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Ustica: Festeggiamenti 100 anni Nonno Pasqualino Palmisano (terzo gruppo foto)


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Regione Sicilia: Cancella parte dei collegamenti con le Isole Minori


COMUNE di USTICA

Se la cosa non riguardasse la vita dei 20.000 cittadini che abitano le 14 isole dell’arcipelago siciliano, potremmo affermare che la recente legge finanziaria regionale è proprio comica. Da un lato consente ai sindaci delle isole minori di istituire un ticket d’ingresso per ogni “sbarco” sull’isola dall’altro cancella gran parte dei collegamenti che avrebbero consentito ai turisti di arrivare e di pagare il ticket.

Non saranno più collegate tra loro Ustica, Favignana e Napoli. Stessa sorte Lampedusa con Pantelleria, le Eolie con la Calabria e così via. Poco importa se tanti privati cittadini hanno investito su queste isole e vedranno crollare le presenze, se gli ormeggiatori che già operano a pieno regime pochi mesi l’anno avranno un conseguente calo occupazionale, se si ridurrà il personale degli aliscafi e che questi siano spesso isolani e se gli albergatori dovranno licenziare . Al legislatore è parso un optional persino la nave(Ro.Ro) che trasporta merci, merci pericolose e rifiuti che ora come potranno lasciare l’isola?

Se a questo si aggiunge che la stessa finanziaria ha ridoto gli stanziamenti per il funzionamento dei dissalatori che producono acqua dolce da quella marina, si comprende bene quale sia l’obiettivo che si intende raggiungere: assediare, sino a farli fuggire, gli abitanti dell’arcipelago di Sicilia.

Abbiamo distrutto la pesca locale con una folle applicazione delle norme europee, abbiamo abolito la caccia facendo aumentare il numero dei conigli che distruggono ogni coltivazione. Ora li assetiamo e blocchiamo le loro possibilità di sviluppo. Per dircela tutta non potranno più fare neanche l’amore perché la nascita di un bambino creerebbe problemi di abitazione, stante i vincoli all’edilizia e di scolarizzazione(tagli anche in questo settore).

L’importante è che quando quei pochi turisti(anche loro falciati dalla crisi economica) arrivano su un’isola trovino tutto pulito e tutti sorridenti e commentino” beati voi che vivete in questo paradiso”. Un Paradiso che Dio ha creato tale e ..l’uomo ha trasformato in inferno.

Hanno ragione quei politici che affermano in perfetta demagogia “per carità non chiamiamole più isole minori” . Infatti “isole minime” è già tanto.

Il sindaco
Dr Aldo Messina

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COMMENTO

Da Torino Michele Manzitti

Salve, Sig Sindaco, brillante scritto. Ma Lei, cosa fà ho sta pensando di fare per risolvere il problema?
Andrà ad incatenarsi davanti alle autorità preposte per fare in modo che l’ascoltino e con dialogo si risolva il problema?
Mi auguro e non voglio essere polemico, che si dia da fare. Al contrario se tutto va bene e resta nella passività amministrativa: un consiglio rimetta subito il mandato che gli è stato affidato dagli Usicesi , per non procurargli ulteriori danni.

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Da Gianfranco 

apprendo che è stato eliminato il collegamento napoli-ustica; mi complimento con chi ha reso possibile questo ritorno agli anni 70; l’isola sempre più isolata…vorrà dire che in vacanza si andrà altrove

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Dalla California Agostino Caserta

Mi associo a Gaetano Calderaro invece di perdere ” ‘u sceccu cu tutti i carrubbi ” dovremmo salvare almeno “i carrubbi”. Chi di dovere e’ “gentilmente” pregato di interferire con le Autorita’ competenti affinche’ la tratta Napoli-ustica-favignana non venga abolita completamente ma le corse vengano ridotte ad una o due alla settimana. Forza ragazzi si puo’ fare ma ci dobbiamo dare una bella mossa !!

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Da Napoli Gaetano Calderaro

Stupisce lo smarrimento, l’ironia e la totale accettazione da parte del Sindaco Messina sulla cancellazione della tratta Ustica-Napoli. Sembra che la cosa sia piovuta dall’alto, ma l’amministrazione comunale cosa ha fatto o proposto o suggerito in merito, nei mesi precedenti, quando si programmano le attività di un’ isola a vocazione turistica o sbaglio non é questa l’immagine che riveste Ustica?

