Ustica sape

Four stars in Ustica

four-stars-in-ustica“Hi” Pietro. Saw your handsome face on my computer and had such good memories of our vacation in Ustica last year. Will never forget about the “big, black birds”. HA HA!

I hope things are good with you. Christmas is getting close. Will you be in Rome for the holidays?

Give Pina e tutti amici Ustica “hi”.”

Da New Orleans Maria Bertucci Compagno

maria-bertucci-compagnoCaro Pietro,
non ti posso descrivere il piacere che ho provo quando guardo il nostro sito e trovo tante notizie interessanti che riguardano Ustica. Quando ho tempo mi collego e so tutte le notizie.

Con la novena di Natale Nuccio Caserta mi ha fatto venire le lacrime agli occhi pensando a Rosa Natale che si posizionava nell’angolo (cantunera) delle strade e con il fischietto (friscaletto) invitava le ragazze ad unirsi a lei per andare in chiesa; ed io di corsa saltellando scendevo.

A noi si univa anche Anna Giuffria e noi prendevamo la scorciatoia ed entravamo dal portone (du purtuni) che dava sulla mia strada. Bei ricordi, Pietro, continua ad aiutarci a ricordare che per noi lontani è un gran piacere e i ricordi danno tanta nostalgia e invogliono a ritornare.

Spero, se il Signore mi da la grazia, di passare almeno un Natale con voi ad Ustica.

Le cattive novità però ci rattristano. Proprio poco fa, aprendo il website, ho appreso della morte della zia (za) Margherita; domani telefonerò a Maria Grazia . Oggi Santa Lucia ho visto la cuccia e tu sai che a me piace fare cose tradizionali della mia isola, ed in particolare quello che mi aveva insegnato mia mamma e per questo ho fatto, per ricordo, un libro con tante ricette.

Tanti cari saluti e abbracci per tutti

Buon Compleanno ad Orsola Giuffria – Amica Speciale

24032008(003)
Questo giorno sia per Te un momento di vera
gioia e felicità. Ci uniscono i vecchi ricordi delle
amicizie e compagnie comuni (compreso l’asino).
Orsola Anna Pina
Con gli Auguri piu sinceri
Pina

From New Orleans Dale Schaeffer

Your site is excellent. I’m very impressed with the translation capabilities of the site.

I check on it frequently. Although I studied Italian in college, I’m terrible in foreign languages.

The island looks so beautiful and tranquil.
Famiglia Dale Spokes
This is the only family photo that survived our many hurricanes in New Orleans.

The man drinking his beer is my father Francesco Giovanni Spucches (Frank J. Spokes).

The man in the floral shirt is my uncle Guiseppe Spucches (Joseph Spokes, Jr.),

the woman on the far right is my grandmother Vincenza Percopo Spucches.

Her entire Percopo family came from Contessa Entellina. I’m sticking my head in front

of her for my 6th birthday. The Spucches boys are all connected to Ustica through their

maternal grandmother Caterina Tarantino 1875-1947. Her parents Rosa Manfre and

Nicolo Tarantino are from Ustica. Nicolo’s birth in Ustica has not been confirmed.

I’m sorry, Guiseppe was Rosa’s father. We have researched Guiseppe Manfre 1817-1899

from Ustica because he also migrated to New Orleans. We even know about his father Antonio.

It is Nicolo Tarantino’s connection to Ustica that is our mystery.

We may never find out about his family.

Interruzione dei collegamenti

A causa del maltempo e del mare molto mosso sono fermi i collegamenti con l’Isola di Ustica
mare mosso

Da Velletri Daniele Nava

daniele-nava-da-velletriAnche se lontano da Ustica ho seguito la tradizione che vuole l’astinenza del pane e della pasta per il 13 dicembre, giorno dedicato a Santa Lucia.
Ho pranzato con panelle e arancine per primo, e cuccia alla crema di cacao come dolce.

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Ho gustato anche la cuccia con il vino cotto, di antica tradizione.

