenti delle tasse, patrioti del Risorgimento, oppositori di guerre coloniali, deportati Libici, prigionieri di guerra slavi e prigionieri arabi .
Del Confino Politico non ho ricordi perché accadde prima dei miei tempi . Terminò con la fine della guerra e l’avvento della Repubblica, per chi vuole approfondirne le conoscenze si può suggerire che all’uopo il Centro Studi di Ustica, ha pubblicato moltissimi articoli con ampi dettagli. Ha il Centro Studi pubblicato materiale concernente i confinati comuni ? Non penso, per essere sicuri bisogna chiedere .
I confinati comuni ad Ustica vivevano in (altro…)