Foto Famiglia Giardino
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[ id=16170 w=320 h=240 float=left]Stamani il cardinale Paolo Romeo ha spento 75 candeline. “Ho scritto la lettera di dimissioni la sera dello scorso 10 febbraio – dichiara l’Arcivescovo – al compimento del mio sesto anno di ministero a Palermo. Così come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II e come stabiliscono le norme canoniche, come figlio della Chiesa, ho offerto le mie dimissioni al Santo Padre. Non è stato un atto di osservanza di una legge, ma il penetrare nello spirito che i padri conciliari hanno indicato alla Chiesa universale, pertanto con tutto il cuore e con una volontà ferma ho offerto le dimissioni al Santo Padre e non sapendo cosa sarebbe successo l’indomani le ho inviate per posta. Adesso con il cuore pieno di fede pronto a qualsiasi decisione che prenderà il Santo Padre o il suo successore, se mi si chiederà di continuare ad esercitare il ministero a Palermo, cercherò di fare tutto il mio dovere fino all’ultimo momento”.
Attorno al Presule, a palazzo Arcivescovile, si sono stretti, per manifestargli il loro affetto i Vicari Episcopali, i Direttori e responsabili degli Uffici Pastorali. Si è trattato di un momento emozionante, nel corso del quale il Vescovo Ausiliare, mons. Carmelo Cuttitta, interpretando il sentimento dei presenti ha manifestato i voti augurali per questo importante traguardo della sua vita. Al Presule è stato offerto un vassoio. “Si tratta di un piccolo ricordo – dice mons. Cuttitta – con sul retro l’immagine del sigillo della Chiesa palermitana a ricordo della nostra arcidiocesi e del nostro affetto”.
Nella circostanza il cardinale ha comunicato ai presenti, che a norma dell’art. 401 del Codice di diritto canonico, ha rinunciato al governo pastorale di Arcivescovo della diocesi di Palermo. Come da protocollo la lettera è stata formalizzata con qualche anticipo rispetto alla data del compimento del 75° anno di età, ed inviata al Santo Padre.
Fonte: Sicilia Informazioni.com
Giovanni, condivisibili le tue parole dalla prima all’ultima ed altrettanto condivisibile la speranza che le cose in futuro possano migliorare a livello nazionale; ma proprio per la incredibile frammentazione di partitoni e partitini temo che fra quattro giorni l’esito delle urne elettorali sarà tale che dovremo inevitabilmente richiamarci ancora una volta al dantesco “bordello”. Bene che vada prevarrà il meno peggio ! Quanto al tuo appello a non disperdere le forze alle prossime elezioni amministrative ad Ustica qualcuno responsabilmente ci ha provato attraverso il tentativo di creare “un’orchestra” con elementi liberi da condizionamenti di(s)partito per un fine comune ma un altro “qualcuno” ha preferito fare il “solista”. Tanto per la precisione. Ma ritengo che gli usticesi col passare degli anni, delle esperienze in materia e con l’ingresso di nuove generazioni molto attente alle problematiche dell’Isola abbiano nel frattempo affinato il loro orecchio e sapranno premiare la musica di casa, quella “made in Ustica”.
Mario Oddo
In merito ad un commento del titolare di Ustica Sape,”Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali?” esprimo un mio personale pensiero sulla questione. Condivido molte cose espresse da Pietro Bertucci riportate in un post di alcuni giorni fa, ma su una cosa non sono d’accordo ed è il fatto di mettere tutti sullo stesso piano. Coinvolgere un numero più ampio possibile di persone che devono decidere sul futuro del nostro paese, aprire un dibattito schietto lavorando per la costruzione di una lista con gente che ha voglia di governare la nostra isola, partire dal basso e soprattutto spronare i giovani che hanno mente e idee fresche da mettere a disposizione di tutta la comunità, questo è il mio pensiero.
Tutto alla luce del sole ascoltando le istanze della gente,non mi piacciono gli accentratori, quanti vorrebbero decidere motu proprio sono la peggiore espressione della politica, è lì la sottile differenza caro Pietro io non farei di tutta l’erba un fascio non diresti la verità.
Giovanni tacco
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Giovanni,
io credo di aver scritto le stesse cose che, per aiutare a ricordare, di seguito riporto.
Nemmeno a me piacciono gli “accentratori” che io chiamo “capi”…
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“Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali
È la domanda che da più parti e con molta insistenza viene posta in questi giorni:
Quali criteri verranno adottati ad Ustica per la formazione delle liste elettorali e se ci saranno volti nuovi.
