Cari lettori, filosofi, architetti, avvocati, prossimi sindaci, consiglieri.
Scrivo queste due parole affinché vi passi lo sgomento.
1) I bambini dell’infanzia non hanno sede.
2) I ragazzi della scuola media non hanno sede
3) Il centro studi non avrà “forse” sede.
L’istituto dell’infanzia chiuso da due anni, nessuno conosce le motivazioni.
Non esistono documenti. Ci vogliono troppi soldi per fare tutti i lavori, il comune non ha un euro. Colpo di scena, Lunedì aprirà l’Istituto dell’Infanzia dopo una ripulita ai muri per una spesa complessiva di 1500 euro (non comunali). Follia, questa è pura follia.
La ripulita poteva essere fatta anche senza chiudere l’istituto per due anni.
Struttura Scuola Media, chiusa da quasi due anni circa, i ragazzi, oggi ospiti nelle aule del liceo scientifico, dopo vari spostamenti, vedi anche sede Vigili del Fuoco.
Scusate, stiamo parlando di cultura o mi sfugge qualche particolare?
Le scuole rappresentano o no, la Cultura e l’Orgoglio degli Usticesi?
Non è che non mi importi del centro studi,( rispetto e merito per chi ha lavorato con tanto impegno e amore, nulla contro il centro studi, arricchimento culturale per l’isola e non), ma se di cultura dobbiamo parlare…
“Sgomentatevi” allo stesso modo anche per le sedi delle strutture scolastiche, perché credo che la cultura parta proprio da li.
Non so, magari il centro studi potrà fare le sue esposizioni nell’aula, scusate, nel ripostiglio di un metro, in fondo al corridoio delle scuole elementari, dove i nostri bambini sono stati spostati, o all’ingresso della stessa scuola, o magari in appartamento, dove sempre i nostri bambini ancora una volta sono stati spostati, o magari a casa, dove si trovano adesso i nostri bambini. E’ cosi, i nostri bambini non possono frequentare perché non hanno una sede. E voi state ancora a brontolare per il centro studi?
Ad Ustica l’istruzione non è tutelata, forse perché un po’ conviene?
Forse perché l’istruzione apre nuovi orizzonti, accarezza nuove menti? Fa comodo mantenere il popolo nell’ignoranza e nella mediocrità.
Allora mi chiedo… perché si parla tanto del centro studi se l’istruzione ad Ustica è messa all’ultimo posto?
Se ne parla come se venisse prima delle scuole.
Forse è un fatto politico? No? Forse si sta ripetendo quello che è successo cinque anni fa, quando l’onda anomala di una lista fantasma portò questa amministrazione sulle poltrone? Il centro studi porterà gli interessati sulle poltrone?
Una ristampa? Interessi economici?. Mi dispiace se non provo sgomento ma soltanto sconcerto di fronte a tutto questo squallore.
Per favore non parlate di cultura, non siete credibili.
Parlate di politica, siamo in piena campagna elettorale, ci può stare, ma almeno siate sinceri per una volta in vita vostra a, dimenticavo… siete politici. Al posto di costruire monasteri costruite nuove menti, con la cultura, quella vera però, quella che non ha interessi economici.
Gabriella Bertacci – Una voce libera
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Da Ustica Calogero Pitruzzella
Cultura, Scuola: Dieci anni sono passati, quando nel 2003, ho raccomandato al dottore Aldo Messina, di interessarsi della cultura dei ragazzi di Ustica. mi dispiace dirlo, ne lui e nemmeno, alcune amministrazioni del passato, si sono interessati. Qualcuno si interessò del liceo. Per quanto riguarda il centro studi, mi dispiace, ma vedrete che la soluzione si troverà. Non create tutti questi allarmismi, io vi consiglierei di andarci piano con gli aggettivi, nella nostra Isola ci sono cose più importanti.
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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè
Dear Gabriella Bertacci; with sadness I read your letter today. With this school problem, I can only pray your Island will elect a mayor that will truly take on the real responsibility of leading the Usticesi into the 21st century, where SCHOOL would come 1st !! You truly need leadership that will help you solve all these problems. Certainly on this beautiful Island, there is the proper place for SCHOOL, historical center, senior center, and all the rest of the necessary sites for a good community.
When is the election !!!
Marlene Robershaw, Manfre
—— Traduzione
Cara Gabriella Bertacci, con tristezza oggi ho letto la tua lettera. Con questo problema scuola, posso solo pregare che la vostra isola eleggerà un sindaco che veramente assumerà la responsabilità di guidare gli Usticesi nel 21 ° secolo, dove la scuola sarebbe al primo posto! C’è veramente bisogno di una leadership che vi aiuterà a risolvere tutti questi problemi. Certamente in questa bellissima isola, non vi è il luogo appropriato per la scuola, centro storico, centro per anziani, e tutto il resto dei siti necessari per una buona comunità.
Quando sono le elezioni!!!
Marlene Robershaw, Manfre
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Da Roma Franco Foresta Martin
Gentile Gabriella,
Il Centro Studi ha, fra i suoi programmi, un’assidua collaborazione con le scuole di Ustica. In particolare abbiamo proposto e stiamo portando avanti un Piano dell’Offerta Formativa (POF) intitolato: “Ustica, un vulcano da scoprire”, finalizzato a dare a giovani la consapevolezza della storia naturale dell’Isola e la conoscenza del suo territorio e del suo ambiente, anche sotto il profilo delle risorse di ogni tipo (agricolo, ambientale, turistico) che esso offre.
In questo ambito svolgiamo lezioni differenziate per le tre fasce (elementari, medie e superiori); offriamo assistenza ai ragazzi che desiderano sviluppare tesine di maturità; stiamo preparando una mostra sulle rocce di Ustica; organizziamo sistematicamente escursioni e visite guidate sul territorio.
Per veicolare i concetti scientifici e ambientali ai più piccini, nelle forme consone alla loro età, abbiamo ottenuto gratuitamente dai ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli 80 copie della favola illustrata “Dicchi e Pomix” che, attraverso due personaggi fantastici, racconta, fra avventure divertenti e colpi di scena, come nasce e si sviluppa un vulcano. Molti di questi volumetti sono stati già distribuiti ai bambini delle classi elementari e loro insegnanti per la lettura collettiva in aula.
Abbiamo fatto e continueremo a fare tutto questo con o senza sede, con un’azione di volontariato, senza mai chiedere un soldo di compenso nè di rimborso spese, perchè siamo convinti che la scuola di Ustica vada sostenuta e valorizzata, nonostante tutte le sue difficoltà. E poi anche perchè un lavoro del genere ci appassiona e ci gratifica, soprattutto se svolto nell’isola che amiamo.
Con stima,
Franco Foresta Martin, presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica
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Da Palermo Francesco Menallo
Sono sgomento anche per la scuola ed in particolare mi stupisce come i cittadini usticesi ( mamme, padri, nonni, pensionati, imprenditori, pescatori, palazzinari, tecnici del nulla, tecnici del tutto, ecc.) non abbiano fatto sentire prima la loro voce visto che il loro megafono naturale (consiglio comunale, giunta, sindaco, uffici pubblici ) era palesemente spento.
La considerazione sull’importanza delle iniziative dal basso e’ valida prima, durante e dopo le elezioni.