Tutto preparato con cura da mia sorella Pina.

Ricordi in attesa del 16 dicembre – inizio Novena Natale!

Agostino CasertaUn ricordo particolare del Santo Natale è di sicuro la novena, che in Sicilia è ancora uno dei momenti più alti e avvertiti dal calendario culturale e liturgico della tradizione popolare, caratterizzata dal suono delle cornamuse, nelle piazze, per le vie o antistante le chiese.

Ma la novena di Ustica aveva (e ancora in parte ha) un fascino particolare che ancora i ricordi… mi emozionano.

All’alba, più o meno alle 05,00 del mattino, ancora ragazzi (carusi), venivamo svegliati da suoni e canti natalizi che si spandevano per le suggestive vie del paese, creando un’atmosfera davvero straordinaria, che invitava la gente a recarsi in chiesa. Intanto le strade, ancora buie, si riempivano di gente infreddolita, ma contenta, perché a riscaldarla erano le note di “Tu scendi dalle stelle…” che, comunicando un messaggio di gioia, invitavano all’aggregazione  e  davano quel sufficiente calore interiore…

Tutte le mattine era una festa – nella festa . La Messa terminava intorno le 7,00, e prima di intraprendere il proprio lavoro l’usanza era quella di scommettere a chi pagava il classico caffé con “sfogliatella” dallo zio Goffredo, oppure andare al forno e farsi una “mafalda” calda con olio, pepe e sale, pomodoro fresco schiacciato e origano, mangiando, parlando e “sparlando” (anche se erano stati in Chiesa) di tutto… e di tutti…

Fantastico modo per intraprendere i lavori programmati per la giornata!

Tutto cominciò nell’anno 1957. Dopo la morte prematura di mia zia Teresa, ci avvicinammo alla Chiesa e la Novena di Natale faceva parte della Devozione.

Mio padre Armando che, come si sa, era amante di musica, organizzatore e animatore di Feste Popolari, ideò la “matinata” della Novena che consisteva nella “sveglia del paese” con musica e canti natalizi.

Per i canti era facile reperire gente, ma per la musica l’unico, ad Ustica, che poteva aiutare era Alfredo Favaloro, che si dilettava a suonare il sassofono. Armando, diceva Alfredo,

“guarda che la mattina fa un freddo cane…” . ” Non ti preoccupare Alfredo….” gli rispose mio padre, che aveva già intuito di averlo convinto, ” Pensa a saluti !”

Il primo giorno eravamo in pochi, ma durante la giornata la “matinata” era nella bocca di tutti .

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Il secondo giorno il figlio di Alfredo, Giovanni, si aggregò con la chitarra, e poi Pasquale Tranchina con la fisarmonica . Alla fine eravamo in tanti con mio padre sempre in testa, incluso il bravo Alfredo e l’asini con le ceste per la raccolta di dolci (cassatele, panettoni, e altro) che dovevano servire a portare un po’ di gioia nelle case dei più poveri. La tradizione della Novena, con sveglia e giro del Paese ad Ustica ancora resiste! Mancherà l’asinello per la “raccolta” in quanto i veri poveri, per fortuna, mancano!

Agostino Caserta

Buon Compleanno

A Litterio Tranchina e

a Massimiliano Gallo

i migliori Auguri di Buon Compleanno

Buon Compleanno

Alla Signora Teresa Caserta

e al Sig. Luigi La Valle

i migliori Auguri di Buon Compleanno

Foto antiche

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Consiglio Comunale

Comune di Ustica senza bandieraIeri sera si è svolta la seduta consiliare per riapprovare gli atti già approvati dal Commissario ad Acta.
La seduta si è svolta (facciamo notare questo con piacere) in un clima sereno e oltremodo collaborativo, visti i precedenti, al punto da insospettire i pochi presenti. Sono state fatte molte promesse, anche di reciproca collaborazione!!! Si spera non siano le solite “alchimie” che, alla fine, producono ulteriori danni all’immagine della nostra Isola.