Purtroppo, finora, la regola adottata dai “capi” di turno è stata quella di scegliere i candidati basandosi esclusivamente sulla quantità di voti che il candidato si presumeva potesse ottenere (parentela, “comparato”… ecc.)
In questo modo la capacità tecnica, che è essenziale per poter amministrare un Comune, è stata fortemente penalizzata a favore della “capacità di consensi”; non è stato sufficiente, quindi, riempire il recipiente se poi all’interno c’era solo acqua piovana.
Per cambiare in meglio è necessario attingere elementi idonei ad un simile compito che abbiano destrezza, attitudine, tanto tempo a disposizione e soprattutto siano sensibili alle problematiche del paese e non ad “altri motivi” che escono dagli obiettivi che le esigenze del benessere collettivo pongono.
L’imparzialità (l’onestà la diamo per scontata) è un altro attributo da prendere in seria considerazione, perché la “capacità” di un amministratore, specie in un piccolo comune come il nostro, implica anche che questi sia particolarmente imparziale.
Quindi, coloro che hanno a cuore le sorti di Ustica (i “capi” per intenderci) devono evitare la competizione conflittuale, perché soltanto un gruppo coeso su pochi punti ben definiti a priori, con il necessario coinvolgimento dei giovani, in un’Isola unita, potrà assumere, svolgere, guidare con gradualità e sicurezza, le importanti iniziative di rilancio e di sviluppo di cui appunto l’Isola ha urgente bisogno.
Se al contrario ci troveremo ancora di fronte a casi di cattiva gestione, allora non è solo colpa di chi non è in grado di amministrare, ma anche di chi, nella consapevolezza di tale incapacità, non ha fatto nulla per impedirlo e/o evitarlo!
Noi faremo del nostro meglio per far sì che questi segnali diventino, prima o poi, realtà.
Pietro Bertucci
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COMMENTO
Da Palermo Francesco Menallo
Condivido totalmente le considerazioni del Sig. Pietro Bertucci e mi permetto di aggiungere, di mio, che la partecipazione alla vita dell’Italia ( e di Ustica) “per gruppi”, “famiglie”, “schieramenti ideologici” è stata la causa principale dell’attuale declino.
Quello che stiamo vivendo adesso è un momento storico di vero e proprio Risorgimento, per necessità, vivaddio, ma di Risorgimento.
Il Bene Comune dovrà tornare ad essere un ideale condiviso…….ed i ladri, i malfattori in genere e gli incapaci torneranno a chiamarsi col loro nome a prescindere dalle appartenenze e dalle protezioni.
Ad Ustica o dovunque il Destino vorrà, in qualsiasi condizione, è a questo Risorgimento che spero di partecipare nel tempo che mi resta da vivere.
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È primo canone dell’arte politica essere franco e fuggire dall’infingimento;
promettere poco e mantenere quel che si è promesso.
(Luigi Sturzo)
A Leonardo Cannilla
a Mariangela Marchese de Rosa e
a Maria Taranto i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
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Oggi si festeggia S.Eleonora.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.
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“ Nave senza nocchiere in gran tempesta – non donna di provincie ma bordello “ Queste sono i versi con i quali Dante Alighieri, nel VI° canto del Purgatorio della Divina Commedia descriveva e definiva l’Italia, nel periodo storico tra il ‘200 e il ‘300. Frasi che ritornano attuali nel definire alla perfezione la situazione odierna della nostra Italia. Negli ultimi vent’anni siamo andati incontro ad una progressiva e graduale disgregazione del nostro paese alla quale, i governi che si sono succeduti, formati da persone inconcludenti e assolutamente prive di attributi intellettuali, non hanno saputo seriamente porre un freno.
E’ andata avanti la teoria e lo slogan “finché la barca va lasciala andare “ e così non si è pensato, responsabilmente, di correggere la rotta che ci ha portato a rovinare sugli scogli. Si avvicina il giorno delle elezioni, per la formazione del nuovo governo ed in questo lungo periodo di propaganda elettorale, abbiamo assistito vergognosamente a tutto e di più: interviste, dibattiti, comizi di piazza in seno ai quali, come al solito, non sono mancate le numerose, continue e meschine accuse vicendevoli, paragonabili a bisticci e schermaglie tra bambini capricciosi. Per accattivarsi la simpatia e quindi i voti hanno promesso di tutto e non sanno più cosa promettere. Se, dopo le elezioni riuscissero a mantenere ciò che hanno promesso, l’Italia uscirebbe subito dalla crisi e addirittura diverrebbe la nazione più ricca del mondo.
