Alba dalla Pennina
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Lo scorso anno d’Estate mi trovavo in piazza e discutendo con persone anziane e non, ho chiesto loro quale sindaco di Ustica ricordavano ancora con piacere.
Tutti (di destra, sinistra,centro) mi hanno risposto che Lillo Maggiore era stato il migliore.
La cosa strana è stata che di lui non ricordavano nessuna opera urbana in particolare ma, la bontà e l’infinita sua generosità nel donarsi agli altri.
Allora speriamo Usticesi, le persone buone e corrette esistono, basta cercarle!!!
Saluti, Angela
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COMMENTO:
Dalla California Agostino Caserta
I Palmisano sono una delle 103 famiglie coraggiose dei coloni originari che vennero a colonizzare Ustica nel 1863 dalle Eolie nonostante il parere contrario dei Borboni in quanto l’Isola era ancora soggetta a scorribande di pirati.
Delle originarie 103 Famiglie ad Ustica ne rimangono oltre ai Palmisano 24, elencate giu’, ma alcune, purtroppo, sono in via di estinzione.
AILARA, BASILE, BERTUCCI, CALDERARO, CASERTA, FALANGA, FAVALORO, GAMBINO, GENTILE, GUMINA, LAURICELLA, LICCIARDI, MAGGIORE , MANFRE, MARTELLO, PICONE, RANDO, RUSSO, TARANTO, TRANCHINA, VENTRICE, VERDICHIZZI, ZAGAME, ZANCA
Nella Foto Angela Taranto e Giovannino Palmisano
Da “A livella è una delle poesie più famose che Totò . L’opera celebra la morte come strumento super partes che annulla le differenze sociali tra gli uomini.
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… La morte sai cos’è?… è una livella.
Un re, un magistrato, un grand’uomo,
passando questo cancello, ha fatto il punto
che ha perso tutto, la vita e pure il nome:
non ti sei fatto ancora questo conto?
Perciò, stammi a sentire… non fare il restio,
sopportami vicino – che t’importa?
Queste pagliacciate le fanno solo i vivi:
noi siamo seri… apparteniamo alla morte!”