Ustica sape

Tempi d’oro – tre navi per Ustica

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Dalla Germania Giovanni Picone

Lavoravo alla vecchia Trattoria da Giannuzzu !!!

insieme al nostro caro amico Vito con le sorelle e la Mamma!!!!Con Giannuzzu che forniva pesce come una fabbrica!!!!!

La specialità più venduta a quei tempi era la ZUPPA DI PESCE!!!!! BUONAAAAAAAAAAAA…

 

Scolaresca – foto ricordo


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Preparazione Aia


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Da Ustica Giovanni Tranchina

Ciao papà,
da parecchio tempo non ci vediamo… ti rivedo a fare i tuoi lavoretti di piccola “ingegnieria” che a te piacevan tanto. Oggi 14 marzo festa degli innamorati….a te, regalo una rosa dicendoti che ti voglio bene….

 

numero passeggeri sbarcati ad Ustica per anno


[ id=11244 w=320 h=240 float=left] Analizzando attentamente il grafico degli arrivi ad Ustica (dati ufficiali forniti dalla locale autorità marittima) siamo invogliati a fare delle serie riflessioni su come procedono le cose nella nostra Isola.

Il dato è ancora più preoccupante se si considera che molti di questi arrivi vengono effettuati da residenti e pendolari.

Secondo voi è tutta colpa della congiuntura o Ustica, non è più, per una serie di concause, una meta turistica “appetibile” per il turismo balneare – più volte, in passato, insignita con la bandiera Blu e le 5 vele e conosciuta come la perla nera del mediterraneo.

Quali strategie bisognerebbe mettere in campo per fronteggiare un calo di queste proporzioni che potrebbe costringere qualche operatore a chiudere definitivamente i battenti.

Pietro Bertucci

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COMMENTI:

Dalla California Agostino caserta

Condivido pienamente ciò che espone Salvatore Militello e inoltre vorrei aggiungere qualche cosa che riguarda l’eloquente “grafico” su ” Calo numero passeggeri negli ultimi dieci anni ” della scorsa settimana su questo sito.

1)A guardare bene ad Ustica ci sono due tipi di turismo : quello siciliano (includiamo usticesi non residenti) e quello Nazionale e Internazionale. Il prezzo esorbitante dei mezzi di trasporto e l’alto costo della vita locale sono dei deterrenti per il primo tipo di turismo, mentre per il turismo Nazionale e Internazionale sono più scoraggianti il punto 3 e 4.

2) Dopo vengono i divieti (e non solo relativi alla Riserva). La Riserva sarà rimossa ma lo farà la prossima Amministrazione ha detto il Sindaco, per cui bisogna aspettare, tutto incluso, almeno 2-3 anni prima che la “roteazione” diventi effettiva, e ancora 5-8 anni in più prima che questa roteazione dell’Area Protetta, che oggi punisce i bagnanti e turisti e l’apparato Turismo per i motivi che sappiamo, venga reclamizzata e “assorbita” dal grosso pubblico.

3)la mancanza di collegamenti “garantiti” con la terraferma, a causa della Portualita’ precaria, e la mancanza di un aeroporto o/e eliporto con servizi di linea sono l’altra grande lacuna che va a braccetto con il punto 1.

4)La concorrenza e’ spietata. Oggi il turista può scegliere di andare altrove in posti che offrono di più ( specie cose che un’isola piccola non può offrire ) e a prezzi più bassi.

E si potrebbe continuare con altri 5-6 punti importanti…..

Per il punto 1, purtroppo, non c’e nessun rimedio, i prezzi dei mezzi di trasporto andranno sempre più su’ malgrado il servizio dell’affidabilità dei collegamenti sia proprio scarso. La Siremar sarà privatizzata ? parzialmente o totalmente e quando ?

Per il punto 2 bisognerà aspettare almeno 8-10 anni per vedere qualche riscontro positivo.

Per il numero 3 si sta lottando per avere migliorata la Portualita’, ma, se tutto va bene, per il risultato bisognerà aspettare svariati anni ( 3 ?, 10 ? )

I punti 1-2-3 sono la palla al piede e purtroppo a breve scadenza non si vede via d’uscita ….