A prescindere dal mio interesse di usufruitore della tratta, ma vi rendete conto del danno che Ustica ne trarrà rinunciando sicuramente ad una buona parte di turisti? Certo l’isola resterà sempre più isolata; i trasporti, per una buona fetta anche di usticesi non più residenti, ma possessori di case, saranno ancora più dispendiosi ed, in un periodo di crisi quale quello attuale, si priva anche chi come tanti che amano l’isola di poterne fruire in maniera adeguata.

Sono veramente basito da tutto ciò e sconfortato per la mancanza di iniziative intraprese per far sentire, anche nei luoghi del potere, da chi potrebbe farlo, la protesta per questa ulteriore privazione che subirà l’isola tutta.

(Un suggerimento ridurre le corse settimanali ad una per giugno e settembre,due per il mese di luglio e tre per il mese di agosto,é chiedere troppo?)

 

 

Ustica: Festeggiamenti 100 anni nonno Pasqualino Palmisano (secondo gruppo foto)


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Ustica: Festeggiamenti 100 anni nonno Pasqualino Palmisano (primo gruppo foto)


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Tre domande a… Salvatore Militello da Mario Oddo


(terza domanda)

D. – Che danno economico subirebbe Ustica se, malauguratamente, la corsa Napoli – Ustica quest’anno dovesse venir meno e quali sono state, secondo te, le carenze dell’amministrazione comunale, se ce ne sono state, nell’affrontare la problematica “trasporti”.

R. – E’ indubbio che la linea “Ustica/Napoli” è importantissima per Ustica, di più delle doppie corse in Aprile. Una grande conquista per Ustica degli anni 80/90 dopo una breve pausa sempre per mancanza di fondi.

Il danno economico per l’Isola , nel caso di abolizione della linea, è notevole.

Abbiamo già verificato il calo turistico in generale di un paio di anni fa quando tale linea non fu finanziata ed abbiamo sentito le lamentele di tutte le strutture alberghiere e non solo queste, ma di tutti i sub che dal nord/centro Italia trasportano borsoni di attrezzature ( pensate ai costi e ai disagi con imbarchi/sbarchi di queste attrezzature tra aerei, pullman, navi ecc.) per trascorrere delle vacanze subacquee ad Ustica.

Tra l’altro il semplice dubbio sulla reale effettuazione o meno del servizio, già solo questo crea un danno ad una località turistica ed i Turisti “persi” sarà difficile riconquistarli.

Tutto questo sarebbe quasi un fallimento totale per Ustica se davvero l’altra struttura “maggiore” – il villaggio – come l’Hotel Grotta Azzurra, storicamente strutture trainanti , dovesse solo pensare di chiudere o diminuire il (altro…)

Campi da tennis? Assessore Mistretta, ma che “ci azzecca”…


[ id=12336 w=320 h=240 float=left]  “Gentile signore,

In relazione ai campi da tennis la informo che sabato mattina sarà ad Ustica il collaudatore. Ulteriori informazioni le potrà avere oltre che da me dagli uffici del comune competenti. Un cordiale saluto”

Giuseppe Mistretta

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Per conoscenza informo i lettori di Usticasape e contestualmente l’ASD Ustica che il Dott. Mistretta (Assessore allo Sport (Sic!)) finalmente mi ha usato la cortesia di rispondere come sopra. Lo ringrazio ma a questo punto un’osservazione sorge spontanea: Assessore, mi perdoni, ma se io le chiedo informazioni specificatamente sul campo di calcio mi vuole spiegare che “ci azzecca !” (come direbbe qualcuno) quello di tennis ? nella speranza di essere più fortunato chiederò lumi agli “uffici del comune competenti”; nel mentre vorrei suggerire ai componenti la locale squadra di calcio di cominciare a prendere un pò di familiarità con racchette e palle; sarebbe una interessante alternativa; e sì, … ragazzi, col pallone la vedo veramente nera !

Ricambio il saluto al Dott. Mistretta con altrettanta cordialità

Mario Oddo

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COMMENTO

Da Montecosaro Mariangela Militello

…Ma che siamo su “SCHERZI A PARTE”????

 

Partita a Briscola a 100 anni … e vincere


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Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Non si può conoscere veramente la natura e il carattere di un uomo
fino a che non lo si vede amministrare il potere.

(Sofocle)

 

Buon Compleanno


AuguriAd Antonino D’Angelo
a   Alfredo Mazzarella
a   Dale Spoker Schaeffer i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Floriano.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.