La democrazia è, in assoluto, la migliore forma di governo alla quale tutti i popoli aspirano e (altro…)
Ieri notte è morto a Palermo all’età di 70 anni, dopo una lunga malattia, Felice Arnò (conosciuto come Giuliano). Ai familiari le più sentite condoglianze.
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RINGRAZIAMENTI
Da Ustica Maria Arnò
LA FAMIGLIA ARNò RINGRAZI TUTTI COLORO CHE LO RICORDANO CON AFFETTO
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CONDOGLIANZE
Da Roma Silvia
ho avuto la fortuna di conoscerti..ma purtroppo ti ho vissuto poco..ti ricordo benissimo quando al porto davanti all’aliscafo vedendomi e sapendo che dovevo tornare a roma..mi dicevi…affrettati sali e mi raccomando torna nella tua isola…ma ti ricorderò parlando di te con tuo figlio Tonino e tuo nipote Felice..che ti hanno amato e ti ameranno ovunque tu sarai..riposa in pace…
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Da Altofonte Rosalia Salerno
Sentite condoglianze alla Famiglia Arnò
da Emilia e Rosalia Salerno
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Dalla Germania Mario Caserta
Sentite condoglianze alla Famg. Arno’ Mario Caserta.
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Da Palermo Gaetano Nava
Mi piace ricordarlo,come “GIULIANO”, il “nome” non ha niente a che vedere col….bandito, ma siccome gli amici lo ricordano così,è giusto ricordarlo col soprannome. Sentite condoglianze e quelle di mia moglie a tutti i familiari . Cia amico mio Gaetano
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Da Ustica Giovanni Lo Nero
sentite condoglianze alla famiglia lo ero Giovanni e fam.
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Da Ustica Claudio La Valle
Giuliano è stato un caro amico di famiglia, cordiale, sincero e sempre disponibile ed affettuoso. La scomparsa prematura non può che renderci tristi e addolorati. Sentite condoglianze a tutta la famiglia Arnò, Claudio La Valle e Fam.
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Dalla California Agostino Caserta
La scomparsa un po’ immatura di Felice Arno’ detto Giuliano non solo e’ un pezzo di Ustica che se ne va, ma anche per i circa- coetanei e’ un po’ il crepuscolo di un’era. L’era di quando le pietre si chiamavano pietre e non sassi. Ottimo psicologo, lento di passo ma veloce di mente, sapeva coltivare amicizie a tutti i livelli. Impareggiabile attivista politico sotto le elezioni, persona semplice, grande amico e benvoluto da tutti. Rimane famoso negli annali del calcio usticese un suo autogol spettacolare ( alla Giuliano ) con stacco di testa perfetto che pero’ si insacca nella propria rete… Per come me lo ricordo io Felice Arno’ e’ un Grande usticese.
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Da Milano Giacomo Caserta
Mi addolora molto la sua scomparsa fai buon viaggio ” GIULIANO”
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Dalla Germania Giovanni Picone
Ai familiari le piu sentite condoglianze.Fam Picone Giovanni
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Da Milano Giovanni Martucci
La notizia della scomparsa di Felice dispiace moltissimo e addolora maggiormente quando ad andarsene é un coetaneo, compagno di giochi. Ai familiari sentite condoglianze.
G. nni Martucci
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Come mai ci ritroviamo i riscaldamenti spenti nelle scuole elementari dopo aver pagato la somma di 9500 euro per il collaudo dalla caldaia?
Come mai l’ex tecnico comunale, non si è accorto, ai tempi, che il serbatoio del carburante non fosse al posto giusto?
Certo, la caldaia è funzionante, questo lo so, ma non la si può accendere, manca il serbatoio o meglio c’è, ma non al posto giusto.
E’ come possedere una bella Ferrari e non poterla usare perché il serbatoio della benzina si trova appeso al portabagagli.
Bella storia questa. L’importante è pagare!!!
Sig. Sindaco, mi dispiace che ci stia lasciando tutte le scuole con i fiocchi rossi, con estintori scaduti da un bel pezzo, impianti elettrici che fanno piangere e non vado oltre.
Una bella eredità : “ fiocchi rossi” ( in parte) per l’istituto dell’infanzia prima dell’arrivo dei vigili del fuoco di Palermo. Ma come è possibile? I bambini svolgevano le loro attività sopra in appartamento … avete speso 53.000 euro e adesso mettete fiocchi rossi?
L’importante è avere un bel centro studi, orgoglio di tutta la cittadinanza Usticese.
Che soddisfazione!!!
Bravi, siete veramente bravi.