Esiste comunque la seguente grande “apertura” e sono sorpreso che non sia stata già realizzata : Ustica e’ già collegata con le Egadi e Napoli, collegandola anche con le EOLIE crea la ” Tratta dei due arcipelaghi ” raggiungibili direttamente dal Centro Italia ( Napoli ) con Ustica al centro e tappa obbligata, cosa che metterebbe l’acceleratore al processo di rilancio ! ( ma sarà necessario avere il punto 3 già attivo ) quindi sarebbe opportuno superare gli ostacoli e risolvere presto la Portualita’.

A parte il fatto che si potrebbe tentate di aprire ad Ustica un Casino’ ( sempre che vada bene ai 4 Casino’ presenti in Nord Italia che praticamente hanno fatto chiudere quello di Taormina….!! ), si intravedono nel frattempo due soluzioni a breve e lungo termine.

– Cambiare rotta e iniziare una politica per un turismo non di quantità ma di qualità ( o anche turismo di Seniors, Anziani che hanno più soldi… ) come Panarea basato anche sulla storia, cultura, mare, tranquillità ( vedi Svincolo ! ) ma sono necessarie le infrastrutture all’altezza, servizi adeguati e il punto 3. Per i prossimi 15 anni forse sarà dura, allora tanto vale usarli tentando la transizione verso il turismo di qualità invece che di quantità non solo perché la corsa verso il turismo di quantità ( per ora ) sembra perduta, ma perché Ustica può offrire il meglio di se stessa, secondo me, al turismo di qualità.

– Intanto, chi vive di turismo e non ce la fa, potrebbe cominciare a riorganizzare la posizione dei propri capitali e cambiare raggio di interessi o investire in qualcos’altro più proficuo e che da lavoro tutto l’anno come fabbrica di ceramica o altre fabbriche e/o prodotti artigianali e di agricoltura tutti da esportazione come si faceva una volta quando il Pastificio dei F.lli CASERTA & TARANTO esportava la Pasta di Pura Semola anche in America….

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Da Gianfranco Dinoia

non credo sia solo una questione di divieti: io parlerei di offerta e di costi; cosa offre ustica? e quello che offre a che costi lo offre? ormai l’offerta turistica si è allargata in maniera impressionante, ci sono mari bellissimi anche altrove e costi più bassi; anche ammettendo che ustica abbia il mare più bello del mondo cos’altro offre? non molto… noi siamo affezionati – sono le nostre origini – e ci torneremo fin quando potremo, ma chi non ha legami affettivi perché dovrebbe andare a ustica dove oltre al mare, allo stato, c’è ben poco da fare?

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Da Palermo Vincenzo Pizzurro

– Scarsa fruibilità del nostro mare per gli eccessivi vincoli/ divieti che non consentono una vacanza rilassante;
– La portualità non idonea che non da sicurezza alle barche di diporto, né approdi sicuri ai mezzi di linea;
– Cari prezzi in funzione dei servizi prestati
– Orari dei mezzi di trasporto marittimi non dilazionati nell’arco della giornata e che non tengono conto delle esigenze dei turisti rivolte alle coincidenze con navi, treni ed aerei;
– Perdita di immagine in campo ambientale e scientifico

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Da Ustica Gaetano Lo Nero

Salve riguardo il calo di presenze vi volevo portare a conoscenza di una disdetta fatta nel nostro hotel: una famiglia di 4 persone che il giorno prima prenota 1 weekend “in” sabato mattina “out ” domenica spendendo nel periodo di giugno X 4 con la cena… €220,00 circa.. và alla siremar per prenotare i biglietti A/R spendeva circa € 198,00.. – richiamano e disdicono perchè i biglietti costano quanto l’intero weekend! ora speriamo che con la nuova gestione della siremar si riesca a gestire in maniera diversa i costi magari abbassando di netto dal lunedì al giovedì… e idee ce ne sono 1000! altrimenti non abbiamo dove andare!

