[ id=16441 w=320 h=240 float=center] Chiamato a intervenire nel dibattito sulla strana “nuvola” usticese lo faccio volentieri. Innanzitutto mi complimento con Giacomo, l’autore della foto, per avere colto e immortalato questo bel fenomeno atmosferico.
Vi assicuro che, ogni tanto, sollevare lo sguardo dalle cose terrene per guardare il cielo, può fare bene allo spirito e al corpo; oltre che aiutarci a riconoscere le nostre giuste dimensioni.
Sotto il profilo strettamente fisico, l’osservazione della struttura della nuvola, resa molto bene dalla qualità della foto, denuncia che questa massa di vapore sospesa nell’aria è stata catturata da correnti rotatorie in senso antiorario. Si notino le delicate raggiere filamentose che si avvolgono a spirale. Evidente è, pure, una componente di moto orizzontale, rivelata da una specie di “coda” che indica direzione e verso di questo movimento. Insomma, sopra Ustica si era creato una specie di mulinello di aria in movimento che ha conferito alla solitaria nuvoletta la graziosa forma di un batuffolo di zucchero filato.
Sotto il profilo poetico non posso che apprezzare l’interpretazione dell’isola che si dissolve nell’infinito data da Angelo alla singolare meteora. Ma, per il principio della reversibilità di alcuni fenomeni termodinamici, potrei azzardare che, invece, sia l’eterea e indistinta essenza dell’infinito che si sta sostanziando in un isola. E questo sì che sarebbe un fatto eccezionale!
Abbracci per tutti, Franco Foresta Martin
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COMMENTO
Da Palermo Mario Oddo
Franco, un giorno anni or sono ho provato a sollevare lo sguardo dalle cose terrene per guardare il cielo; mi avrà certo fatto bene allo spirito ma non certamente al corpo; camminando col naso all’insù infatti non mi sono accorto c’era una buca … tre punti di sutura !
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Da Ustica Giacomo Lo Schiavo
Grazie Prof Foresta sei un mito come sempre chiaro ed esaustivo ………convinto con la (ri)nascita di un’ isola, grazie ancora per quello che fai per la nostra ISOLA.
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Da Palermo Angelo Longo
se potessi scegliere,certamente voterei per l’opzione espressa da Franco “l’eterea e indistinta essenza dell’infinito che si sta sostanziando in un’isola” con un processo di profonda catarsi.
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Da Palermo Angelo Longo
Angela non sei da meno! Per TE ALMENO 101 !!!
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Da Ustica Angela D’Angelo
Sempre ironico il nostro caro Signor Angelo!
“1oo anni campa!!!”
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Da Palermo Angelo Longo
A me pare , ma certamente non sono un esperto, un’ISOLA CHE SI DISSOLVE NELL’INFINITO