Sono stati rinviati al 17 dicembre p.v. alcune “necessarie” variazioni di bilancio e i due punti:

  • Revoca del Presidente del Consiglio Comunale (su richiesta di n, 7 Consiglieri);
  • Richiesta locali gruppi consiliari (su richiesta di n. 7 Consiglieri) già inseriti all’O.d.G..

È stato presentato al Consiglio Comunale il nuovo assessore Agostino Porretto, che ha trattato diversi punti interessanti di difficile attuazione!

Lutto

Nonna MargheritaIeri notte a Palermo, all’età di 86 anni, è morta la signora Margherita Caminita – Gumina.

I funerali si svolgeranno domani ad Ustica, nella Parrocchia San Ferdinando Re.

Ai figli Maria Grazia e Nino ed ai nipoti le nostre più sentite condoglianze.

… Auguri

Il Santo Natale e il Capo d’Anno sono particolari ricorrenze, in cui lo scambio di auguri è un segno d’affetto e di stima nei confronti di parenti e amici lontani. Per questa occasione, tutti coloro che hanno la possibilità, possono servirsi del sito www.usticasape.it per scambiarsi gli auguri, nella tradizionale forma epistolare (anche con l’impiego di gif animate) o con brevi riprese filmate

————————–

Christmas and New Year are special holidays, where the exchange of greeting is a sign of affection and trust for relatives and friends . For this occasion, everybody that has possibility, is invited to exchange greetings through www.usticasape.it in the traditional way or animated gif, or even a movie clip.

Pietro Bertucci

13 Dicembre – Santa Lucia

If you clik American Flag you can have fully English translation

Domenica prossima, 13 Dicembre, è Santa Lucia
… in tempo per preparare la cuccìa

Un pizzico di storia

Attorno l’anno 283 d.c., in coincidenza con il regno dell’imperatore romano Diocleziano, (culmine della persecuzione cristiana), Lucio, un benestante padre Siracusano (l’allora capitale della Sicilia) aveva una figlia adolescente. Disdegnando il matrimonio, il sesso e i beni materiali, Lucia portava cibo ai ribelli che si nascondevano nelle catacombe. Un corteggiatore indispettito la denunciò e la giovane vergine fu condannata a morte. Dopo il suo martirio (avvenuto il 13 dicembre 304 d.C.) anche a cause delle tradizioni che associavano il suo nome alla luce, Lucia divenne la patrona di Siracusa , e la protettrice della vista e raccolti.

Perché la “tradizione” della “cuccìa”

Santa Lucia

Si racconta che molti secoli fa in Sicilia, durante la dominazione spagnola, vi fu una lunga carestia e la gente  moriva di fame. I fedeli  allora si raccolsero in preghiera per chiedere grazia a Santa Lucia e proprio il 13 dicembre, giorno della Santa a Palermo (o Siracusa) giunse una nave carica di grano, che fu distribuito alla gente affamata. La fame era tanta che la gente, per non perdere ulteriore tempo da dedicare alla macina, per fare successivamente  pane o pasta, bollì subito il grano e lo mangiò così com’era.  Da allora, in Sicilia e ad Ustica tradizionalmente, attribuendo a Santa Lucia il miracolo, in segno di riconoscenza, il 13 dicembre non si mangia pane e pasta ma “cuccìa” prodotta con il grano bollito.
Che la Sicilia (Siracusa in particolare) durante la dominazione spagnola sia stata colpita da una grave carestia, è storia. Che in quei giorni sia giunta una nave carica di frumento e che la circostanza venga attribuita ad un miracolo, è possibile. Certo è che da quel momento a Santa Lucia, in Sicilia,  è stata associata la devozione di mangiare “cuccìa” (chicco)

Pina NavaLa cuccìa di nonna Pina
Ingredienti:
500 gr di grano (preferibilmente tenero),
800 gr. di ricotta di pecora,
400 gr. di zucchero,
100 gr. di cioccolato fondente,
100 gr. di zucca candita,
cannella q.b.,
un pizzico di sale
ciliegie candite o altro, a piacere.