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Da Palermo Antonio Costantino

La tassa di soggiorno. E’ impensabile che in un posto dove quello che manca, o ad ogni modo quello che si vuole, è proprio il turista, si tassi il suo arrivo.
E inoltre il costo del biglietto della traversata, troppo caro, pensate che adesso nella nave fanno pagare 8 euro per la bicicletta!

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Da Palermo Patrizia Lupo

Non posso che non essere d’accordo con Marco, tra l’altro di queste problematiche ne discutiamo tutto l’anno. In più io aggiungerei che la vacanza sull’isola ha costi esosissimi, a partire dalla trasferta da Palermo. Può andare anche bene che i costi rimangono alti, se peró si offre un servizio di qualità….il turista che arriva per la prima volta ad Ustica si sente smarrito, non c’è un punto informazioni, che dovrebbe trovarsi adiacente allo sbarco e non in piazza. Anche perché prima in piazza ci deve arrivare…… Basterebbe un piccolo gazebo o una casetta in legno posta giù accanto all’agenzia di Militello. Si potrebbero dare informazioni su tutti i divieti esistenti sull’isola, dove prendere il bus e magari vendergli il biglietto o abbonamento……poi se l’addetto parla anche qualche lingua straniera non sarebbe male. Questo è solo uno dei tanti gesti che Ustica potrebbe fare per iniziare ad accogliere bene i turisti, semplice ed economico……poi alla fine mi chiedo, che senso ha disquisire su determinati argomenti se poi non vengono accolti da chi di dovere….allora penso che è meglio prepararsi e andarsene a lavoro, per stamattina abbiamo chiacchierato fin troppo

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Da Palermo Marco Daricello

Interessante regressione. Prima di fare un’analisi (opinioni personali, eh!) di questo crollo, vorrei evidenziare che, anche se il numero (elevato) comprende anche gli abitanti dell’isola, il crollo riguarda, con ogni probabilità, solo i turisti! Certo, possiamo ipotizzare che il numero di abitanti dell’isola negli ultimi 10 anni non sia variato di molto, no? possiamo anche ipotizzare che i viaggi che i residenti hanno fatto negli ultimi 10 anni siano stati, in media, gli stessi ogni anno…. e allora? Allora quelli che mancano all’appello sono proprio i turisti!!!

Cerchiamo di fare qualche ipotesi sulle cause? Ok! quali turisti frequenta(vano) l’isola? Io ne ho individuati di 3 tipi:

1) I SUB (ça va sans dire…);

2) Coloro che frequentano il mare con le barche;

3) Coloro che raggiungono il mare da terra.

Per quanto riguarda la categoria “1” vorrei stendere un velo pietoso, ma mi limiterò a dire che ci sarà stata una flessione data più che altro dalla crisi (ho detto crisi, non “aumenti che i diving hanno fatto a causa delle gabelle a cui sono sottoposti…”) – ricordo che esiste anche un’altra categoria di sub, quelli “fai da te – no alpitour”…. ma è proprio meglio stendere il velo di cui sopra.

Per quanto riguarda la categoria “2”, beh…. mi consta che, almeno nell’estate 2011, molta gente abbia preferito altre mete, e spiego i motivi: le isole Eolie, ancorchè più distanti da Palermo rispetto ad Ustica, si trovano entro il “fatidico” limite delle 12 miglia (cioè in realtà sono a meno di 24 miglia – 12+12 – dalla terra ferma), per cui non c’è il rischio di essere multati per aver fatto la “traversata”, come accade a Ustica. Ora, visto che in effetti Ustica è a circa un’ora di “gommone” da Palermo, cosa ci vorrebbe ad “aprire” un corridoio il sabato e la domenica? magari piazzando una vedetta al centro del canale che faccia da “terra ferma”…Ma sarò io un visionario!!! Superato questo problema, la gente è costretta a pagare assurde cifre per sostare ad una boa, perchè “buttare” l’ancora è vietato….. certo, poi vedranno i diving accanto a loro che invece l’ancora la possono gettare, assieme ad alcuni “privilegiati” dei quali è meglio non parlare… E per la notte? Non si può sostare in porto perchè ormai i posti sono quelli e sono già tutti occupati, quindi i proprietari delle barche con i loro equipaggi se vogliono possono stare in rada o alla boa da qualche altra parte dell’isola! Ma chi le ha fatte queste regole????? Di certo qualcuno che di mare non ne capisce nulla, di certo qualcuno che non sa che “NON CI SONO TAVERNE A MARE!” Eppure i “gommonauti” lo sanno bene, e pur di non rischiare la barca e l’equipaggio preferiscono cambiare meta….

