Ustica – Messa in sicurezza Cala Santa Maria: Come?…
Dalla lettura dell’intervista rilasciata dal Sindaco ad Usticasape emerge una miscellanea di notizie che, non nascondo, hanno generato anche in me, che conosco i fatti, una gran confusione, pertanto cercherò di chiarire, anche a me stesso, mettendoli in ordine temporale, gli accadimenti verificatesi nel corso degli anni.
Nell’anno 1999 il Comune di Ustica rendendosi conto, che la diga foranea (banchina Sailem) presentava degli ingrottamenti consequenziali all’indebolimento della mantellata esterna che ne minavano la stabilità diede incarico, con regolare delibera di Giunta, agli ingegneri Mallandrino e Napolitano di redigere un progetto per il consolidamento e la riqualificazione del suddetto molo.
Il progetto prevedeva oltre al rafforzamento ed alla riqualificazione della banchina SAILEM, anche le stesse opere per la banchina “Barresi”..Il progetto venne finanziato dal “Patto Territoriale Pantelleria e Isole Minori” per l’importo di due miliardi e mezzo ed i lavori , tranne qualche dettaglio, sono stati regolarmente eseguiti.
L’emanazione della Legge Regionale 2 settembre 1998 n. 21 che all’art. 5 disponeva che L’Assessore Regionale per il Territorio e l’Ambiente, qualora esistesse la necessità di mettere in sicurezza strutture portuali, poteva autorizzare la realizzazione di opere marittime volte al completamento di strutture esistenti e realizzate in assenza di piano regolatore dei porti, diede la possibilità di richiedere all’Autorità Marittima la certificazione che per la struttura portuale sussistevano le condizioni di (altro…)