Preparazione

cuccia-con-cacaoMettete 3 giorni prima il grano a bagno in acqua, cambiando l’acqua  ogni giorno. Fate cuocere il grano a fuoco lento, con nuova acqua (sovrastandolo due dita) e poco sale per circa tre ore e aggiungete la scorza di mezza arancia. mescolando di tanto in tanto. cuccia-di-ricotta La sera prima aggiungete lo zucchero alla ricotta e ponetela in frigorifero. Prendete la ricotta zuccherata e passatela, poco per volta, attraverso un setaccio possibilmente a maglia fine. Condite il tutto  con il cioccolato fondente, cuccia-ricotta-conditala cannella, la zucca candita. Appena il grano è cotto, scolatelo e mettetelo da parte aspettando che raffreddi. Aggiungete il grano alla crema di ricotta e dopo aver amalgamato bene il tutto, versate in una pirofila. Decorate la superficie a vostro piacimento e mettete in frigo per qualche ora.

E ora… Buon appetito!

VARIANTI!

  • “Cuccìa” con budino al cacao
  • “Cuccìa” con crema di cioccolato
  • “Cuccìa” (all’antica) con solo vino cotto

Da Canicatti (AG) Alessandro Magni

AlessandroBrevi cenni storici per commentare questa foto Data della foto 5 settembre 1943 Il 7 settembre del 1943 l’ammiraglio Mauggeri preleva ad Ustica il Maggiore Maxwell Taylor” e il Colonnello William Gardner, ufficiali che deve trasportare a Gaeta e, da qui , far giungere a Roma per concordare con il Maresciallo Badoglio le modalita’ d’impiego nella capitale di un corpo paracadutato.

8 settembre 1943, Badoglio non sentendosi pronto, chiede di prorogare i terrmini dell’annuncio della resa (meta’ mese). E’ circondato dai tedeschi e gli americani annullano tutti i piani di un aviosbarco a Roma, mai preso in considerazione dagli italiani per i tempi brevi della trattativa.

Ore 16,30 del 08/09/1943, radio New-York annuncia la resa dell’Italia.

Nella foto da sinistra in senso orario, il sindaco(podesta’) Lauricella, accanto il Colonnello William Gardner, un ufficiale della Marina e alle spalle il parroco Padre Carmelo Seminara e abitanti di Ustica.

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Dalla California – Agostino Caserta: Ricordi!

Nuccio CasertaNon è una novità che negli ultimi decenni i turisti , anche nelle loro città di residenza menzionavano il Bar Centrale di Ustica come posto di “prelibatezze dolciarie”. Moltissimi di buon mattino lasciavano il loro Hotel per andare al Bar Centrale a prendersi un caffe ‘ e una sfogliatella alla marmellata. ” Queste sò cose che fanno svegliare i morti e i vivi li manda direttamente in paradiso !!! ” diceva un signore con accento partenopeo e il pittoresco linguaggio agli amici sul piccolo autobus giallo locale diretto verso il mare.

La qualità artigianale dei suoi prodotti era tale che molti turisti, a fine vacanza, portavano a casa, come “trofeo”, cannoli ripieni con ricotta assolutamente di pecora, paste di mandorla, frutti di marzapane, sfogliatelle, (martorana) ma soprattutto le classiche cassate siciliane, da gustare assieme ad amici e familiari “orgogliosi” della sensazionale scoperta.

generi-alimentari

Tutto cominciò negli anni 1940 con lo Zio Goffredo Caserta e la zia Aurelia Palmisano. All’inizio fu una bottega di generi alimentari con salami, mortadella e formaggi di marca, tradizionalmente , appese al tetto. In seguito venne gradualmente trasformata in caffè-bar . Le bottiglie dei liquori erano tutte allineate , come un ornamento ma non venivano usate perchè soltanto sotto le ” Feste ” gli usticesi si potevano permettere ” un bicchierino ” che si beveva cosi tutto d’un sorso all’impiedi e un cannolo che la zia Aurelia ,instancabile e onnipresente , preparava con amore e riempiva nel piccolo stanzino sulla destra dove veniva fatto anche il caffe’ , ma con la vecchia cafettiera alla napoletana fino all’avvento della prima macchina di caffe Espresso Gaggia, che Aldo (il figlio) ancora conserva come un cimelio .

