La nostra Italia, di vergogna ostello
“ Nave senza nocchiere in gran tempesta – non donna di provincie ma bordello “ Queste sono i versi con i quali Dante Alighieri, nel VI° canto del Purgatorio della Divina Commedia descriveva e definiva l’Italia, nel periodo storico tra il ‘200 e il ‘300. Frasi che ritornano attuali nel definire alla perfezione la situazione odierna della nostra Italia. Negli ultimi vent’anni siamo andati incontro ad una progressiva e graduale disgregazione del nostro paese alla quale, i governi che si sono succeduti, formati da persone inconcludenti e assolutamente prive di attributi intellettuali, non hanno saputo seriamente porre un freno.
E’ andata avanti la teoria e lo slogan “finché la barca va lasciala andare “ e così non si è pensato, responsabilmente, di correggere la rotta che ci ha portato a rovinare sugli scogli. Si avvicina il giorno delle elezioni, per la formazione del nuovo governo ed in questo lungo periodo di propaganda elettorale, abbiamo assistito vergognosamente a tutto e di più: interviste, dibattiti, comizi di piazza in seno ai quali, come al solito, non sono mancate le numerose, continue e meschine accuse vicendevoli, paragonabili a bisticci e schermaglie tra bambini capricciosi. Per accattivarsi la simpatia e quindi i voti hanno promesso di tutto e non sanno più cosa promettere. Se, dopo le elezioni riuscissero a mantenere ciò che hanno promesso, l’Italia uscirebbe subito dalla crisi e addirittura diverrebbe la nazione più ricca del mondo.
La democrazia è, in assoluto, la migliore forma di governo alla quale tutti i popoli aspirano e (altro…)