Grazie Sig. Sindaco per essersi preso cura dei nostri bambini, lasciandoli nelle mani di perfetti incapaci, oops, forse non tanto incapaci, capacissimi, ma di altro.
Non è soltanto il sindaco che ci ha abbandonato, qui ci hanno abbandonato anche gli uffici.
Ps: sapete cos’è la coscienza? E’ quella vocettina interna che la gente ascolta così di rado. Per questo il mondo va così male, oggi. – Diceva il grillo a pinocchio.
Bravi, questa è la “ Bella politica Usticese”.
Gabriella Bertacci – Una voce libera
L’incontro tra il direttore dell’AMP Isola di ustica, Marco Arculeo e gli operatori commerciali dell’Isola che era previsto per giovedì scorso, avrà luogo lunedì 25 febbraio alle ore 10.00 in sala consiliare.
Aldo Messina
Le persone comuni mirano soltanto a passare il tempo.
Chi ha un po’ d’ingegno a utilizzarlo.
Arthur Schopenhauer
(inviato da Salvio Foglia)
Da voci fondate apprendiamo che vi è stato, la scorsa settimana, un passa parola per convincere i consiglieri comunali a dimettersi per far sciogliere il consiglio comunale. Se ciò fosse accaduto avremmo lasciato, ancora una volta, campo libero al Sindaco e ai suoi assessori di dis-amministrare a piacimento, probabilmente con un commissario compiacente, in sostituzione del consiglio comunale. Scorretto un simile comportamento perché era chiara l’intenzione di evitare di trattare la decadenza del consigliere Palmisano Giovanni, argomento molto difficile da giustificare a fronte di altri casi analoghi, evitati di portare all’attenzione del consiglio comunale, con artifizi.
Mentre per il consigliere Palmisano è stata richiesta prontamente la decadenza dal consiglio comunale, appena notificato al comune la sua presentazione del ricorso al TAR, in merito ad una denuncia avuta dalla pubblica amministrazione, lo stesso procedimento il 14 Ottobre del 2011 non è stato attuato per un altro consigliere lasciandogli approvare bilancio, opere annuali e triennali con il rischio dell’annullamento degli atti prodotti sino ad oggi in sua presenza.
Proviamo ad esaminare i due analoghi casi. A Palmisano, consigliere comunale “scomodo”, pronto a far notare e denunciare pubblicamente la cattiva amministrazione, è stata subito istruita la pratica per la sua decadenza. A l’altro consigliere, al contrario, molto vicino al Sindaco, è stato permesso di continuare a sedere in consiglio comunale come se nulla fosse successo.
Due pesi e due misure?
Come è stato detto le dimissioni del consiglio porterebbero alla nomina di un commissario. Nel 2009 abbiamo avuto una simile e negativa esperienza tanto che ancora siamo in attesa di approvare degli atti prodotto dal commissario e annullati dal TAR in occasione della reintegrazione del consiglio Comunale.
Il senso di responsabilità ed il bene del paese dovevano essere sentiti e proclamati anche allora.
Ora per me è importante andare in aula e dare la possibilità alla segretaria di far verbalizzare le dichiarazione dei consiglieri in modo che la cittadinanza venga a conoscenza di come è stato amministrato il comune in questi anni.
Quindi resto in attesa, per il bene del paese, urgentemente, di una “convocazione” possibilmente in un periodo di previsioni meteo marine favorevoli, con la presenza del sindaco e dell’assessore che il 14 ottobre del 2011 ricopriva anche la carica di Capo U.T.C.
Felice Badagliacco, Consigliere Comunale
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COMMENTO
Da Palermo Francesco Menallo
Argomento “caldo” che può portare, se sviscerato sino in fondo, a guardare in faccia uno per uno i problemi vissuti dalle amministrazioni ( e per converso dall’isola) negli ultimi 20 anni.
Un periodo di tempo enorme, ai ritmi moderni di cambiamento, equiparabile ad un paio di ere.
Gli usticesi- tutti- avranno la forza ( ed il tempo) di riuscire a guardarsi dentro così in profondità, soprattutto senza aumentare le distanze?
Certamente prima si comincia prima si finisce…….
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DA DEAL ENGLAND Mimmo Ciaccio
in questa foto non vediamo soltanto la famiglia Petrossi ma anche la nascita della famiglia Giovanni Ciaccio con Valerio e Angelita accanto ai nonni e allo zio Salvatore manca Raffaele sicuramente si trovava in America. Carissimo cugino a quei tempi la pancia non c’era tanti saluti
Mummino
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