Poi ci sono i turisti di cui al punto “3”: quelli che vanno a mare da terra. Qualcuno ne ha visti? Da quando esiste la riserva integrale nell’unica zona relativamente accessibile del mare di Ustica sono andati scemando. E se prima c’erano degli “affezionati”, alla fine anche questi hanno mollato! Totale? oltre 10.000 presenze in meno in 10 anni. Io sono uomo di matematica, adoro fare i conti…. se in media queste 10.000 persone che non vengono più, spendevano 40 euro al giorno (e sono davvero pochi per un turista!) abbiamo tolto 400.000 euro al giorno. Diciamo che questi 10.000 stavano una settimana sull’isola? ok, in totale abbiamo tolto 2.800.000 euro all’anno (prodotti in soli 7 giorni!!!) dalle tasche dell’isola! e i conti li ho fatti per difetto, come potete ben vedere!

Ora, rileggete ciò che ho scritto: non li volete chiamare divieti? e chiamateli obblighi! ma alla fine il risultato è lampante!

A guardar bene questi soldi non sono scomparsi del tutto, eh! si sono solo spostati! no, non solo nelle altre isole, ma anche nelle tasche di chi, grazie a tutti questi “obblighi” ha potuto fare affari d’oro, facendo pagare una boa in cambio di NESSUN servizio….

Per inciso, nel 2004 sono stato alle isole Eolie, precisamente ho fatto una notte per ogni isola in un magnifico viaggio in barca a vela. A Panarea una notte alla boa costava 20 euro per una barca da 10 metri con 7 persone di equipaggio. In cambio ti davano un numero di cellulare. Da chiamare tutte le volte che volevi salire o scendere dalla barca col gommoncino del sig. “Franco”, che ti riportava anche se eri ubriaco perso e ti rimboccava le coperte se ce n’era bisogno. A Ustica al sig. “Franco” farebbero la multa….

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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

Again, I repeat the same information that pertains to declining tourist numbers. I have said this before on Usticasape, so not new information, but bears repeating:

In Palermo, it is almost impossible to attain information about the boat to get to Ustica. When there in Palermo in 2010, trying to get to Ustica, it took 2 days of persistance to get the information.
1st we asked at the hotel, just about 1 mile from the port. They had no idea, no brochures, no telephone numbers.
then we walked to the main port, asked the port authority employees where does the boat dock and where to get tickets ?? They had no idea !!!!
While walking across the street from the dock, we found the ticket office, then they did not even know where the exact place the boat would come the next morning.
The dock didn’t even have a sign up anywhere to show where they would land.
HOW COULD ANYONE EVEN FIND OR GET TO USTICA ?????
Maybe things can improve with the new company that takes over Siremar ?? Who knows ???

Marlene Robershaw, (Manfre)

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Muovo nuovamente la stessa critica che riguarda il calo del numero dei turisti. L’ho detto precedentemente su Usticasape, quindi non una nuova critica, ma merita di essere ripetuta.

A Palermo è alquanto impossibile ottenere informazioni sui mezzi in partenza per Ustica. Quando, nel 2010 mi trovai a Palermo,nel mio tentativo di arrivare a Ustica, impiegai 2 giorni per avere informazioni .
Prima, chiedemmo in Hotel, giusto 1 miglio dal porto. Gli operatori non avevano nessuna informazione, nessuna brochure, nessun numero telefonico. Ci dirigemmo quindi verso il porto, chiedemmo ai dipendenti dell’Autorità Portuale dove fosse il molo di imbarcazione e dove acquistare i biglietti; non ne sapevano nulla!!!
Mentre percorrevamo la strada, dalla banchina, trovammo la biglietteria, ma a questo punto gli operatori non sapevano nemmeno l’esatto punto di attracco della nave in arrivo il mattino seguente.
La banchina era mancante di qualsiasi indicazione che mostrasse i punti di sbarco.
Come pensate si possa avere informazioni e arrivare a Ustica?????
Forse le cose miglioreranno con la nuova società che sostituirà Siremar? Chi lo sa??