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AUGURI

Da Milano Giovanni Martucci

A Ninì D’angelo, grande pescatore, comandante e istituzione della marineria usticese, vadano i migliori ed affettuosi auguri per la ricorrenza del suo compleanno da parte di Giovanni e famiglia, unitamente a quelli di Eduardo Pereposti. P.S.( Per quanto riguarda i dischetti, al più presto te li faremo avere)

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Da Cagliari Donatella Vargiu

Tanti tanti auguri di buon compleanno zio Ninì!!
Spero di rivederti al più presto…

Donatella

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Da Milano Giovanni Martucci

Caro Alfredo dopo l’anticipo di due giorni fa ecco il saldo degli auguri per la ricorrenza del tuo compleanno. Come sai c’è qualcuno che ti segue a ruota. “Tiramm innanzi” ed auguriamoci soprattutto la salute. Un abbraccio ed un bacio affettuoso, Giovanni

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Da Ustica Angela D’Angelo

Papà.
Sei come un faro,
un riferimento sicuro che ha guidato la mia navigazione fra i marosi dell’esistenza.
Ti auguro di continuare ancora per tanti anni, per me, per mamma e per tutti quelli che ti vogliono bene.
Un bacio, Angela.

P.S. Salendo dalla piazza non ti scordar della “guantera”.

 

 

La figura del nonno: “U Baruni”


[ id=12334 w=320 h=240 float=left] Buona sera e grazie per essere intervenuti. Per meglio spiegare la figura di Pasqualino Palmisano, vi racconterò brevemente gli eventi accaduti in Italia e nel mondo, nell’anno in cui nasceva mio nonno.

Era il 1912 anno in cui l’Italia era in forte contrasto bellico con la Turchia, per l’egemonia sulla Libia. Nello stesso anno scioperi selvaggi scuotono il paese. Il 14 maggio il muratore anarchico Antonio d’Alba attenta a Roma alla vita del re Vittorio Emanuele3, nello stesso periodo Mussolini viene eletto alla direzione del partito socialista. Il 14 aprile affondava l’ormai famoso Titanic.

Come potete ben capire dall’anno stesso, si intuisce che siamo all’inizio di grandi cambiamenti, di un periodo di forti mutazioni, sia a livello lavorativo che politico che industriale. Detto questo penso che mio nonno abbia vissuto queste trasformazioni con l’intelligenza, di chi, vuole raccogliere quanto di meglio gli potesse offrire questo periodo. Un periodo, per certi versi difficile, impegnativo, ma di grande prospettiva. E’ anche vero che la comunità usticese di questo periodo era fors’anche ingenua e ignorante, ma con un grande senso di appartenenza.

Nonno Pasqualino come ben sapete nasce il 3 maggio del 1912, da una famiglia contadina, è il quarto di otto fratelli, il settimo se si considera che il Padre Palmisano Salvatore era alle seconde nozze, e dal primo matrimonio aveva avuto altri tre figli. Come potete ben capire dare da mangiare a tutti non era possibile tutti i giorni, ma la fame passa e le persone restano. Mio nonno arriva alla terza elementare, è bravo di conto, per il resto è la vita e la voglia di sapere, ad insegnare tutto ciò di cui a bisogno. Appena quindicenne, con un altro fratello (Giovanni Palmisano),lascia la casa natia e affittano una casa, il giorno lavorano come mezzadri, la sera fanno i servizi di casa cucinano e si fanno pure il pane. Wuao. Voglia di lavorare e una mentalità imprenditoriale, portano Pasqualino ad essere soprannominato u Baruni, un inciurio che se permettete, per mio nonno è valido per la nobiltà d’animo, più che per i possedimenti terrieri. Nel 1937 si sposa con Caterina Zanca allora ancora minorenne. Hanno tre figli, Totò, Luisa, e Carmelo. Mia nonna lavora la terra insieme al marito e molto presto le cose migliorano. Come molti sapranno mio nonno si fa avanti con il vino, che in campagna lavora, e no maiaseno smercia. Spesso quando ancora i bar non avevano preso posizione, il maiaseno diventa luogo di ritrovo di quelle persone che bevendo il quartino, condividono, esperienze di giornata e di vita. Lavora fino alla veneranda età di 96 anni, e mi dovete credere se vi dico, che non era facile starci dappresso, con quello che lui chiamava la sua penna, a zappudda. Diventa così il cuore e la mente di un Ustica che non c’è più, di cui tutti dobbiamo sentirne la mancanza.

Detto questo ci sono io, vorrei avere la metà della tua forza di volontà, per riuscire nella vita, quando ero piccolo, mi domandavo spesso perché di questo nome, Pasquale, in quanto non mi piaceva, ora sono molto orgoglioso di portare il tuo stesso nome, ma lo sento anche come uno stimolo a fare di meglio ad essere onesto, e a camminare sempre a testa alta, del resto anche io sono Pasquale u baruni. Auguri nonno

Il nipote Palmisano Pasquale

 

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