Ustica sape

Battuta di Caccia


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COMMENTO

Da Cerignola Gianfranco Dinoia

foto degli anni 30, c’è mio nonno gianni longo che, se non ricordo male, morì nel 1937

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Dalla California Agostino Caserta

Bella foto anche storica forse degli anni ’40. Battuta di caccia con l’immancabile asinello cappelli e coppole dell’epoca. I fucili dallo spessore delle canne sembrano dei calibri 16 o addirittura dei 32 forse perche’ i calibro 12 costavano troppo cari…

Si potrebbe sospettare, viste giacche e cravatte, che la foto era con attori in posa ma si puo’ pensare diversamente quando si nota che almeno due cacciatori avevano la “bugiacca” ( che pero’ sembra vuota… ) e una era con la classica rete per i “cuccaredda”. La zona potrebbe essere all’Oliastrello” sotto la montagna e l’unica persona che riconosco e’ Gianni Longo che se non erro fu Sindaco o Podesta’ che sfoggia un bel chapeau alla francese. A quei tempi le Classi sociali o meglio Categorie erano : Agricoltori, Pescatori, Chiazzaioli e Civili. I tempi erano diversi, le differenze fra le classi sociali erano davvero marcate, oggi fortunatamente non e’ cosi.

Queste persone presumibilmente erano, se cosi si puo’ dire, benestanti e appartenevano alla sub categoria speciale dei “Possidenti” o “Nobless”. Non tutti potevano comprarsi un fucile ma nonostante l’atteggiamento abbastanza sportivo dei cacciatori, le risorse erano davvero limitate per tutti, e la ragione principale per cui andavano a caccia era per procurarsi extra cibo da mettere sul tavolo.

Foto Famiglia Giardino


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Scolaresche lezioni all’aperto


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Il Cardinale Romeo lascia: “Ho offerto le dimissioni al Santo Padre”


[ id=16170 w=320 h=240 float=left]Stamani il cardinale Paolo Romeo ha spento 75 candeline. “Ho scritto la lettera di dimissioni la sera dello scorso 10 febbraio – dichiara l’Arcivescovo – al compimento del mio sesto anno di ministero a Palermo. Così come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II e come stabiliscono le norme canoniche, come figlio della Chiesa, ho offerto le mie dimissioni al Santo Padre. Non è stato un atto di osservanza di una legge, ma il penetrare nello spirito che i padri conciliari hanno indicato alla Chiesa universale, pertanto con tutto il cuore e con una volontà ferma ho offerto le dimissioni al Santo Padre e non sapendo cosa sarebbe successo l’indomani le ho inviate per posta. Adesso con il cuore pieno di fede pronto a qualsiasi decisione che prenderà il Santo Padre o il suo successore, se mi si chiederà di continuare ad esercitare il ministero a Palermo, cercherò di fare tutto il mio dovere fino all’ultimo momento”.

Attorno al Presule, a palazzo Arcivescovile, si sono stretti, per manifestargli il loro affetto i Vicari Episcopali, i Direttori e responsabili degli Uffici Pastorali. Si è trattato di un momento emozionante, nel corso del quale il Vescovo Ausiliare, mons. Carmelo Cuttitta, interpretando il sentimento dei presenti ha manifestato i voti augurali per questo importante traguardo della sua vita. Al Presule è stato offerto un vassoio. “Si tratta di un piccolo ricordo – dice mons. Cuttitta – con sul retro l’immagine del sigillo della Chiesa palermitana a ricordo della nostra arcidiocesi e del nostro affetto”.

Nella circostanza il cardinale ha comunicato ai presenti, che a norma dell’art. 401 del Codice di diritto canonico, ha rinunciato al governo pastorale di Arcivescovo della diocesi di Palermo. Come da protocollo la lettera è stata formalizzata con qualche anticipo rispetto alla data del compimento del 75° anno di età, ed inviata al Santo Padre.

Fonte: Sicilia Informazioni.com

 

Ustica: Non disperdere le forze nelle prossime elezioni amministrative


Mario Oddo 3 (3)Giovanni, condivisibili le tue parole dalla prima all’ultima ed altrettanto condivisibile la speranza che le cose in futuro possano migliorare a livello nazionale; ma proprio per la incredibile frammentazione di partitoni e partitini temo che fra quattro giorni l’esito delle urne elettorali sarà tale che dovremo inevitabilmente richiamarci ancora una volta al dantesco “bordello”. Bene che vada prevarrà il meno peggio ! Quanto al tuo appello a non disperdere le forze alle prossime elezioni amministrative ad Ustica qualcuno responsabilmente ci ha provato attraverso il tentativo di creare “un’orchestra” con elementi liberi da condizionamenti di(s)partito per un fine comune ma un altro “qualcuno” ha preferito fare il “solista”. Tanto per la precisione. Ma ritengo che gli usticesi col passare degli anni, delle esperienze in materia e con l’ingresso di nuove generazioni molto attente alle problematiche dell’Isola abbiano nel frattempo affinato il loro orecchio e sapranno premiare la musica di casa, quella “made in Ustica”.