Marlene Robershaw, (Manfre)

(Traduzione di Mariangela Militello)

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Da Palermo Mario Oddo

Verrebbe da dire che Ustica può a pieno titolo definirsi “Isola del gambero” ma non perchè dal mare particolarmente pescoso bensì, e questo impietoso grafico riferito alle presenze annuali ne è la prova, per aver assimilato dal gustoso crostaceo il “passo all’indietro”. Sarebbe a mio giudizio fuorviante e riduttivo affermare che la continua “emorragia” è solo figlia della crisi in atto pur drammaticamente evidente e allora c’è da chiedersi: quali altri fattori hanno concorso ad accentuarla ? Per l’attenzione che il tema dello sviluppo turistico dell’isola sia naturale debba suscitare in tutti quanti hanno Ustica nel cuore proviamo a dire la nostra . L’Isola può fare in modo che nel 2012 quel grafico s’impenni fino a risultare il più alto degli ultimi anni ? E come ? Gli spunti sono tanti; li lascio tutti ai nostri amici lettori. Me ne riservo solo uno spesso ricorrente nei commenti della gente: Tantissimi turisti negli ultimi anni hanno “mollato” Ustica privilegiando altri lidi perchè ormai l’ Isola è sì circondata dal mare ma da un mare di divieti.

 

 

Famiglia Verdichizzi


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COMMENTO:

Da Milano Giacomo Caserta

Si sente sempre piu’ il bisogno di famiglia.Oggi in quanti potremmo dire questa è la mia famiglia, tre generazioni messe assieme in una foto ricordo.Mio nonno,mio padre ed io.oggi non solo non si riesce a trovare il tempo per mettersi in posa,addirittura ” MI SUDDIA” è la frase piu’ ricorrente alla richiesta di ”AMUNI FACIMUNI UNA FOTO”.Ragazzi facciamoci le foto perchè la poca contentezza e allegria che ci è rimasta,ce la stanno togliendo con sobrieta’.un abbraccio

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Dalla Germania Mario Caserta

Ciao Francesco,quello a sinistra di mio padre e Giovanni Favoloro, la bambina in braccio alla nonna e la prima Rosalia la figlia della zia Rosa morta mi sembra quando aveva 8 anni ciao Mario

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Dalla Svizzera Francesco Ferraro

Cara Carmela,
Ma che bella foto ! Ma chi é il ragazzo a sinistra dello zio Totuccio? E quello in braccio alla nonna Peppina?
Bacioni.

Francesco

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Il grande Generale Von Moltke Senior, il prussiano trionfatore a Sadowa, 1866 e Sedàn, 1870 classificava i suoi Ufficiali come appresso:

Divido i miei ufficiali in quattro categorie: gli intelligenti, gli stupidi, i volenterosi ed i pigri.
Ogni ufficiale possiede almeno due di queste qualità.
Quelli che sono intelligenti e volenterosi sono idonei ad alti incarichi nello Stato Maggiore.
Si possono impiegare anche gli stupidi ed i pigri.
L’uomo che è ad un tempo intelligente e pigro è idoneo alla più alta funzione di comando: ha il temperamento ed il sangue freddo indispensabili per far fronte a tutte le circostanze.
Ma chi sia contemporaneamente stupido e volenteroso costituisce un grave pericolo e deve essere immediatamente destituito

Von Moltke

 

Buon Compleanno


AuguriA Francesco Di Lorenzo e
a  Rosanna Sulli i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Fosca e Maura
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto quest0 Nome.

 

 

Solarium Grotta Azzurra


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