I gelati, o spongati, come quelli della mia eta’ sanno, a quei tempi ( fino al 1970 ) erano stagionali, venivano fatti solo in estate . Quando Lo zio Goffredo cominciava a fare i gelati tutti dicevano : “Mizzica” !! e’ cominciata l’estate !! La prima macchina dei gelati era manuale a manovella, me la ricordo, e veniva azionata a mano. Dopo venne la macchina per i gelati Cimbali che lo zio Goffredo non finiva mai di ammirare…..

esterno-bar-centraleI gelati, del Bar Centrale, a detta di tutti, erano di qualità superiore, di una finezza, leggerezza e freschezza eccezionale, dilettavano vista, lingua e palato. In estate Archimede Licciardi ed altri non vedevano l’ora di tornare in paese, dopo il lavoro, e fare una visita al Bar Centrale per il gelato o la granita . Al Bar Centrale c’era fino agli inizi anni 70 il solo telefono esistente ad Ustica e ciò incrementava le visite degli usticesi e turisti che seduti ai tavoli del bar rimanevano pressoché increduli e un po’ sorpresi di tanta bontà e finezza nei prodotti in un’ Isola cosi piccola La zia Aurelia era sempre gentile con tutti, una volta le chiesi quale era il segreto della bontà del loro gelato . Accennò un sorriso e mi disse: “ci vogliono sacrifici, non ci vuole una sola cosa ma tante cose: prima la passione, la mattina il gallo canta presto … dopo, i gelati devono essere non vecchi ma freschi possibilmente della giornata, bisogna usare il prodotto buono, sapere usare la giuste proporzioni, avere il latte giusto , avere……..

cassata-sicilianaI gelati e i prodotti di pasticceria che lo zio Goffredo iniziò e il figlio Aldo portò ad alti livelli, sono stati un orgoglio non solo della Famiglia Caserta ma di tutto il Paese. Prodotti da esportazione. Le Cassate Siciliane sono arrivate a New Orleans, Los Angeles, Buenos Aires ecc…..

goffredo-caserta

Zio Goffredo, la zia Aurelia e poi il figlio Aldo non sono andati in scuole specializzate di

ArteCulinaria o Gastronomica. Il Bar Centrale si può dire che nell’arte delle prelibatezze della pasticceria e gelateria abbia degnamente rappresentato la raffinata e tradizione dolciaria siciliana.

SICILIA / FARMACIE RURALI: OK A PAGAMENTO PER INDENNITA’ SEDI DISAGIATE

croce-farmacia(ASCA) – Palermo, 8 dic – In arrivo il pagamento dell’indennita’ di ”disagiata residenza” in favore delle farmacie rurali che hanno sede nelle isole minori della Sicilia. L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha approvato la ripartizione di 400mila euro, stanziati per il 2008, cosi’ come previsto dalla legge regionale 2 del 2009.

I beneficiari sono i 12 titolari le cui farmacie si trovano nelle isole di Alicudi, Stromboli, Filicudi, Vulcano, Lipari (Canneto), Salina (Malfa e Leni), in provincia di Messina, Ustica e Linosa, nel palermitano, Pantelleria (Scauri e Tracino) e Marettimo, in provincia di Trapani.
res-mpd/cam/alf

Foto antiche

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Lutto

Oggi, all’età di 86 anni, è morto Franco Patricolo.

Ai familiari sentite condoglianze

Lettera del 04-12-09 di Palmisano Govanni

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