Mario Oddo

Gli accentratori sono la peggiore espressione della politica…


Giovanni Tranchina Taccareddu

In merito ad un commento del titolare di Ustica Sape,”Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali?” esprimo un mio personale pensiero sulla questione. Condivido molte cose espresse da Pietro Bertucci riportate in un post di alcuni giorni fa, ma su una cosa non sono d’accordo ed è il fatto di mettere tutti sullo stesso piano. Coinvolgere un numero più ampio possibile di persone che devono decidere sul futuro del nostro paese, aprire un dibattito schietto lavorando per la costruzione di una lista con gente che ha voglia di governare la nostra isola, partire dal basso e soprattutto spronare i giovani che hanno mente e idee fresche da mettere a disposizione di tutta la comunità, questo è il mio pensiero.

Tutto alla luce del sole ascoltando le istanze della gente,non mi piacciono gli accentratori, quanti vorrebbero decidere motu proprio sono la peggiore espressione della politica, è lì la sottile differenza caro Pietro io non farei di tutta l’erba un fascio non diresti la verità.

Giovanni tacco

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Giovanni,

io credo di aver scritto le stesse cose che, per aiutare a ricordare, di seguito riporto.
Nemmeno a me piacciono gli “accentratori” che io chiamo “capi”…

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“Ustica: quali criteri verranno adottati per la formazione delle liste elettorali

È la domanda che da più parti e con molta insistenza viene posta in questi giorni:
Quali criteri verranno adottati ad Ustica per la formazione delle liste elettorali e se ci saranno volti nuovi.
Purtroppo, finora, la regola adottata dai “capi” di turno è stata quella di scegliere i candidati basandosi esclusivamente sulla quantità di voti che il candidato si presumeva potesse ottenere (parentela, “comparato”… ecc.)
In questo modo la capacità tecnica, che è essenziale per poter amministrare un Comune, è stata fortemente penalizzata a favore della “capacità di consensi”; non è stato sufficiente, quindi, riempire il recipiente se poi all’interno c’era solo acqua piovana.
Per cambiare in meglio è necessario attingere elementi idonei ad un simile compito che abbiano destrezza, attitudine, tanto tempo a disposizione e soprattutto siano sensibili alle problematiche del paese e non ad “altri motivi” che escono dagli obiettivi che le esigenze del benessere collettivo pongono.
L’imparzialità (l’onestà la diamo per scontata) è un altro attributo da prendere in seria considerazione, perché la “capacità” di un amministratore, specie in un piccolo comune come il nostro, implica anche che questi sia particolarmente imparziale.
Quindi, coloro che hanno a cuore le sorti di Ustica (i “capi” per intenderci) devono evitare la competizione conflittuale, perché soltanto un gruppo coeso su pochi punti ben definiti a priori, con il necessario coinvolgimento dei giovani, in un’Isola unita, potrà assumere, svolgere, guidare con gradualità e sicurezza, le importanti iniziative di rilancio e di sviluppo di cui appunto l’Isola ha urgente bisogno.
Se al contrario ci troveremo ancora di fronte a casi di cattiva gestione, allora non è solo colpa di chi non è in grado di amministrare, ma anche di chi, nella consapevolezza di tale incapacità, non ha fatto nulla per impedirlo e/o evitarlo!
Noi faremo del nostro meglio per far sì che questi segnali diventino, prima o poi, realtà.

Pietro Bertucci

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COMMENTO

Da Palermo Francesco Menallo

Condivido totalmente le considerazioni del Sig. Pietro Bertucci e mi permetto di aggiungere, di mio, che la partecipazione alla vita dell’Italia ( e di Ustica) “per gruppi”, “famiglie”, “schieramenti ideologici” è stata la causa principale dell’attuale declino.
Quello che stiamo vivendo adesso è un momento storico di vero e proprio Risorgimento, per necessità, vivaddio, ma di Risorgimento.
Il Bene Comune dovrà tornare ad essere un ideale condiviso…….ed i ladri, i malfattori in genere e gli incapaci torneranno a chiamarsi col loro nome a prescindere dalle appartenenze e dalle protezioni.
Ad Ustica o dovunque il Destino vorrà, in qualsiasi condizione, è a questo Risorgimento che spero di partecipare nel tempo che mi resta da vivere.

 

 

Rappresentazione Venerdì Santo


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Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Aforista 1È primo canone dell’arte politica essere franco e fuggire dall’infingimento;
promettere poco e mantenere quel che si è promesso.

(Luigi Sturzo)

Buon Compleanno


AuguriA Leonardo Cannilla
a Mariangela Marchese de Rosa e
a Maria Taranto i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S.Eleonora.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.

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